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BMW HP4 Race: la prova in pista a Misano

Abbiamo messo alla prova la BMW HP4 Race tra i cordoli del Misano World Circuit Marco Simoncelli.


Annus mirabilis il 2008 per BMW che irrompe nel mercato delle supersportive con il suo nuovo progetto, la S 1000 RR. Distante anni luce dalle radici dell’azienda, che affonda le proprie origini nel celebrerrimo flat twin, BMW s’introduce nella fascia alta delle SBK stradali seguendo la Japan Way, proponendo un nuovo motore 4 in linea da 1000 cc di cilindrata. Una “bomba” tecnologica pronta a dare l’assalto al mondiale delle derivate di serie. Lo fa a distanza di quasi 50 dall’ultima partecipazione ad una competizione mondiale con la 500 rennsport che risale al 1959.

Gli anni passano, raccogliendo successi sulle piste di tutto il mondo tra SBK e SS 1000, categoria in cui conquista 4 allori. Fino ad avere un bagaglio tecnico da poter sfruttare appieno per dare vita ad un progetto talmente innovativo quanto azzardato: la HP4 Race. E lo fa mettendo a disposizione di tutti i gentlemen riders una moto libera da vincoli regolamentari ed omologativi. Un’ opera d’arte, meccanica pura ad alto contenuto di carbonio e materiali nobili in grado di poter dar sfogo alle proprie velleità belligeranti. Sì perché di questo si tratta: di una macchina pronta a dar l’assalto a qualunque pista. E se l’arte, ogni forma d’arte ed ingegno umano, non ha prezzo, i tecnici bavaresi hanno voluto fissarlo a quota 80.000 euro. Per una ristrettissima produzione, solo 750 pezzi per pochi facoltosi cultori delle due ruote.

Abbiamo provato la BMW HP4 Race tra i cordoli del tracciato della Riviera durante i Pirelli SBK Track Day. Come ormai da tradizione, il lunedì dopo il weekend della Superbike a Misano, apre l’evento che permette ai privati di girare in pista utilizzando le gomme della celebre casa, le stesse usate durante il weekend di gara. Ovviamente, anche BMW Motorrad era presente… Ebbene sì, il nostro tester Lorenzo Baroni non ha resistito alla tentazione…

BMW HP4 Race: come è fatta


Vi starete chiedendo cosa ha di speciale questa HP4 Race, rispetto al top di gamma sport S 1000 RR? Cosa giustifica un differenziale di prezzo di quasi 60.000 euro? La stessa che passa tra berlina, anche più spinta negli allestimenti, e la controparte che partecipa al campionato DTM. Tutto. Cambia tutto, cambia radicalmente e cambia visceralmente nel Dna. Della sua omologa HP4 presentata nel “lontano” 2012 e rimasta a listino fino al 2014, ha ben poco a che spartire.

Partendo dal peso: gli ingredienti per raggiungere i 141 kg a secco, o 171 con batteria, liquidi e pieno di benzina ad alto numero d’ottani, sono stati ricercati nel sesto elemento della tavola periodica. Carbonio a profusione: al posto della classica soluzione in acciaio, il telaio cede alle lusinghe del più ricercato dei materiali: il telaio RTM risulta essere così più leggero dell’alluminio, senza i principali difetti di elasticità e morbidezza, e più rigido dell’acciaio, bandendone il peso.

I cerchi forgiati restano optional per la civile controparte omologata. Qui sono rimpiazzati da unità in carbonio che abbassano ulteriormente il peso, ma ancor di più ne aumentano la maneggevolezza andando ad eliminare i chili di troppo nella zona delle masse non sospese: ciò si traduce in una precisione chirurgica in qualunque situazione e una reattività esplosiva.

E nemmeno l’abito fa il monaco: un vestito attillato in carbonio con la nuova colorazione Motorsport HP e carbonio spazzolato a vista, nasconde la meccanica sopraffina che spinge la HP4 Race verso l’infinito e oltre. Da Berlino. E’ da qui che prende vita il progetto Race. Un’equipe altamente specializzata è deputata alla realizzazione artigianale della nuova HP4: configurata per il massimo delle performance in pista non cede a compromessi.

Il motore è un’evoluzione del noto 4 in linea che equipaggia la sorella S 1000 RR, ma grazie agli anni di tirocinio in pista è in grado di esprimersi al meglio fino a raggiungere la quota di 215 CV a 13.900 giri al minuto, spingendosi però un po’ più in alto, con acuti degni di un prototipo da GP, lassù a quota 14500 giri al minuto. E con coppia massima, degna dei più blasonati bicilindrici da corsa, che si attesta a 120 Nm a 10.000 giri al minuto risulta essere semplicemente una bomba ad orologeria pronta ad esplodere ad ogni apertura del gas.

BMW HP4 Race: come va

Basta leggere i dati tecnici riportati sulla scheda per capire che si tratta di un vero gioiello della tecnologia motociclistica. D’altronde BMW ha racchiuso in questa moto tutta l’esperienza acquisita nei mondiali Endurance e Superbike. Ma torniamo ai dati tecnici, come il motore di derivazione dalla S 1000 RR standard, ma che di diverso monta valvole in titanio, bielle Pankl e albero a gomiti alleggerito ed equilibrato.

La sensibilità dell’acceleratore fa veramente impressione, sembra assimilare il pilota diventando un tutt’uno con le componenti del motore, traction control compreso. Lo scarico Akrapovic in carbonio è la ciliegina sulla torta, studiato per esaltare sia il sound che le caratteristiche di questo motore.

Ad ogni cambio marcia sembra di assistere ad una battuta di caccia, lo scarico “esplode” letteralmente, come quasi a volersi staccare dalla moto, ma in sella niente, nessuno strattone, nessuna vibrazione, la moto non si scompone e continua inesorabilmente la sua ascesa del contagiri verso la marcia successiva fino alla nuova “esplosione”. Al momento della scalata la frizione anti-saltellamento consente di sfruttare al massimo il freno motore senza accusare scivolamenti del posteriore sull’asfalto o fastidiosi ondeggiamenti.

Stavate pensando di fare la staccata della vita? Pensateci bene, o meglio, assicuratevi che riusciate a resistere alla forza che l’impianto frenante Brembo è capace di generare. La frenata ha una potenza mai provata prima, ti fa letteralmente schizzare gli occhi fuori dalle orbite. Interamente modulabile lavora all’unisono con la forcella anteriore Ohlins FGR300 pressurizzata, permettendo alla moto di entrare forte in curva tenendo ancora il freno in mano per chiudere la traiettoria e spalancare subito dopo puntando l’uscita.

Numerose le scelte tecniche, oltre al traction control la BMW HP4 Race è equipaggiata con ammortizzatore posteriore TTX 36 GP, telaio in fibra di carbonio a doppia trave realizzato in un solo pezzo al quale è ancorato il codino, anch’esso in fibra di carbonio, forcellone marchiato Suter in alluminio direttamente derivato dal mondiale Superbike e cerchi in carbonio che riducono le inerzie durante la guida, oltre a ridurre del 30% il peso della moto rispetto a una coppia di cerchi forgiati.

Tutti gli accorgimenti utilizzati per lo sviluppo di questa moto aumentano a dismisura il piacere di guida e permettendo a chiunque di incrementare il ritmo senza aver paura di raggiungere il limite della moto. L’aerodinamica permette di chiudersi sotto il cupolino per conseguire velocità elevate, oltre che in poco tempo, senza subire fastidiosi strattoni al collo derivanti dall’attrito con l’aria, ne tantomeno accusare i vortici d’aria che una volta passati sulla schiena defluiscono sul codino della moto senza fare pressione sul pilota.

BMW HP4 Race e Pirelli: Diablo Superbike

Per la nostra prova con la potente e veloce BMW HP4 Race abbiamo utilizzato i pneumatici Diablo Superbike, pneumatici slick destinati esclusivamente all’attività sportiva e che non possono essere utilizzati sulle strade pubbliche. Parliamo del pneumatico ufficiale del campionato mondiale Superbike realizzato per piloti professionisti e per tutti gli utenti sportivi alla ricerca delle massime prestazioni in pista.

Le mescole e i materiali della carcassa sono il risultato di soluzioni tecnologiche innovative sviluppate sui circuiti più impegnativi del mondocon il profilo disegnato per assicurare maneggevolezza e massimo supporto ad elevati angoli di piega. Diablo Superbike è in grado di garantire un’eccellente trazione e una grande stabilità alle alte velocità assicurando prestazioni elevate e costanti giro dopo giro.

Queste le misure disponibili:
Anteriore 17 pollici nelle varianti SC1, SC2, SC3; Posteriore 17 pollici nelle varianti SC0, SC1, SC2, SC3.

BMW HP4 Race: scheda tecnica

Motore
Cilindrata: 999 cm3 4 tempi
Velocità: 300 km/h
Potenza: 215/13900 CV/giri min
Coppia: 120 Nm a 10000 giri/min
Cilindri: 4 in linea
Raffreddamento: liquido
Alimentazione: benzina
Tipo cambio: meccanico
Numero marce: 6

Dimensioni
Altezza: 119 cm
Altezza della sella: 83 cm
Lunghezza: 207 cm
Larghezza: 78 cm
Peso: 146 kg
Serbatoio: 17.5 l

Ciclistica
Tipo telaio: monoscocca con motore portante
Freni: 2D/D
Pneumatico anteriore: 120/70 ZR 17
Pneumatico posteriore: 200/60 ZR 17
Omologazione: Euro 0
Garanzia: 24 mesi
Dotazione di serie: cerchi a razze in carbonio, sospensioni Öhlins regolabili, verniciatura Light white / Racing blu metallizzato / Racing red
Prezzo: 80.000 euro

Abbigliamento utilizzato
Casco: X-lite 803 versione “Leon Camier”
Tuta: Spidi
Guanti: Spidi Carbo Track
Stivali: TCX

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