Home WSBK: doppietta al cardiopalma per Eugene Laverty. Melandri e Fabrizio sul podio. Max Biaggi penalizzato da un dubbio ride through

WSBK: doppietta al cardiopalma per Eugene Laverty. Melandri e Fabrizio sul podio. Max Biaggi penalizzato da un dubbio ride through

Sembrava essere la rivincita di Max Biaggi, che ha preso il comando della gara2 costruendo un consistente vantaggio, ma per colpa di un taglio di chicane è stato penalizzato con un dubbio ride through, che ha rovinato la giornata al team Aprilia Alitalia e ha dato la possibilità a Eugene Laverty di costruire una splendida


Sembrava essere la rivincita di Max Biaggi, che ha preso il comando della gara2 costruendo un consistente vantaggio, ma per colpa di un taglio di chicane è stato penalizzato con un dubbio ride through, che ha rovinato la giornata al team Aprilia Alitalia e ha dato la possibilità a Eugene Laverty di costruire una splendida vittoria, conquistata con freddezza all’ultimo giro ai danni del suo compagno Marco Melandri.

Una doppietta che non ci saremmo immaginati, soprattutto quando un contatto dopo la partenza ha messo fuori gioco Rea, Smrz e Haslam, e ha fatto perdere tantissime posizioni al #58, che ha compiuto una rimonta da vero campione. L’ultimo giro è stato fra i più bollenti del 2011, con Eugene calcolatore freddissimo, che ha beffato Marco proprio all’ultima curva, dopo averlo tallonato e messo sotto pressione per ben tre giri.

Sul podio anche Michel Fabrizio, ottimo terzo dopo una lotta gomito a gomito con un furioso Nori Haga, un duello fisico anch’esso risolto alla parabolica. Dopo la quarta posizione troviamo Corser, Badovini (ottima performance) Guintoli, Biaggi, Lascorz e Checa. Max limita i danni precedendo Checa, ma la vittoria sarebbe stata sua con una più elastica interpretazione del regolamento da parte della direzione gara.

Nel briefing di venerdì sono stati spiegati i casi per il quale la direzione avrebbe sanzionato i piloti, fra questi c’è il taglio della variante con lo scavalcamento della linea bianca, esattamente come è capitato a Max. C’è da considerare che con un vantaggio così alto in testa non si può dire che il pilota ha acquisito vantaggio, e lo stesso Max si è alzato e ha ridotto la velocità per non abbassare il tempo di quel giro. Semplicemente, anche noi riteniamo la sanzione troppo dura.

1. Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 31’19.948
2. Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 31’20.275
3. Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) Suzuki GSX-R1000 31’22.414
4. Noriyuki Haga (PATA Racing Team Aprilia) Aprilia RSV4 Factory 31’22.531
5. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 31’24.450
6. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 31’30.813
7. Sylvain Guintoli (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 31’30.986
8. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 31’38.672
9. Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 31’40.041
10. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 31’40.324
11. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team Superbike) Kawasaki ZX-10R 31’41.059
12. Ruben Xaus (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 31’48.556
13. Roberto Rolfo (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 31’53.407
14. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 32’02.758
15. Fabrizio Lai (Echo Sport Racing Company) Honda CBR1000RR 32’15.707
RT. Maxime Berger (Supersonic Racing Team) Ducati 1098R 23’46.643
RT. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 12’09.427
RT. Jakub Smrz (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 1’43.023
RT. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 
RT. Jonathan Rea (Castrol Honda) Honda CBR1000RR

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