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EICMA 2018: Ducati Diavel 1260 2019

Sbarca a EICMA 2018 la seconda generazione della possente “power cruiser” bolognese con nuovo telaio e motore Testastretta DVT da 159CV

Come anticipato ieri nel corso della Ducati World Premier 2019, uno dei nuovissimi modelli che la casa bolognese esporrà sotto i riflettori di EICMA 2018 (8-11 Novembre) sarà il Diavel 1260, seconda generazione di una moto che, dal lancio nel 2011, è sempre stata oggetto di tante discussioni tra gli appassionati.

Dal punto di vista dell’estetica, il nuovo modello, anche se profondamente diverso dal predecessore, rimane comunque fedele allo spirito originale mantenendone gli elementi stilistici fondamentali, reinterpreti in chiave contemporanea. L’ergonomia, in linea di massima, resta comunque invariata.

Quello che cambia in modo considerevole è invece la ciclistica grazie a un inedito telaio a traliccio in tubi d’acciaio bene in vista ed accoppiato a un minaccioso forcellone in alluminio, con misure studiate per migliorare l’agilità tra le curve e, con esso, il feeling e la facilità di guida. Il caratteristico “gommone” posteriore resta da 240mm di larghezza per 17″ di diametro.

Il motore scelto per il nuovo Diavel (e che ne determina anche il nuovo nome) è il Testastretta DVT 1262 con variatore di fase, già utilizzato dalla XDiavel, propulsore che – da copione – permette accelerazioni brucianti offrendo anche regolarità ai bassi regimi, la combinazione ideale per un uso quotidiano e turistico della moto. Questo bicilindrico viene accreditato dalla casa di 159 CV a 9.500 giri/min e di un picco di coppia di 129 Nm a 7.500 giri/min mentre il dato del peso a secco è di 218 kg, 244 kg in ordine di marcia.

Sofisticata l’elettronica che sfrutta la Inertial Measurement Unit a 6 assi (6D IMU) di Bosch e gestisce diversi dispositivi di controllo, tra cui ABS Cornering Evo Bosch, Ducati Traction Control Evo (DTC), Ducati Wheelie Control Evo (DWC), Ducati Power Launch Evo (DPL) e Cruise Control.

Come suo solito, Ducati non ha mancato di preparare subito una versione S per gli “incontentabili”, che monta di serie il Ducati Quick Shift up & down Evo (DQS) per la cambiata senza utilizzo della frizione.

Il Diavel 1260 sarà in vendita al prezzo di €19.990 f.c. IVA inclusa nel colore “Sandstone Grey” con telaio nero; il Diavel S sarà disponibile al prezzo di €22.990 in due colorazioni: “Sandstorm Gray” e “Total Black”. Entrambi sono inoltre compatibili con la nuova Ducati Link App, grazie alla quale è possibile impostare la modalità di viaggio (combinazione di Load Mode e Riding Mode) e personalizzare i parametri di ogni singolo Riding Mode (ABS, Ducati Traction Control, ecc..) dal proprio smartphone.

Ducati Diavel 1260 – Design

La seconda generazione del Diavel, lo ribadiamo, ha fondamentalmente mantenuto i principali concetti estetici della sua precedente “incarnazione” – ovvero le grandi “masse” all’anteriore, la coda snella e filante e l’enorme pneumatico posteriore – rendendoli però più contemporanei.

L’elemento più riconoscibile della parte frontale resta il moderno faro anteriore, che sfoggia la caratteristica forma “a ferro di cavallo rovesciato” della luce diurna (DRL, nella versione S) e si integra bene col piccolo cupolino fumé a protezione della strumentazione. Le tre cover che compongono il serbatoio sono realizzate in lamiera e hanno volumi decisamente contenuti nella zona di contatto con la sella, migliorando l’ergonomia per il pilota, mentre le due grandi prese d’aria in alluminio spazzolato, che si collegano al serbatoio grazie a una cornice a “C” di diverso colore, restano tra gli elementi più caratterizzanti.

Motore e telaio sono protagonisti delle viste laterali grazie a linee pulite e ben riconoscibili. Anche in questo caso, la cura prestata all’integrazione delle parti viene confermata da particolari come la presa d’aria delle cinghie del cilindro orizzontale che, integrata nel puntale, contiene buona parte dei componenti elettronici della moto e fa da cover al radiatore dell’olio.

La coda è corta e compatta e integra al proprio interno il maniglione del passeggero estraibile e le luci, rendendo il posteriore del Diavel 1260 sportivo e leggero oltre che in forte contrasto con il massiccio anteriore.

Da segnalare che il Diavel 1260 S in colorazione “Thrilling Black & Dark Stealth” offre il contrasto tra il look “total black” della moto e il telaio rosso bene in vista al centro, esaltando così il classico traliccio Ducati che, in questo modo, forma il cuore della moto anche dal punto di vista estetico.

Ducati Diavel 1260 – Motore

Il nuovo Diavel 1260 è equipaggiato col bicilindrico Ducati Testastretta DVT da 1262 cc a distribuzione desmodromica che ha già debuttato sull’XDiavel – rivisto però nella sua mappatura per renderlo più sportivo nell’erogazione – e con trasmissione finale a catena. Alesaggio e corsa sono di 106 x 71.5 mm, il rapporto di compressione di 13,0:1, la potenza massima di 159 CV a 9.500 giri/min e la coppia massima di 129 Nm a 7.500 giri/min.

Grazie al sistema Desmodromic Variable Timing (DVT), questo possente bicilindrico promette un’erogazione della coppia molto lineare sin dai bassi regimi, con prestazioni da motore sportivo agli alti. Questo perché il DVT varia in modo indipendente la fasatura degli albero a camme che comandano aspirazione e scarico grazie a un variatore di fase applicato all’estremità di ciascuno dei due.

L’alimentazione è affidata a un impianto di iniezione elettronica Bosch con corpi farfallati ellittici di 56 mm, gestito da un sistema full Ride-by-Wire. Il Testastretta DVT 1262 è dotato di sistema Dual Spark (DS), ovvero con 2 candele per ogni testa, e sfrutta un sistema di aria secondaria che immette nel condotto di scarico aria fresca in modo da completare l’ossidazione degli idrocarburi incombusti e ridurre così i livelli di gas inquinanti.

Lo scarico è un 2-in-1 con corpo a camere e 2 terminali. Il giro dei tubi di scarico è stato disegnato per lasciare in vista il motore e anche il corpo centrale è stato posizionato davanti alla ruota posteriore per risultare quasi “invisibile”.

Ducati Diavel 1260 – Ciclistica

Il telaio del Diavel 1260 è un traliccio in tubi d’acciaio che sfrutta il Ducati Testastretta DVT 1262 come elemento stressato della ciclistica. È fissato al motore in corrispondenza delle teste dei due cilindri, così come il telaietto posteriore in alluminio fuso. Al propulsore sono inoltre collegate 2 piastre forgiate in alluminio che abbracciano il forcellone monobraccio fuso in alluminio.

L’interasse del Diavel è pari a 1.600 mm per raggiungere angoli di piega anche di 41°. Con un’inclinazione del cannotto di sterzo di 27° e un’avancorsa di 120mm si avvantaggiano agilità e controllabilità dell’avantreno, garantendo grande maneggevolezza e un notevole angolo di sterzata.

Per quanto riguarda le sospensioni, all’anteriore troviamo una forcella da 50mm di diametro completamente regolabile con registro di compressione e precarico molla sullo stelo sinistro, mentre il registro dell’estensione è posto su quello di destra. Al posteriore, invece, c’è un mono regolabile nel precarico molla ed in estensione. La versione S è invece equipaggiata con una forcella da 48mm e un ammortizzatore entrambi griffati Öhlins e completamente regolabili.

L’impianto frenante è invece firmato da Brembo e prevede all’anteriore pinze monoblocco radiali M4.32 (M50 monoblocco sulla versione S) azionate da una pompa freno radiale PR18/19 (PR16/19 sulla versione S) con serbatoietto integrato in allumino, che mordono 2 dischi flottanti da 320mm. Al posteriore il disco è da 265mm ed è accoppiati a una pinza a due pistoncini.

Il Diavel 1260 “normale” monta cerchi a 14 razze, mentre i più lussureggianti cerchi a 10 razze del Diavel 1260 S hanno un design esclusivo e presentano superfici lavorate a macchina. All’anteriore, il cerchio ruota è da 3,5″x17″ e monta un pneumatico da 120/70 ZR17, mentre al posteriore è previsto un cerchio da 8,0″x 17″ con pneumatico da 240/45 ZR17. Le coperture di prima dotazione sono Pirelli Diablo Rosso III.

Ducati Diavel 1260 – Elettronica

Il cuore dell’elettronica del Diavel 1260 è l’ormai familiare Inertial Measurement Unit (IMU) della Bosch, piattaforma inerziale a 6 assi che, fornendo una misura dinamica degli angoli di rollio e beccheggio e della velocità delle relative variazioni di assetto, permette di alzare gli standard di prestazioni e sicurezza.

I Riding Mode sono 3 (Sport, Touring e Urban) consentono di avere a disposizione tre “anime” ben distinte della moto, ognuno con i propri differenti settaggi di Power Mode (erogazione motore e potenza massima), Ducati Traction Control, Ducati Wheelie Control e ABS. Inoltre, ogni sistema di controllo elettronico è modificabile nella modalità d’intervento.

Il cruscotto del Diavel 1260 è composto da uno schermo TFT con modulo spie separato, posizionati, rispettivamente, sotto e sopra al manubrio. Il cruscotto ha quattro diverse modalità di visualizzazione: la modalità Default mostra solo il minimo indispensabile in maniera particolarmente curata nel design e rappresenta una novità Ducati; le altre tre, invece, sono le classiche visualizzazioni Track, Full e City abbinate ai Riding Mode.

Per la funzionalità Cruise Control sono previsti tasti dedicati per l’attivazione e la regolazione della velocità. In condizioni statiche è possibile accedere tramite il blocchetto di sinistra sul manubrio ad un menù di setting per la regolazione delle varie funzioni, tra cui DTC, DWC e ABS. In condizioni sia statiche che dinamiche, è possibile cambiare il Riding Mode scegliendo tra Sport, Touring e Urban.

Il Diavel 1260 S è, inoltre, equipaggiato con Ducati Multimedia System (DMS): collegando uno smartphone al cruscotto via bluetooth è possibile gestire e visualizzare su cruscotto l’arrivo di chiamate ed SMS oltre a visualizzare le informazioni relative alla musica che si sta ascoltando.

Consulta la scheda tecnica della Ducati Diavel 1260 e della Ducati Diavel 1260 S nelle pagine seguenti di questo post.

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