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SBK: Ducati V4 R “in crescita” a Jerez

Lo sviluppo della 4-cilindri bolognese ha fatto ulteriori passi avanti nel primo test stagionale della Superbike 2019 in Spagna

Il team Aruba.it Racing – Ducati ha portato a termine la prima “due-giorni” di test Superbike del 2019 a Jerez de la Frontera, in Spagna, con riscontri tutto sommato positivi per quanto riguarda lo sviluppo della Panigale V4 R, la nuova supersportiva di Ducati, con i piloti Alvaro Bautista e Chaz Davies che hanno chiuso rispettivamente con il 4° e il 10° tempo nella graduatoria dei tempi.

Il neo-arrivato Alvaro Bautista ha adottato un approccio piuttosto cauto nell’affrontare il tracciato andaluso – anche per via dei recenti lavori di riasfaltatura – ma ha continuato a raccogliere buoni riscontri nel processo di familiarizzazione con la nuova moto, terminando alla fine il Day-2 con un miglior crono personale di 1:39.620, di oltre 2″ più veloce rispetto al Day-1. 460 millesimi, invece, il ritardo accusato dal best-lap del ‘solito’ Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team).

Per il 34enne rookie spagnolo – approdato quest’anno in SBK dopo 9 stagioni in MotoGP – resta comunque molto lavoro da fare ancora sul bolide bolognese, a cominciare dal test di Portimao della prossima settimana:

“Sono stati due giorni abbastanza positivi. Dopo la pausa invernale era importante tornare in sella, sia per ritrovare gli automatismi che per prendere le misure alla Superbike.”

” L’asfalto nuovo ci ha messo un po’ in difficoltà ieri, perché c’era davvero poco grip. Considerando anche le temperature molto basse, non avevamo sensazioni particolarmente buone.”

“Oggi invece la pista era più gommata e le temperature più alte, quindi siamo riusciti a lavorare meglio. Ci stiamo concentrando semplicemente sulla posizione in sella ed in generale sull’assetto di base.”

” Abbiamo provato particolari che mi sono piaciuti ed ora li verificheremo a Portimão, una pista che peraltro non conosco, quindi sarà interessante.”

Il compagno di box Chaz Davies, invece, non ha potuto sfruttare a dovere il tempo a disposizione a causa dei dolori alla schiena, inaspriti dalla caduta del Day-1, completando solo 18 giri nel Day-2 per far registrare il suo 1:40.621. Anche per il gallese, la speranza è quella di recuperare il tempo perduto in Portogallo:

“Oggi ci siamo concentrati sul motore. Tutto sommato abbiamo fatto registrare un buon tempo, considerati i pochi giri percorsi, ma penso che il nostro potenziale sia ben più alto. Sfortunatamente, è stato un giorno difficile.”

” Ieri ho avvertito dolore alla schiena. Non aveva nulla a che vedere con la scivolata, ma è peggiorato durante la notte.”

“Sono riuscito a fare due trattamenti quindi comunque abbiamo percorso qualche giro anche oggi, cosa molto importante per noi. Sembra che stiamo procedendo nella giusta direzione.”

” La prossima fermata è Portimão, una pista completamente diversa, e la priorità sarà innanzitutto completare il nostro programma di prove prima di andare in Australia”.

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