Superbike: Pirelli si prepara al ritorno a Jerez
Un GP, quello di Jerez, che si svolgerà per la prima volta in questo periodo (solitamente era una tappa di settembre/ottobre) e che per Pirelli rappresenta un po' un'incognita, visto che da quando è stato riasfaltato, la casa milanese ha messo lì le proprie gomme appena una volta.
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Il Campionato Mondiale di Superbike torna a Jerez de la Frontera, sul circuito Jerez-Angel Nieto dopo un anno di pausa. Ricorderete, infatti, che lo scorso anno il circuito spagnolo fu sostituito, come sesto appuntamento stagionale, da tracciato di Brno.
Pirelli, fornitrice unica di pneumatici, ha deciso di mantenere invariate le scelte rispetto agli scorsi round per quanto riguarda la classe Superbike, mentre propone nuove soluzioni dedicate alla classe Supersport: l’obiettivo è quello di confrontare le prestazioni della classica 180/60 con quelle della maggiorata 190/60.
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Un GP, quello di Jerez, che si svolgerà per la prima volta in questo periodo (solitamente era una tappa di settembre/ottobre) e che per Pirelli rappresenta un po’ un’incognita, visto che da quando è stato riasfaltato (nel 2017), la casa milanese ha messo lì le proprie gomme appena una volta. Il Circuito di Jerez de la Frontera è stato inaugurato nel dicembre 1985 e, successivamente, intitolato al 13 volte Campione del Mondo Angel Nieto. Ha subito una ristrutturazione negli anni ’90 per migliorare la sicurezza all’altezza della curva Sito Pons e della chicane Senna ed è stato riasfaltato giusto 2 anni fa dopo quasi 10 anni.
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Con una lunghezza di 4.223 metri, il tracciato è caratterizzato da lunghi rettilinei che occupano il 69% della lunghezza totale, curve di raggio praticamente sempre diverso e anche una pendenza laterale variabile da curva a curva.
Pirelli scende in pista con un carico di 3.250 pneumatici con soluzioni da asciutto (slick e intagliati), intermedi e da pioggia. Per quanto riguarda la classe WSBK, i team avranno a disposizione solo ed esclusivamente le misure maggiorate: 125/70 anteriore e 200/65 posteriore per un totale di 8 soluzioni slick. Le anteriori sono quelle già utilizzate nei round di Assen, Aragon e Imola con le SC1 di gamma 125/70 in mescola morbida e le SC2 di sviluppo X1071 e X1118 in mescola media.
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Per il posteriore, invece, saranno a disposizione le SC0 di gamma 200/65 e quella di sviluppo Y0446, che presenta la stessa struttura della SC0 di gamma ma con una mescola più adatta a garantire prestazioni anche in caso di temperature dell’asfalto particolarmente elevate. Nuova la SC0 di sviluppo X1351 che, con la stessa mescola della SC0 di gamma, offre prestazioni migliori grazie alla maggiore impronta a terra. Solite soluzioni per qualifica e prequalifica: Pirelli conferma la SCX in specifica Y0447 e la soluzione supersoft da Superpole in specifica X0684.
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Come al solito chiudiamo con le interessanti statistiche rilasciate da Pirelli sul round del 2017.
• Numero totale di pneumatici portati da Pirelli: 5175
• Numero di soluzioni (asciutto, intermedia e bagnato) per la classe WorldSBK: 6 anteriori e 6 posteriori.
• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota WorldSBK: 41 anteriori e 35 posteriori.
• Best Lap Awards WorldSBK vinti da: Marco Melandri (Aruba.it Racing – Ducati),in 1’40.938 (Gara 1, 15° giro) e da Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team), in 1’40.640 (Gara 2, 3° giro)
• Temperatura in Gara 1: aria 25° C, asfalto 39° C
• Temperatura in Gara 2: aria 25° C, asfalto 38° C
• Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli DIABLO™ Superbike in gara: 290,3 km/h,
realizzata in Gara 2 da Michael Van Der Mark (Pata Yamaha Official WorldSBK Team) al 17° giro
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