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Husqvarna cesserà la produzione da agosto

Ennesima brutta notizia nel mondo dell’industria motociclistica. Husqvarna cesserà la produzione durante la prossima estate.

Ennesima brutta notizia nel mondo dell’industria motociclistica. Husqvarna, a seguito dell’incontro tra azienda e sindacati, ha comunicato l’intenzione di chiedere la cassa integrazione straordinaria da agosto, per una cessazione parziale delle attività. Secondo fonti della Fiom, i nuovi proprietari hanno annunciato che la produzione si fermerà dal primo agosto, mentre rimarrà attivo il reparto vendita, che si occuperà di smaltire le ultime 3.500 moto che verranno costruite in quest’ultimo periodo, come riportato anche da un quotidiano locale, giusto per dare qualche dato

Ci sono ancora molte incertezza ma quello che è certo è che la dirigenza chiederà la cassa integrazione straordinaria con la causale di “cessata attività parziale”. Alcuni giorni fa, Martino Bianchi, che ricopriva il ruolo di PR e Racing Activities Manager ed era in azienda da oltre vent’anni, ha lasciato l’azienda varesina per approdare in HRC, un segnale inequivocabile che le cose non si stessero mettendo al meglio.

Husqvarna è un nome glorioso del mondo motociclistico, in particolare nel settore fuoristrada. La divisione moto è solo una delle tante derivate dalla pluricentenaria fabbrica, fondata nel 1689 per la produzione dei primi moschetti dell’esercito svedese. Il nome Husqvarna deriva dalla città dove venne fondata la fabbrica, l’attuale Huskvarna, un sobborgo di Jönköping.

La divisione moto nacque nel 1903 e raggiunse l’apice del suo splendore negli anni Settanta con le sue moto da regolarità. Dagli anni Cinquanta il settore delle motoseghe e dei rasaerba è quello di maggior competenza dell’azienda svedese. Nel 1987 la divisione moto fu venduta alla Cagiva, per poi passare vent’anni dopo nelle mani di BMW, che nel 2009 aveva inaugurato il nuovo stabilimento di Cassinetta di Biandronno.

È recente la notizia del passaggio alla Pierer Industrie AG di proprietà di Stefan Pierer, CEO di KTM. Nonostante i buoni propositi di continuare la produzione, pare proprio che i nuovi proprietari austriaci abbiano deciso per la scomparsa di questo marchio.

Qualche maligno potrebbe osservare che, dopo l’acquisto nel ’95 della Husaberg, nata nel 1988 per mano di alcuni tecnici svedesi fuoriusciti proprio da Husqvarna a seguito dell’acquisizione da parte di Cagiva, e diventata poi una specie di marchio di riserva, KTM abbia deciso di sbaragliare la concorrenza con metodi poco ortodossi… Certo i motivi sono differenti e molteplici, ma resta il fatto che la notizia lascia molti con l’amaro in bocca e sembra ormai che per vedere ancora in futuro il marchio Husqvarna si dovrà comprare una motosega…

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