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Dakar 2013, Stage 12: i commenti dei protagonisti

Leggi i commenti dei piloti protagonisti della 12a tappa della Dakar 2013, vinta dall’olandese Lopez su Yamaha.


L’olandese Frans Verhoeven (Yamaha) ha vinto ieri la dodicesima tappa della Dakar 2013, la Fiambala–Copiaco di 715 km di cui 319 di speciale, che ha riportato la carovana del raid sudamericano in Cile per l’ultima parte dell’edizione di quest’anno. Verhoeven è andato a precedere il portoghese Faria su KTM (+1’38”) e lo spagnolo Barreda su Husqvarna (+3’01”), mentre il leader della classifica Cyril Despres (KTM) ha chiuso 14° a oltre 9 minuti dal vincitore, mantenendo comunque un buon margine sui puoi più immediati inseguitori in classifica generale.

Con solo due tappe ancora da completare, l’odierna Copiaco–La Serena di 735 km e la La Serena–Santiago di domani di 630 km (con un totale di 569 km a cronometro), Despres, ‘stra-favorito della vigilia’, ha messo una seria ipoteca sul successo finale: il francese infatti comanda la classifica con 5’39” di vantaggio sul fido scudiero Ruben Faria (che di certo non rappresenta una minaccia per lui) e 13′40″ sul cileno Lopez, anche lui su KTM. Tuttavia alla Dakar tutto può sempre succedere…

Ne sa qualcosa purtroppo il nostro Alessandro Botturi (Husqvarna), che ieri ha commesso un brutto errore di navigazione mancando un ‘way-point” ed ha quindi ricevuto da regolamento un’ora di penalizzazione. Il bresciano perde così il quinto posto in graduatoria generale, scendendo al 12° posto. Seguono i commenti dei protagonisti della tappa di ieri.

Frans Verhoeven (OLANDA, YAMAHA – 1° di tappa – 8° in Classifica)

“Oggi è stata una speciale molto dura: abbiamo dovuto affrontare molte dune e anche diversi tratti rocciosi, era molto tecnica. C’è stato anche un grande lavoro di navigazione, perchè bisognava essere molto precisi per non perdersi. Sono andato abbastanza bene per tutto il giorno, ho continuato a spingere dall’inizio alla fine e ho raggiunto tre piloti: Faria, Jakes e Duclos. E’ stata dura, ma abbiamo guidato davvero bene. Sono molto felice di aver vinto questa tappa e voglio ringraziare Yamaha che mi ha dato questa moto meravigliosa: non avrei potuto farcela senza”

Ruben Faria (PORTOGALLO, KTM – 2° di tappa – 2° in Classifica)

“Partivo decimo oggi, e per di più nel trasferimento ho danneggiato una ruota. Ho pensato: ‘Beh, questo è davvero un buon inizio di giornata’! Ho guidato con attenzione all’inizio perché c’erano molte pietre e rocce, poi ho attaccato tra le dune. Ho chiuso al 2° posto, quindi in realtà la giornata si è rivelata essere molto buona. Sono molto contento del lavoro che ha fatto Cyril [Despres] e sono contento del mio risultato personale. Tuttavia ci sono ancora due giorni di gara, e alla Dakar può capitare di sorridere un giorno e poi essere colpito dalla sfortuna il giorno successivo. E’ successo a Casteu e a Pain, per cui è meglio che mi tenga i sorrisi per quando arriveremo alla fine del rally. Per il momento sta andando tutto bene.”

Joan Barreda Bort (SPAGNA, HUSQVARNA – 3° di tappa – 20° in Classifica)

“Ho davvero spinto bene oggi sin dall’inizio, e sono stato al comando della gara per un bel pezzo. Poi ho perso qualche minuto in quanto ho preso una traiettoria sbagliata di navigazione, ma ho subito recuperato. Sono contento della mia gara.”

Cyril Despres (FRANCIA, KTM – 14° di tappa – 1° in Classifica)

“Oggi abbiamo invertito i ruoli e ho lavorato io per Ruben [Faria], tanto per cambiare. E’ arrivato nella zona rifornimento di 15 minuti mentre io stavo per andarmene, e mi ha detto di avere un problema con un raggio della sua ruota anteriore, così gli ho dato la mia chiave per sistemarlo. Poi, invece di aprire la pista e ‘tirare’ i rivali di Ruben per il secondo posto, ho rallentato il ritmo go e ‘incoraggiato’ gli altri piloti che guidavano con me con a prendersi carico della navigazione. E ‘stata una tattica che ha pagato, perchè che nessuno è riuscito a scappar via e alla fine Ruben ha aumentato il suo vantaggio su Lopez di 2 minuti, il che potrebbe rivelarsi molto importante quando arriveremo a Santiago.”

“Potrebbe sembrare un po’ strano aver rallentato così con solo due tappe ancora da correre, ma in realtà non lo è: Lopez ha iniziato quattro minuti dietro di me e, come mi aspettavo, mi ha ripreso. A quel punto, se avessi spinto al massimo o se avessi rallentato un poco la differenza di tempo tra di noi non sarebbe cambiata comunque. Inoltre questo significava prendere meno rischi e salvaguardare la moto. In effetti non mi è costato molto aiutare Ruben, e mi ha fatto un grande piacere poterlo ripagare un po’ per tutto quello che ha fatto per me negli ultimi 4 anni.”

Alessandro Botturi (ITALIA, HUSQVARNA – 20° di tappa – 12° in Classifica)

“Sono davvero demoralizzato. Fino a metà gara sono andato bene, poi mi sono innervosito perché non trovavo la strada giusta e in più ho perso un way point per, il quale verrò penalizzato di un ora. Oggi ho buttato via tutto, praticamente tutto… peccato.”

Foto © Getty Images
Foto | Maragni M. KTM Images

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