Home Nuovo Codice della Strada: patente a punti anche per i minorenni

Nuovo Codice della Strada: patente a punti anche per i minorenni

Tra le novità previste dalla riforma del Codice della Strada ci sarà anche la patente a punti per i minori che circolano con ciclomotori e ‘city-cars’: leggi i dettagli.


Iniziano a trapelare con maggior chiarezza le novità previste dal ddl 1588 – alias la riforma del Codice della Strada – presentato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi alla Camera dei Deputati lo scorso 17 Settembre. Il nuovo testo mira ad introdurre una maggior chiarezza normativa, uno snellimento delle procedure burocratiche e – soprattutto – ad un deciso incremento della sicurezza degli utenti della nostra rete stradale ed autostradale, e certi elementi che lo compongono sono sicuramente interessanti.

Innanzitutto, proprio per aumentarne la chiarezza, il nuovo codice della strada – che dovrebbe entrare in vigore per il 2014 – sarà diviso in due parti: la prima, che dovrebbe comporsi di pochi articoli, fisserà le norme di comportamento degli utenti della strada, mentre la seconda comprenderà le disposizioni tecniche per i veicoli in accordo con le normative europee vigenti, e sarà quindi più semplice da ‘aggiornare’ in futuro. Sempre nell’ottica di una migliore intelleggibilità, saranno finalmente tutti i termini obsoleti attualmente in uso dall’attuale codice (es. ‘velocipede’ etc.)

La novità forse più rilevante per quanto concerne strettamente il mondo delle due ruote è l’arrivo della ‘patente a punti’ anche per i minori di 18 anni che circolano su scooter, cinquantini, city cars o altre tipologie si veicolo a bassa cilindrata. Questo particolare provvedimento – di cui si discute ormai da anni – mira ad aumentare la prevenzione dei rischi per i più giovani utenti della strada tramite una maggiore ‘responsabilizzazione’, anche se i dettagli sul suo effettivo funzionamento devono ancora essere finalizzati.

Ad un livello più generale, sono comunque molte le novità di rilievo. Si passa da un significativo inasprimento delle sanzioni per chi provoca incidenti mortali in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti (con il possibile ritiro della patente fino alla sentenza definitiva) all’introduzione dell’obbligo di sistemi di segnalazione luminosa e visibilità notturna per le biciclette, mentre entrerà in vigore anche la norma che prevede che il 50% dei proventi derivanti dalle multe sia investito per la sicurezza stradale e per interventi urbani che favoriscano la cosiddetta ‘nuova mobilità’ (zone con limite di velocità a 30 km/h, aree pedonali e piste ciclabili etc.).

Come riportato più volte, grazie anche all’introduzione di provvedimenti relativamente recenti – come la stessa ‘patente a punti’, l’aumento dei controlli e l’introduzione di tutor, autovelox ed alcooltest – negli ultimi anni si è assistito ad una netta dimunuzione della mortalità sulle nostre strade (si è passati dai 7.096 morti e 373.286 feriti del 2001 ai 3.650 decessi e 260.500 feriti del 2012) e queste prime informazioni sul nuovo Codice della Strada sembrerebbero muoversi nella medesima direzione. Ad ogni modo, prima di esprimere giudizi positivi, sarà meglio attendere la formalizzazzione definitiva del nuovo regolamento..

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