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Si è suicidato Keith Flint, frontman dei Prodigy

Grandissimo appassionato di moto e ottimo “manico” in pista, aveva fondato un team che prese vittoriosamente parte al Tourist Trophy e al British Superbike: il 49enne inglese è stato trovato morto in casa sua

Keith Flint, storico frontman della band inglese The Prodigy, è stato trovato morto nella sua casa di Dunmow, nell’Essex: gli ultimi aggiornamenti parlano di suicidio, e la polizia non ha ritenuto opportuno classificare il caso come “sospetto”.

Il 49 enne di Braintree aveva fondato nel 1990 la band che lo avrebbe portato al successo: a fianco di Liam Howlett e Leeroy Thornhill ha fatto la storia della musica elettronica, entrando nell’olimpo del genere al fianco di mostri sacri come Fatboy Slim e i Chemical Brothers. Noto per il suo look trasgressivo e per i suoi eccessi, oltre ad essere un abile perfomer Flint era anche un grandissimo appassionato di moto.

Ottimo “manico” in pista e amante delle supersportive – di cui era un collezionista – il cantante della celeberrima Smack My Bitch Up è stato spesso avvistato nel paddock della MotoGP, che talvolta frequentava in qualità di ospite e spettatore: nel 2013 fondò addirittura una sua scuderia, che prese parte alla categoria Supersport 600 del British Superbike l’anno seguente. Nel 2016 la squadra di Flint, il team Traction Control, partecipò vittoriosamente anche al Tourist Trophy: in quell’edizione Ian Hutchinson, in sella a una Yamaha R6, fece “cappotto” tra le 600 cc portandosi a casa sia Gara-1 che Gara-2.

“Correre al TT è sempre stato un mio sogno” aveva dichiarato Keith prima dell’impresa “Ovviamente non posso farlo in prima persona, così ho deciso di dar vita a questo team”. Nel 2012 aveva girato a Le Castellet assieme a Michael Schumacher, Pol Espargaro, Randy Mamola e John McGuinness, in un evento organizzato dallo sponsor Monster Energy.

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