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Dakar 2013, Stage 10: i commenti dei protagonisti

Leggi le dichiarazioni dei protagonisti della decima tappa della Dakar 2013, vinta dallo spagnolo Barreda su Husqvarna.


La decima tappa della Dakar 2013, la Cordoba–La Rioja di 636 km di cui 357 di speciale, ha visto l’ennesimo avvicendamento in testa alla classifica generale, con il favorito della corsa Cyril Despres (KTM) che ha riconquistato la testa grazie ad una grande prestazione che gli ha consentito di arrivare secondo dietro al fuoriclasse spagnolo Joan Barreda Bort (Husqvarna). Barreda ha raccolto così il suo quarto successo personale in questa edizione della corsa, ma in realtà è stato lui a seguire per quasi tutta la tappa Despres, partito davanti a lui, guadagnando nelle ultime battute il margine necessario per aggiudicarsi la vittoria di tappa. Bene Botturi (Husqvarna), 7° al traguardo nonostante una caduta ed ancora 5° in classifica. Queste le dichiarazioni post-gara dei protagonisti:

Joan Barreda Bort (SPAGNA, HUSQVARNA – 1° di tappa – 35° in Classifica)

“La giornata è iniziata con Cyril [Despres] a fare da apripista: pensavo che avrei potuto raggiungerlo facilmente, ma lui era veloce. Alla fine però l’ho raggiunto e siamo arrivati insieme. E’ stata una tappa vivace e anche divertente prima del rifornimento: per lo più si trattava di strade rocciose a carreggiata stretta, simile alle gare di durata, con un tratto finale molto vario. Ci siamo divertiti.”

“Sto dimostrando di esserci tutti i giorni, è sempre un bene per l’esperienza, ma è un peccato aver avuto problemi con la moto all’inizio del rally altrimenti sarei stato davanti. La cosa più importante è che non ho mai fatto errori di navigazione. Sono sempre stato davanti ad un buon ritmo. Ho fatto bene in diverse tappe, quindi dovrò andare avanti così. Credo che Marc [Coma], Cyril ed io siamo piloti molto veloci. Naturalmente ci sono altri piloti bravi, ma spesso sono davanti a causa di circostanze tipiche delle corse, quando c’è un guasto o un errore, ma quando si deve andare a tutto gas si può vedere la differenza. Tutto sommato, in questo rally la chiave è la continuità: un giorno ho avuto un problema e quello mi ha tolto le speranze di vittoria, ma da allora è sempre andato tutto bene.”

Cyril Despres (FRANCIA, KTM – 2° di tappa – 1° in Classifica)

“Questa mattina ho avuto un qualche problema a trovare il mio passo, ma dopo il km 30 o giù di lì ho potuto vedere Barreda che stava arrivando e ho pensato che forse era meglio aprire il gas un po’ di più. La sfida è sempre quella di trovare il giusto equilibrio tra la concentrazione e la conservazione di te stesso e della tua moto: se guido troppo lentamente perdo la concentrazione, comincio a pensare alla bolletta della luce che mi sono dimenticato di pagare prima di uscire di casa, ed è facile fare un errore stupido, ma andando troppo veloce in una gara di questa lunghezza si rischia inevitabilmente di usurare sia la moto che il pilota.”

“Oggi, in gara con Barreda, forse ho messo troppa enfasi sul lato della concentrazione, ma mi sono divertito molto sulla moto e l’esperienza mi ha insegnato che se ti diverti mentre guidi tutto il resto va a posto da sé. I 242 km di trasferimento alla fine erano quasi più difficili di quanto non lo fosse la speciale: il calore che saliva dall’asfalto era incredibile, ma fa tutto parte della Dakar, dove tutto è pensato per metterti alla prova”

Paulo Goncalves (PORTOGALLO, HUSQVARNA – 3° di tappa – 17° in Classifica)

“Ho voluto attaccare sin dalla partenza ma ho avuto molto difficoltà a passare Faria e Jakes. E’ comunque stata una buona giornata, una tappa in cui mi sono molto divertito a guidare in un percorso quasi da enduro, molto guidato e misto.”

Alessandro Botturi (ITALIA, HUSQVARNA – 7° di tappa – 5° in Classifica)

“Fino a metà della speciale ero terzo e mi sentivo bene, poi in una curva ho urtato una pietra che mi ha sbilanciato e mi ha fatto cadere. Ho picchiato malamente il mignolo della mano sinistra, spero che non sia rotto”.

Ruben Faria (PORTOGALLO, KTM – 8° di tappa – 2° in classifica)

“Sarebbe meraviglioso finire primo e secondo a Santiago: ciò significherebbe la quinta Dakar per Cyril, che sarebbe la terza con me come pilota di supporto. Intendiamoci, se sono secondo non è perché ho ​​lavorato duro per arrivarci, ho semplicemente fatto un buon lavoro ogni giorno e questo è stato sufficiente. Dovremo continuare a lavorare così. Spero che tutto andrà bene fino al traguardo, con Cyril campione, perché questo è l’obiettivo principale. Se arriverò 2° o 3°, allora sì, naturalmente, sarebbe un sogno. Se succedesse sarebbe bello. Non ho badato alla classifica generale oggi, perché mi avrebbe distratto e l’obiettivo non era quello di difendere questa posizione.”

Helder Rodrigues (PORTOGALLO , Honda – 9° di tappa – 6° in classifica)

“E’ stata una tappa piuttosto variegata, con alcuni percorsi tortuosi in montagna seguiti da alcuni tratti veloci e con diversi pericoli che non erano segnalati sul road book. Penso che partire nono domani non sarà male in quanto si tratterà di una tappa sulla sabbia, molto più tecnica”.

Foto © Getty Images
Foto | Maragni M. KTM Images

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