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Monogomma o monomarca?

E’ dall’ultima gara della MotoGP che non si fa altro che parlare e scrivere del monogomma. Le cose dette e scritte sono state molte, forse troppe. Troppe perché penso che la decisione sia già stata presa tempo fa e Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna, ha già lasciato intendere più volte quello che succederà. Lo spettacolo

E’ dall’ultima gara della MotoGP che non si fa altro che parlare e scrivere del monogomma. Le cose dette e scritte sono state molte, forse troppe. Troppe perché penso che la decisione sia già stata presa tempo fa e Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna, ha già lasciato intendere più volte quello che succederà.
Lo spettacolo è fondamentale per la vita della MotoGP, la comunicazione e gli introiti pubblicitari altrettanto e quello che pensano i “gommisti” (Michelin, Bridgestone ed anche Dunlop) non fa differenza. Così come non fa differenza quando ad essere contrario al monogomma e Jeremy Burgess, capotecnico di Rossi.
Valentino Rossi, talento indiscusso del motociclismo, con il suo carisma e con la sua simpatia, ha fatto “innamorare” mezzo mondo, dagli appassionati di moto alle casalighe. Valentino è il traino naturale del Motomondiale e se non può lottare per la vittoria lo spettacolo ne risente. Da qui l’idea del monogomma per porre rimedio.

Concordo con Max Temporali che su Tuttomoto scrive: “Al patron Carmelo Ezpeleta porta dunque beneficio, un gran beneficio il nostro Rossi. Se non si trova il sistema di farlo correre in condizioni pari ai migliori, state certi che dall’anno prossimo vedremo una MotoGP monogomma.”
Le cose stanno così, tutto il resto è fuffa. Se il personaggio più noto e importante della MotoGP non è in grado di lottare per la vittoria gli ascolti calano e gli sponsor fuggono.

Curioso quello che ha detto ieri sera Carlo Pernat (manager di Loris Capirossi) ospite della trasmissione Griglia di Partenza: “sono favorevole al monogomma, non al monomarca. Già troppe volte in passato il monomarca ha favorito alcuni piloti.” Curioso che a distanza di anni venga fuori la verità. Meglio tardi che mai potrebbe dire qualche pilota.
E’ noto che negli anni del monomarca Michelin, alcuni piloti sono stati favoriti dalla Casa francese con la famosa “gomma buona” della domenica mattina prodotta nella notte e portata sui circuiti europei a tempo di record.

Tornando al monogomma, la mancanza di competizione tra i gommisti potrebbe fermare lo sviluppo dei pneumatici. E se le gomme, come dicono la maggior parte degli addetti ai lavori, hanno condizionato la stagione dominata da Casey Stoner, è giusto rischiare di correre la prossima stagione con moto sempre più devote all’elettronica e alla tecnologia ma con gomme che rischiano di non essere all’altezza?

La MotoGP è la massima e più importante competizione motociclistica del mondo in cui si sfidano i piloti più importanti e veloci del mondo. I prototipi utilizzati in MotoGP sono la massima espressione dell’ingegneria motociclistica.
E’ giusto a mio avviso che non siano solo piloti e case a sfidarsi ma anche le aziende che concorrono insieme a loro per la vittoria.

A voi la parola.

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