Home Rossi e la (presunta) evasione fiscale: Vale pedinato da 3 anni

Rossi e la (presunta) evasione fiscale: Vale pedinato da 3 anni

Si tinge di particolari degni di un romanzo giallo la questione sull’evasione fiscale di Valentino Rossi! Dopo le prime, sconvolgenti, dichiarazioni è emerso che gli “007” dell’Agenzia delle Entrate di Pesaro lo stavano seguendo da circa 3 anni. Tutto nasce nel momento in cui Rossi dichiarava in tutta tranquillità di abitare dal marzo 2000 a

Si tinge di particolari degni di un romanzo giallo la questione sull’evasione fiscale di Valentino Rossi!
Dopo le prime, sconvolgenti, dichiarazioni è emerso che gli “007” dell’Agenzia delle Entrate di Pesaro lo stavano seguendo da circa 3 anni.
Tutto nasce nel momento in cui Rossi dichiarava in tutta tranquillità di abitare dal marzo 2000 a Londra in un monolocale non più grande di 45 metri quadrati nel quale, sembra, ospitasse anche il suo manager Gibo Badioli.
Dichiarazioni quelle di Rossi, che però non sono passate inosservate all’ufficio delle entrate che ha messo al lavoro 4 dei suoi uomini migliori per arrivare a dimostrare che, in realtà, la residenza londinese di Valentino fosse solo di comodo: in pratica, non aveva scelto la capitale inglese per diventare cittadino del mondo, ma per pagare meno tasse (Scelta peraltro comune a moltissimi sportivi famosi…, n.d.r.).
Ed in fondo fin qui la situazione era ancora sotto controllo. La chiave di svolta è stata quando il campione ha pagato l’Ici sulla prima casa che possiede a Tavullia: un’ingenuità enorme per chi aveva dichiarato la residenza a Londra.

Un gesto che è stato come un conferma per gli investigatori, che a quel punto hanno iniziato a marcare stretto il pilota e indagare a tutto campo. Tanto da arrivare a conoscere l’esatto importo del contratto milionario di ingaggio che Valentino aveva stipulato con la Yamaha già nel 2004, proprio nell’ultimo anno del periodo finito nel mirino degli accertamenti fiscali su Rossi, partiti nel 2000 (mentre è invece rimasta un misterio la cifra dell’ingaggio percepito da Vale negli anni 2000-2003 quando correva con la Honda).

Ma il lavoro degli investigatori non si è fermato ai soli ingaggi. Dietro “l”azienda Rossi” infatti ci sono anche anche le ricchissime sponsorizzazioni personali di Valentino. Il che ha comportato un lavoro certosino, ampiamente documentato dalla notevole esposizione sui media del pilota. Filmati, articoli di giornali e riviste che hanno consentito di distinguere tra gli sponsor del team e quelli personali. E qui è iniziato tutto un lavoro parallelo per arrivare a definire il reale patrimonio di Rossi, giudicato da qualche anno uno degli sportivi più ricchi del mondo.

A questo punto è poi scattato un vero e proprio pedinamento in stile spy story: per capire se Rossi fosse davvero residente a Londra, gli investigatori si sono più volte appostati nei pressi di Tavullia per documentare le presenze del pilota in Italia. E, stando ai bene informati, sembra che siano molte di più le giornate che Rossi passava nel paese marchigiano che a Londra. In altre occasioni, soprattutto d’estate, gli investigatori hanno invece fatto la posta al campione nel porticciolo di Gabicce Mare dove è ormeggiata la barca del pilota della Yamaha, ricevuta in comodato gratuito. Si tratta di un Pershing 50 che Valentino ha rinominato 46+4.
Ebbene, gli 007 del fisco hanno anche conteggiato quanti giorni in estate, e non sono pochi, il pilota ha solcato il Mare Adriatico. Ultimamente, però, si sono mossi con molta circospezione perché sia Gabicce sia Tavullia non sono metropoli…

Alla fine, per completare il lungo lavoro di 3 anni di accertamenti, pedinamenti e indagini, anche la consenga della notifica del documento a Valentino è stata studiata e preparata con cura.
Infatti un accertamento fiscale, di solito, va spedito a casa ma in questo caso gli investigatori hanno scelto un’altra via: non ritenendo opportuno recapitarlo a Londra, negli ultimi giorni hanno cominciato a studiare gli spostamenti di Vale.
Ed una volta accertato che il pilota faceva la spola tra Tavullia e Gabicce Mare, si sono appostati sia nei pressi della barca che dell’abitazione di Tavullia. Ed è proprio sulla porta di casa che venerdì scorso, in tarda mattinata, due uomini dell’Agenzia delle Entrate di Pesaro hanno consegnato di persona la lettera a Valentino. Sessanta milioni di imponibile non dichiarato.

Infine, come a voler continuare la trama di un romanzo giallo, sembra che Rossi e Badioli fossero in rotta da qualche mese.
Gibo Badioli – che è il manager di Valentino – l’uomo che sbucato dal nulla che si è ritrovato per le mani un’azienda milionaria, e che da sempre gestiva il patrimonio di Rossi ha infatti in questi giorni dichiarato di prendere le distanze dalla questione Fisco, nonostante Valentino a lui abbia sempre affidato patrimonio e fortune. Una fiducia totale che però sembra appunto essersi interrotta qualche mese fa, tanto che nell’ultimo periodo sembra infatti che i rapporti tra i due non siano più idilliaci: voci dicono addirittura che Valentino abbia tolto la delega al manager circa la gestione del patrimonio.
E come sempre accade in questi casi, la questione si fa sempre più complessa…

Via | Gazzetta

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