Home Valentino Rossi “primo” sui Social. Un vanto e una spinta per il motociclismo?

Valentino Rossi “primo” sui Social. Un vanto e una spinta per il motociclismo?

Il 9 volte campione del Mondo è primo in classifica nel… “campionato dei Social”, cioè è lo sportivo italiano che ha più seguito in Internet…

E’ nuovamente arrivato primo Valentino Rossi. Non in una gara di MotoGP (l’ultima vittoria dell’asso pesarese è datata giugno 2016 al GP d’Olanda di Assen), tanto meno in campionato, con l’ultimo titolo iridato conquistato nel lontano 2009. Il 9 volte campione del Mondo è primo in classifica nel… “Campionato dei Social”, cioè è lo sportivo italiano che ha più seguito in Internet con 24 milioni di follower fra Facebook, Instagram, Twitter precedendo due mostri sacri del calcio quali Mario Balotelli e Gigi Buffon, con i migliori esponenti di altri sport assai distanti.

Questa speciale graduatoria composta da Found Story Engagement Factory per la prossima edizione del Macchianera Internet Awards quando il 10 novembre 2018 saranno premiati i cosiddetti influencer della rete è – o dovrebbe essere – motivo d’orgoglio per tutti gli appassionati di motociclismo – non solo per i fan del Dottore – con un suo esponente (Rossi) davanti a tutti i principali nomi degli altri grandi sport, a cominciare dal calcio. Le solite stantie polemiche sugli appassionati che seguendo Rossi non sarebbero più tali lasciano il tempo che trovano, anche perché non c’è nessuno (tante meno nessun tribunale) che può decidere a chi dare attestati di “vero” appassionato.

E’ una diatriba di lana caprina perché il motociclismo – nel bene e nel male – è parte integrante della nostra società, compresa l’invadenza degli strumenti di comunicazione legati alla rivoluzione tecnologica, in primis i Social cui tutti bene o male aderiamo. Non c’è nel motociclismo una purezza da preservare essendo il motociclismo sport di massa cui tutti hanno diritto di accedere ovviamente nel rispetto non solo dello sport e di tutti i suoi soggetti, ma delle regole e delle leggi vigenti.

Chi scrive queste note ha vissuto l’era del motociclismo de “I giorni del coraggio”, una medaglia a due facce, come oggi in questo motociclismo show-business. Quel motociclismo di 50 anni fa – un po’ prima e un po’ dopo – non era migliore o peggiore di oggi, era “diverso” riflettendo una società diversa. Dall’ultima gara di settembre di Monza alla prima della nuova stagione del 19 marzo a Modena, per sei mesi! – nessun grande giornale quotidiano pubblicava due righe sul motociclismo, idem la tv. Eravamo davvero, quale zoccolo duro, “4 gatti”, spesso poco considerati e mal visti dagli sportivi di altre discipline, calcio dominante in testa. Ovvio che oggi certe degenerazioni si vedono di più perché i “degenerati” sono in proporzione agli appassionati aumentati sugli spalti e soprattutto sulla Tv e su Internet e hanno più possibilità di farsi sentire – proprio grazie a questi nuovi strumenti – spesso per fare casino e per dare sfogo ai propri bassi istinti.

Tutta la società ne è permeata, non solo il motociclismo, non solo lo sport. Certi fanatici di Rossi utilizzano il motociclismo come altri utilizzano il calcio: per dar sfogo al proprio caos personale e di gruppo. Ma restano eccezioni, se pur rumorose, da non sottovalutare, tanto meno da non richiamare perché “bravi ragazzi che esagerano”. I fan club hanno anche una missione “pedagogica”, non solo quella di supporter. Ripetiamo: non è restringendo l’area degli appassionati che si migliora la qualità del nostro sport. Che è cambiato nella logica dello sport-show business, con le sue regole basate sul rapporto investimenti-immagine-comunicazione. Valentino è stato ed è l’espressione, l’interprete, l’emblema di questo cambiamento. Ovvio che niente è perfetto e non siamo certo noi a lesinare limiti e critiche, spesso isolati e non solo…

In altre parole Valentino è – oltre il comunicatore di massa del nostro sport – la “garanzia” di questa MotoGP show-business, una gallina dalle uova d’oro utile a formare una torta economica mai così sostanziosa e appetibile per tutto l’ambiente e dintorni. E non c’è niente di “artificioso” o di “imposto” perché in corsa Rossi è tutt’ora competitivo, in lotta per il podio in gara e addirittura oltre la metà del campionato, secondo in classifica generale, Ecco. Qui siamo. Orgogliosi che il nostro motociclismo sia “primo” sui Social, grazie a Vale. Grazie, Vale!

La Top 10 degli sportivi italiani nei Social
Valentino Rossi (motociclismo) 13,3 milioni di follower su Facebook, 5,5 milioni su Twitter e 5,4 milioni su Instagram: totale, 24,2 milioni;

Mario Balotelli (calcio), totale 18 milioni di follower (10 su Facebook e poco meno di 8 su Instagram);

Gianluigi Buffon (calcio), mette assieme ben 14,6 milioni di follower tra Instagram e Facebook per un totale di 1,7 milioni di follower;

Danilo Gallinari (basket), a quota 1,5 milioni di seguaci in totale;

Vincenzo Nibali (ciclismo), 1,29 milioni, ovvero 423.000 fan su Facebook, 561.000 su Twitter e 306.000 su Instagram;

Ivan Zaytsev (volley), somma 913.000 follower;

Flavia Pennetta (tennis), in totale sono 648.000 seguaci, ovvero 456.000 su Twitter, 155.000 su Instagram e 37.000 su Facebook;

Fabio Fognini (tennis) Che con 328.000 follower su Instagram, 92.000 su Twitter e 109.000 su Facebook somma alla fine 529.000 fan;

10 Francesco Molinari (golf), totalizza 207.000 follower garzie ai tre social principali.

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