Home “La Honda Gold Wing? Fa parte della famiglia”

“La Honda Gold Wing? Fa parte della famiglia”

INTERVISTA: l’ingegnere Yutaca Nakanishi, Large Project Leader del modello, ci ha parlato dell’ultimissima versione della Grand Tourer della casa dell’Ala presentata ad Eicma

Correva l’anno 1975, e nel lontano Sol Levante, la Honda aveva in mente un’idea meravigliosa: creare una moto che fosse in grado di attraversare praticamente qualsiasi strada e high-way del mondo con il massimo comfort. Doveva essere la moto più grande e comfortevole per il turismo che fosse mai costruita. Una moto che rappresentasse praticamente al massimo l’emblema della Casa dell’Ala…un’ala dorata. Nacque nel 1975, ed era la Honda Gold Wing.

Inizialmente fu un quattro cilindro contrapposti di 1000cc dopo un pensiero iniziale su quello che sarebbe stato un mastodonte come un sei cilindri da 1470cc. Troppo per l’epoca, ma l’idea rimase bene in mente. Non fu un grande successo invero, ma rimase in quel sottobosco di appassionati che, in seguito, la resero praticamente quasi iconica. Il vero successo giunse nel 1980, con la 1100cc, dei bauletti integrati nella carrozzeria ma, più di ogni altra cosa, piaceva per la sua fruibilità, la possibilità di poterla equipaggiare come meglio credeva qualsiasi appassionato. E poi, era sintomo di libertà, di un modo di approcciare le moto.

Una way of life che prosegue ancora oggi, con questo modello che, nel 2018 continua il suo processo di crescita, ma stavolta…al contrario: mantenere i propri pregi, il proprio DNA intatto, ma cercando di compattare le masse. Ecco la mission 2018 per questa Gold Wing. Ne abbiamo parlato con quello che è il papà, il Large Project Leader della Gran Tourer di casa Honda, l’ingegner Yutaca Nakanishi.

Abbiamo cambiato concettualmente il modello dalla base. Pensiamo che il vecchio modello avesse oramai delle proporzioni troppo grandi, dunque volevamo puntare ad una concentrazione delle masse, anche perchè, in termini di interazione ed utilizzo, la Gold Wing è un mezzo che deve essere considerato come “facile da usare”. Dunque abbiamo voluto compattare le masse e ridurre significativamente il peso che, come sai, lo abbiamo ridotto di oltre 40 chilogrammi. E’ un cambiamento, uno step enorme. Per una moto oltretutto è un qualcosa di incredibile. Uno dei fattori più complicati e difficili durante lo sviluppo del progetto, riguarda proprio questo elemento. Dunque fisicamente tutta la moto è stata ripensata, ridefinita. Lo stesso motore è stato completamente riprogettato, ed abbiamo oltretutto utilizzato nuovi materiali, sviluppando anche ulteriori tecnologie produttive.

Ha l’aria del biker di una volta Nakanishi San, con braccia incrociate ma interessato a scambiare pensieri ed opinioni, nel pieno della sua filosofia nipponica. Traspare però un certo orgoglio quando gli viene chiesta la sua storia con la Gold Wing

Questa è la quinta generazione di Gold Wing in cui faccio parte del progetto. Fino al 2012 sono stato all’interno del ramo che si occupava del design, poi sono diventato project leader, come responsabile dello sviluppo della Goldwing. Sono serviti cinque anni di sviluppo: un lungo periodo.

Gold Wing è parte della tua vita, è uno…human beeing

Impossibile, per un concetto motociclistico del genere, non pensare ad un futuro con energie alternative, ad un futuro in cui la parola “ibrido” o comunque l’efficienza venga posta al centro della questione. Forse però, è ancora prematura la questione:

E’ molto difficile, vedere cosa accadrà, in quale direzione andrà la tecnologia. Dipende da tanti fattori, non solo tecnologici, ma anche sociali e culturali e di mercato. Una cosa però non cambierà per noi, ovvero il posizionamento e la giustificazione della Gold Wing. E’ come un membro di famiglia per noi con cui vivere la vita insieme. Gold Wing è parte della tua vita, è uno…human beeing. l’esperienza è quella: vai,viaggi in lunghe distanze. Ed impari la vita. E’ uno status, non solo una moto. Questo è qualcosa in cui crediamo, questo è il DNA della Gold Wing. E’ la sua responsabilità e deve essere preservata.

Non importa dunque quale sarà il suo futuro tecnologico e tecnico: la Gold Wing manterrà sempre il suo animo.

Se la società richiederà o la tecnologia richiederà magari una moto ibrida, noi lo faremo alla maniera del Gold Wing.

L’ultima domanda è d’obbligo: usa la Gold Wing per piacere, per viaggiare?

Si, decisamente, mi piace tantissimo. Sfotunatamente quando vivo in Giappone è difficile utilizzarla anche per la sua mole, ma quando abbiamo l’occasione di andare in America per qualche test, andiamo in qualche highway.

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