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Louis-Moto: la storia di Detlev Louis

Grandi idee, comportamento posato e coscienzioso e tipica affidabilità nordeuropea, sono solo alcuni dei pilastri del successo del brand tedesco di Louis-Moto.

Siamo stati invitati in montagna a fare un tour in moto per le strade che costeggiano il Parco Nazionale dello Stelvio, per testare un outfit completo, ma non solo, anche per conoscere una storia. Che è quella che vi raccontiamo…

Siamo negli anni 30, poco dopo gli stravolgimenti che hanno segnato l’intero panorama mondiale, quando la motorizzazione inizia la sua grande avanzata nel mercato. I primi motocicli accessibili ai salari medi vivono il loro primo momento di prosperità e con loro gli sport motoristici accrescono il loro bacino di interesse. E proprio in questi anni cresce ad Amburgo Detlev Louis, appassionato di moto che disputa la sua prima gara a 18 anni con una BMW R51 da 500 cc.

Sarà da li a poco che con Walter Lohmann, terminata la guerra, si ritroverà a gestire l’attività al n. 10 di Rosenstraße con il nome di Lohmann & Louis, finché Detlev Louis non decide di diventarne unico proprietario nel 1946. Con la sua piccola azienda, Detlev Louis non si può negare che abbia centrato in pieno il bersaglio: il commercio di veicoli nuovi e usati delle case Heinkel e Adler fiorisce con la fondazione della Repubblica Federale Tedesca così come l’importazione dei modelli BSA, AJS e Matchless.

Finalmente molti possono realizzare il sogno di un mezzo di trasporto di proprietà ed anche le due ruote vivono un vero e proprio periodo prospero. L’automobile però prenderà presto il posto della moto come mezzo di locomozione di massa, molte case motociclistiche cambieranno rotta, alcune si dedicheranno esclusivamente alla produzione di motori 50, altre esploreranno settori completamente diversi. Molte chiuderanno i battenti per sempre, ma Detlev Louis resiste e grazie ai giusti prodotti riesce a mantenere florida l’azienda anche durante questi anni “di fiacca”.

Kawasaki cerca un partner commerciale per la Germania e alla fine del 1967 fa visita con una delegazione composta da tre uomini a uno dei maggiori rivenditori di moto tedeschi: Detlev Louis. Da li a breve arriva il 1968, probabilmente l’anno storico con il suo apice nel movimento socioculturale e di protesta, l’anno in cui Detlev Louis realizza il primo catalogo per corrispondenza e spedisce i suoi articoli tramite posta a una clientela sempre più ampia.

Boom, Detlev continua a credere nella moto E già sul finire del decennio la storia dà ragione al suo ottimismo: i giovani riscoprono la motocicletta sull’onda del movimento Rock’n’Roll, Beat e Hippie. E le case motociclistiche giapponesi grazie alla tecnica e alla tecnologia immettono sul mercato veicoli all’altezza, moto moderne ed affidabili.

La storia degli ultimi trenta anni la conosciamo tutti, sono gli anni ottanta quando I redditi in crescita favoriscono l’aumento della domanda di beni di consumo, vengono create innovazioni tecniche di ogni genere. Iniziano gli anni d’oro del motociclismo. La moto come veicolo perfetto per il tempo libero diventa la principale tendenza del momento e il simbolo di uno stile di vita all’insegna della spensieratezza.

Il mercato delle moto continua a crescere senza mostrare cedimenti. Alla stessa maniera accresce la domanda di accessori e abbigliamento intrapreso da Louis. Per essere sempre più vicino alla sua clientela, nel 1981 inaugura a Hannover la prima filiale fuori Amburgo. Alla fine del decennio i negozi Louis saranno ben 18, in tutta la Germania. Qui la nuova svolta economica dettata proprio dalle domande del mercato, è il 1996 e Louis di dice definitivamente addio alla vendita di motocicli, per concentrarsi nel commercio di accessori e abbigliamento.

Nel corso dei decenni Detlev Louis ha trasformato una piccola officina di riparazioni nella più grande azienda europea di abbigliamento e accessori per la moto. È stata la sua profonda fiducia nell’enorme potenziale della motocicletta a non farlo mai desistere, anche quando erano altre le vie che agli occhi del mondo sembravano forse più remunerative o semplici da percorrere. Questa lungimiranza, la ricchezza di idee, il comportamento posato e coscienzioso, uniti alla tipica affidabilità nordeuropea, sono solo alcuni dei pilastri del suo successo.

Un successo che si riflette, nella peculiarità strutturale e culturale dell’azienda. Ad oggi Louis-Moto, che ha 80 punti vendita in Germania, sbarca nel mercato italiano garantendo un servizio di assistenza al cliente di prima qualità, ha infatti un intero call center dedicato in italiano. Ben 35.000 articoli a catalogo, abbigliamento, pezzi di ricambio, bagagli, gadget, proprio tutto ciò che riguarda la moto. Louis-moto distribuisce marchi noti in Italia, ma ha creato dei brand come Vanucci, Nishua e Rothewald, con un eccezionale rapporto qualità prezzo.

Un esperienza enorne quella di Louis che si traduce in vantaggi per i clienti, se consideriamo il costo del trasporto è di soli 4,99 euro fino a 30 kg di merce! Di tempi di consegna brevi di massimo 5 giorni, reso gratuito una politica di restituzione di 2 anni!

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