Home SBK, dirette su TV8. Dorna e Sky “padroni” del motociclismo?

SBK, dirette su TV8. Dorna e Sky “padroni” del motociclismo?

Insomma, dopo mesi di suspense – si fa per dire – il piatto del mondiale SBK 2019 con 13 round è pronto per essere gustato dagli appassionati, non certo entusiasti di un mondiale con solo 18 piloti al via e del menu del week end di gare e del passaggio delle dirette tv dal Gruppo Mediaset a TV8…

A cinque settimane dal primo round di Phillip Island del 23-24 febbraio la SBK 2019 conferma quel che già si sapeva: sul piano agonistico con un nuovo format incentrato sull’inedita terza “Gara-sveltina” e una griglia “ristretta” di 18 piloti e sul piano mediatico con la diretta televisiva affidata a TV8, canale del digitale terrestre di riferimento della pay-tv satellitare (SKY).

Insomma, dopo mesi di suspense – si fa per dire – il piatto del mondiale SBK 2019 con 13 round è pronto per essere gustato dagli appassionati, non certo entusiasti di un mondiale con solo 18 piloti al via (mai così pochi!) e del menu del week end di gare (il nuovo format con la terza “garetta” della domenica mattina ecc.) e del passaggio delle dirette tv dal Gruppo Mediaset a TV8. Questo passa il convento.

Resta il fatto che “a caval donato” non si guarda in bocca e quindi, essendo TV8 in chiaro (gratis), non resta che attendere fiduciosi di premere sul tasto 8 del digitale terrestre, senza HD (perché SKY lo fa pagare come servizio extra), sperando nella bontà del “pacchetto”, con uno staff di telecronisti e commentatori adeguati. Detta fuori dai denti, questa SBK non convince: né per il suo nuovo format né per come è trattata sul piano televisivo e mediatico in generale. E non è chiaro se Dorna vuole davvero rilanciare la SBK o sacrificarla sull’altare della MotoGP, la sua gallina dalle uova d’oro.

Come detto più volte, la SBK è in crisi di identità pagandone le conseguenze sotto ogni profilo. Il nuovo format con la Gara sprint (con metà punteggio e non storicizzata…) è la classica toppa peggio del buco, l’ennesima occasione mancata di una rivoluzione in un bicchier d’acqua. Così, tenendo anche conto del pesante forfait dal WSBK di Case quale Aprilia ed MV Agusta, non sarà davvero facile recuperare la credibilità degli anni d’oro, riportare il grande pubblico sugli spalti degli autodromi e davanti alla Tv.

Non a caso, Mediaset – dato lo scarso interesse e il basso audience – non l’ha più voluta e l’approdo del mondiale delle derivate su TV8, se non una scelta di … scarto, è frutto del rapporto Dorna-SKY, il sodalizio fra il promoter del Motomondiale-MotoGP (del WSBK, del CEV, e della inedita MotoE) e il Gruppo televisivo che, appunto, già detiene i diritti della MotoGP ecc.

In altre parole, non dovrebbe essere stato difficile per Dorna “convincere” SKY ad acquisire anche i diritti del WSBK inserendo questo mondiale nel proprio scrigno, già affollato. Tutto bene quel che finisce bene? Si vedrà. Conta la prova del budino. Fatto sta che nel motociclismo vige oramai la regola monopolista. Un unico promoter, Dorna. Un unico gruppo televisivo, SKY. Evidentemente, per il motociclismo mondiale l’adagio: “la concorrenza migliora la specie”, non vale più.

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