Home Pagelle MotoGP Valencia: la “sesta” di Re Marquez! Orgoglio Dovi-Ducati

Pagelle MotoGP Valencia: la “sesta” di Re Marquez! Orgoglio Dovi-Ducati

Pagelle del Gran Premio di Valencia della classe Regina del Motociclismo mondiale

Pagelle MotoGP Valencia 2017 – Di seguito le nostre Pagelle del Gran Premio di Valencia della classe regina del Motomondiale, ultimo round della stagione.

LA GARA: voto 10. Corsa batticuore con vittoria di Pedrosa e trionfo-show di Marquez “imperatore”. Un ultimo attesissimo round che suggella un campionato agonisticamente effervescente pur se non privo di interrogativi, ingabbiato da regolamenti “invasivi” e sotto il cappio di componenti essenziali (pneumatici, elettronica ecc.) che fanno e disfano non si sa come e perché incidendo pesantemente su gare e campionati. La MotoGP esalta ma non convince nella sua esasperazione dello show-business. Non è oro tutto quel che luccica.

PEDROSA: voto 9+ Il “gregario di lusso” non sbaglia il colpo finale dell’ultimo round proteggendo capitan Marquez e guadagnandosi ancora, così, la pagnotta e il rango di “ufficiale” nella Casa dell’Ala dorata. Dani il mondiale non lo vince ma può essere ancora utile perché la corona resti in Casa Honda, non disturbando il “capo”. Gran signore in pista e fuori.

ZARCO: voto 9 Usa magistralmente la soffice anteriore. Fa da lepre irriverente nel catino infuocato degli spagnoli. Gioca con Marquez inducendolo persino all’errore finale. Poi il podio fra i due piloti Honda Casa con la sua Yamaha “privat”. Bottino finale importante: 6° posto nel Mondiale, primo fra i piloti privati, Rookie stagionale, ripetute “bastonate” ai due ufficiali Yam. Pronto per il decollo da “ufficiale” nel 2018.

MARQUEZ: voto 10 e lode. Magico Marc che gioca con tutti e sfida la Dea bendata fino alla fine lanciando poi sul podio il dado iridato N° 6. Sei gare vinte nel 2017, sei titoli fino al 2017! Il 24enne fenomeno della Honda (voto 10) è oggi il più forte, anche se non privo di sbavature, senza le quali gare e campionato non avrebbero più storia. Pilota incontentabile e incontenibile: verso l’Olimpo del number one di tutti i tempi? 28 cadute in una sola stagione quando Agostini non ne fece meno di 10 in tutta la carriera! Altri tempi! E altre conseguenze! Marc figlio del suo tempo!

DOVIZIOSO: voto 10 Il “sogno” iridato sfuma nel ghiaione ma il forlivese della Ducati (voto 10) ci prova, dà tutto e di più, diventa gran protagonista MotoGP conquistando i cuori sugli spalti e l’autorevolezza in pista. Vice campione del Mondo, in lizza per il titolo fino a 4 giri dalla fine dell’ultima corsa. Pilota solido e di grande umiltà, capace anche di gettar acqua sulle polemiche interne con Jorge e di rendere onore al vincitore. Grazie, Dovi, giù il cappello davanti a te e alla Rossa anche se il doppio zero di Valencia fa perdere alla Casa bolognese il secondo posto fra i costruttori. Ma qui la priorità era un’altra. A Ducati l’onore delle armi! E’ stato bello.

ROSSI: voto 8- L’asso pesarese della Yamaha (voto 6-) chiude al ribasso, 5° in gara e 5° nel Mondiale, superato in classifica anche da Pedrosa (quarto) oltre che dal compagno di squadra Vinales (voto 7-), terzo. Casa dei tre diapason in “confusione”. Manca il “grip”, persa la bussola. Il telaio 2016 su motore 2017 è stata la carta della “disperazione”, segnale del disorientamento. Ma Vale dov’era? Coi remi in barca.

LORENZO: voto 7- Il maiorchino ruzzola a 5 giri dal termine dopo i vani tentativi di aggancio con il trio di testa e dopo aver ignorato la “Mappatura 8” di farsi passare dal Dovi che però difende Jorge per averlo tirato facendogli … la strada, non da tappo. Domanda: il box dà “indicazioni” o dà “ordini”? Comunque, anche a posizioni invertite, stesso risultato. A Jorge manca il fair-play. E a Ducati manca la … “regia”. E a Domenicali (e agli sponsor della Rossa) manca il dono di fare buon viso a cattiva sorte. Musi lunghi…

RINS: voto 8+ corsa coi fiocchi e risultato finale di gran peso, ai piedi del podio ma davanti a Rossi in volata e al compagno della Suzuki (voto 8+) Iannone (voto 8-). Tanta roba, per adesso.

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