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MotoGP: nuove chiarificazioni sul regolamento

Ultime precisazioni del 2018 per la Grand Prix Commission della MotoGP sulle recenti modifiche al Regolamento Sportivo per il 2019

Dopo aver emanato alcune modifiche al regolamento sportivo della MotoGP a inizio Dicembre (vedi la seconda parte di questo post), la Gran Prix Commission del Motomondiale ha divulgato alcune chiarificazioni allo scopo di fugare qualunque dubbio sulla loro interpretazione.

Per quanto riguarda la compilazione dell’ordine di arrivo delle gare interrotte, è stato innanzitutto ribadito che tutti i piloti devono rientrare in pit-lane subito dopo l’esposizione delle bandiere rosse e dell’attivazione dei semafori rossi lungo il circuito. Il risultato sarà determinato dall’ordine in cui il leader della corsa e tutti gli altri piloti con status di “attivi” (come stabilito nella precedente comunicazione) saranno tutti transitati in uno stesso punto di cronometraggio (intermedio) nell’ultimo giro completato senza bandiera rosse.


 
In riferimento a quanto sopra, la GP Commission ha quindi chiarificato delle particolari eccezioni:

Se la gara viene interrotta dalla bandiera rossa dopo la bandiera a scacchi (con alcuni piloti transitati ed altri no) si applicherà la seguente procedura: per tutti i piloti transitati sul traguardo prima dell’interruzione, verrà stabilita una classifica parziale in base all’ultimo giro della gara; per tutti gli altri verrà invece stabilita una “seconda” classifica parziale sulla base del penultimo giro. La classifica completa verrà stabilita combinando entrambe le classifiche sulla base del rapporto numero di giri/ tempo.

 
Nel caso di gara interrotta, se al momento dell’esposizione della bandiera rossa ci fosse un pilota in pit-lane – che verrebbe chiusa a causa dell’interruzione – la graduatoria verrebbe stabilita dall’ordine in cui il leader della corsa e tutti gli altri piloti saranno transitati nello stesso punto di cronometraggio (intermedio) del medesimo giro. Se dovesse verificarsi un problema con il transponder di un pilota, i risultati verranno invece mutuati dalla classifica dell’ultimo transito “di tutti i piloti attivi” sulla linea del traguardo.
 
E’ stato inoltre ribadito che, all’esposizione dalla bandiera rossa, i piloti che non “parteciperano attivamente” alla gara (quindi senza lo status di “active” o “acitvely competing”) non saranno classificati. Da quel momento i piloti avranno a disposizione 5 minuti per rientrare nella pit-lane attraversando in sella alla propria moto il relativo punto di cronometraggio, posto in ingresso alla corsia box. Chi non ci riuscirà non sarà classificato.

Piccola precisazione anche per quanto riguarda l’eventuale ripartenza di gare interrotte, anche alla luce del fatto che il regolamento attuale permette diverse procedure di ripresa della corsa a seconda delle circostanze. E’ stato stabilito che le posizioni in griglia rispetteranno l’ordine di arrivo ufficiale della prima gara “interrotta”, ma i piloti “doppiati” dovranno ripartire dalla Pit-Lane mentre chi avrà accumulato più di 2 giri di ritardo dal leader non potrà ricominciare.

In situazioni “estreme”, qualora non fosse possibile riprendere la gara dopo l’interruzione, è stato deciso che il risultato finale della corsa si baserà solo sui risultati della gara precedente a condizione che siano stati completati 5 o più giri.

MotoGP: nuove modifiche al regolamento

L’ultimo meeting stagionale della Grand Prix Commission del Motomondiale – composta da Carmelo e Carlos Ezpeleta (Dorna), Paul Duparc (FIM), Takanao Tsubouchi (MSMA), Mike Trimby (IRTA), Corrado Cecchinelli (Director of Technology), Mike Webb (Race Director) e Danny Aldridge (Technical Director) – ha deliberato una serie di modifiche al regolamento sportivo delle 3 classi che entreranno in vigore a partire dalla stagione 2019.

Come sempre, si tratta per la maggior parte di alcuni affinamenti al regolamento sportivo, che hanno l’obiettivo di “correggere” alcune situazioni “ambigue” sorte durante l’annata appena conclusa.

Uno dei principali “nodi” venuti al proverbiale pettine quest’anno riguardano la ripartenza di una gara interrotta, in particolare in merito ai criteri da adottare per permettere ai piloti di accedere alla griglia del “re-start”. E’ stato stabilito che i piloti, anche in caso di incidente, saranno autorizzati a riprendere la corsa dopo aver ricevuto tutto il supporto necessario dai commissari a bordo pista, per spostare e anche per riaccendere la moto. La Direzione Gara FIM utilizzerà quindi i termini “active” (“attivo”) e “actively competing” (“effettivamente in gara”) per definire lo status dei piloti in questa fase e il suo giudizio è inappellabile.

E’ stato deciso che un pilota, per essere classificato al termine di una gara, non dovrà necessariamente tagliare la linea del traguardo “in contatto” con la sua moto, come fin qui previsto. Nel caso di un incedente in volata, infatti, se pilota e moto dovessero tagliare il traguardo in momenti distinti, posizione e crono finale saranno calcolati considerando il “primo dei due” che taglia il traguardo.

Novità anche in riferimento al sorpasso con bandiere gialle, con la penalità inflitta che sarà comunicata al pilota in questione direttamente sul display della strumentazione della moto (oltre che dalla classica lavagna al muretto dei box). I piloti ora avranno 3 giri di tempo per attuare la sanzione a loro inflitta, fino a quest’anno erano 5.

La procedure di avviamento della moto sono state riviste per una maggior sicurezza ed è stato deciso che l’accensione del motore di un prototipo non sarà più consentita all’interno del box, ma solo sulla pit-lane.

Per quanto riguarda la sempre dibattuta questione delle “concessioni” ai costruttori della MotoGP in base ai punti iridati, è stato confermato che quando un costruttore ottiene i punti sufficienti per perdere le concessioni, la cosa comporterà anche la perdita del diritto ai test illimitati. Inoltre, per evitare di penalizzare chi ottiene punti in maniera “sporadica”, è stato deciso che i punti di concessione “scadranno” nel giro di 2 anni della data in cui sono stati acquisiti.

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