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SWM TL320 Scrambler by Lorenzo Buratti

Rivisitazione in chiave scrambler di una SWM 320 del 1980


Tirare fuori una special da una moto da trial non è cosa che si sente tutti i giorni, ma così ha fatto Lorenzo Buratti partendo da una SWM RS 320 TL del 1980. Per i più giovani, la SWM, nonostante il nome che potrebbe suonare austriaco o svedese, è stata una casa motociclistica specializzata nelle moto da fuoristrada, fondata nel 1971 a Palazzolo Milanese da Pietro Sironi e Fausto Vergani. La sigla era l’acronimo di Speedy Working Motors e la casa lombarda si fece presto notare nelle competizioni di regolarità, ma anche nel cross e nel trial.

Purtroppo come molte storie romantiche, quella della SWM cessò nel 1984 e anche il tentativo di uno dei due soci di proseguire l’attività con il nome si SVM (questa volta acronimo di Società Veicoli Milanese) fallì nel 1987. Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta uno dei modelli di punta della casa milanese era la TL320 da trial, con la quale l’azienda vinse il Campionato Mondiale nel 1981.

La TL320 era dotata di motore Rotax da 276,6 cc: alimentato da un carburatore Dellorto PHBH 26 BS, sviluppava una potenza di 16,20 CV a 6.500 giri e una coppia di 2,56 kgm a 3.800 giri, per una velocità massima su strada di 100 km/h. Pesava 91 kg ed era frenata da due tamburi da 125 mm montati sui cerchi Akront da 21 e 18 pollici. Dati che tutto sommato non sono poi così differenti da quelli di una trial più moderna.

SWM TL320 Scrambler by Lorenzo Buratti
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La storia di questa SWM però è molto particolare: tutto inizia quando Lorenzo, da sempre appassionato di off-road, che sia enduro, cross o rally africani, scova nel garage di una amico due SWM identiche ferme da tanto tempo e piuttosto malconce. Ottenuti i due mezzi dall’amico, Lorenzo ne smonta i pezzi migliori da entrambe, che bastano a malapena per fare una moto “sana”.

L’idea è quella di ricavarne una scrambler per soddisfare due esigenze: insegnare alla figlia di 17 anni a guidare la moto e costruire un mezzo per passeggiare senza fretta nei boschi vicino a casa sua; quello che serve è una moto bassa, leggera, con una erogazione dolce e potenzialmente. Tutte caratteristiche che questa SWM sembra avere, unitamente al fascino inossidabile delle vecchie glorie del passato.

Lorenzo costruisce per passione non solo special ma anche oggetti di arredamento, tutti ispirati al mondo delle due ruote, e ricavati da pezzi di moto. Il suo amore per le moto di un tempo si fa sentire e inizia la ricerca dei pezzi presso i mercatini d’epoca: parafanghi, faro, portapacchi e perfino il serbatoio di una vecchia Motobecane finiscono nella sua officina e ora il suo intento è quello di assemblarli cercando di far convivere stile e praticità.

SWM TL320 Scrambler by Lorenzo Buratti
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La cover del filtro aria è ricavata da un barattolo di pomodoro, ma al suo interno è presente un elemento filtrante vero e proprio. Sembra di sentire la vecchia leggenda metropolitana sul carburatore della prima Harley che, è bene specificarlo, non era stato ricavato da una conserva di pomodoro ma semplicemente ne richiamava la forma, fatto che è all’origine di questa leggenda. L’idea piace così tanto alla figlia di Lorenzo che lei stessa decide di dare il suo tocco dipingendoci sopra la scritta “Buratti Tomato Co.”

Cercando di capire l’origine dei pezzi, si scopre che il parafango posteriore in origine era quello anteriore di una Kawasaki Z900, rimodellato con una smerigliatrice a mano. Le pedane provengono da una vecchia moto da cross e sono decisamente più pratiche di quelle da trial. Curioso il fatto che né il motore, né tantomeno il telaio, che portano ben evidenti i segni del tempo, siano stati riverniciati, una “dimenticanza” voluta dall’autore, che ama le moto vissute.

Quest’aria vissuta contrasta invece con l’accuratezza con cui sono stati finiti gli steli della forcella, in alluminio lucidato, con i nuovi ammortizzatori Forza, la sella dal look vintage e il manubrio cromato completo di nuovo set di leve e comandi. Il tocco finale è una semplice verniciatura verde sul serbatoio, che infine viene sabbiato, mentre la ruggine presente un po’ ovunque non viene eliminata ma “immobilizzata” con uno strato di trasparente. Il look vintage è completo, decisamente per una diciassettenne molto meglio questo scrambler del solito plasticoso e impersonale scooter.

foto | Luca Brunelli

SWM TL320 Scrambler by Lorenzo Buratti
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