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Moto Guzzi California 1400 Touring – Il test di Motoblog

Nella splendida cornice di Cannes, Moto Guzzi ha presentato il suo nuovo modello di punta creato per rilanciare il marchio partendo dal passato e riproponendo, in chiave lussuosa e moderna, un modello che ha scritto le pagine della storia del motociclismo: la California!


Cannes, Costa Azzurra – Moto Guzzi non poteva scegliere posto migliore per presentare la sua nuova punta di diamante. In questo articolo, noterete sicuramente l’utilizzo molto diffuso di parole che riguardano il lusso proprio perché, sia la casa di Mandello del Lario che i luoghi che hanno ospitato la presentazione della nuova California 1400 Touring, ci hanno trasmesso la sontuosità e la magnificenza di questa nuova moto tutta italiana.

Dopo tanti rumors e foto spia, arriva finalmente al Salone di Milano EICMA 2012 il modello figlio di una moto che ha fatto la storia del motociclismo mondiale. Apprezzata per le sue linee e le sue doti, la Moto Guzzi V7 diventa subito un punto di riferimento dopo essere stata scelta nel 1970 come moto ufficiale dell’LAPD (Los Angels Police Department). Visto il successo raggiunto proprio nella West Coast, in Italia decidono di chiamare questo nuovo modello California, un nome destinato a rimanere impresso nel cuore degli appassionati.

Siamo così arrivati ai giorni nostri, dove la nuova California 1400 ha riscosso nuovamente un notevole successo prima sulla rete e poi nella sua prima apparizione all’EICMA 2012. Presentata in due versioni, Touring e Custom, la nuova California si prepara a tornare in vetta con un nuovo motore, un nuovo telaio e nuove tecnologie, mantenendo sempre lo stile lussuoso e imponente che l’ha caratterizzata fin dal primo esemplare.

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Design ed Estetica

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Senza dubbio, il punto forte di questa maestosa motocicletta è la sua linea e il suo stile. Richiamando le forme e i particolari del vecchio modello, sopratutto i tratti distintivi della V 850 California, il M.Y. 2013 guarda al presente e colpisce con i suoi dettagli moderni che si fondono perfettamente con le linee classiche d’un tempo.

La fila di luci a LED che creano gli stop posteriori segue le linee tonde del grande parafango mentre, nella parte anteriore, un potente e grande faro dal design inedito (nato dopo una lunga diatriba tra i designers) e dotato di tecnologia LED DRL, si abbina perfettamente con i classici “cannocchiali” neri che rivestono la forcella da 46mm.

Il grande serbatoio da 21 lt, si unisce al nuovo quadrante circolare da 150 mm che racchiude in se il contagiri analogico e un grande display LCD che, oltre a fungere da tachimetro, mostra tutte le informazioni che servono per affrontare un lungo viaggio in tutta tranquillità.

Sempre nella parte anteriore, il parabrezza si unisce in un tutt’uno con il proiettore anteriore e i due fendinebbia posti ai lati delle forcelle. Caratteristica principale del design di questa nuova California è indubbiamente il grosso bicilindrico a V di 90°, che sbuca fuori dal telaio mostrando le teste cromate con il logo Moto Guzzi.

La grande e comoda sella termina con un ampio maniglione cromato, sotto al quale troviamo le grandi valigie da 35 lt poste sulle fiancate della moto. La parte inferiore è dominata dai lunghi scarichi in acciaio lucidato che, risalendo verso il motore, incontrano le grandi pedane che, nel lato sinistro, ospitano la doppia leva del cambio, e nel lato destro lasciano spazio al pedale del freno posteriore.

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La Tecnica

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Nonostante il forte richiamo delle antenate, la nuova California 1400 è dotata di numerose soluzioni innovative che la rendono una moto altamente tecnologica e assolutamente al passo coi tempi. Ed è proprio il grosso propulsore da 1380cc a mostrare le prime innovazioni: i vecchi modelli erano contraddistinti da una caratteristica oscillazione dell’intero blocco motore quando si lasciava la moto al minimo.

Gli ingegneri Moto Guzzi hanno voluto riprodurre questa caratteristica classica anche su questo nuovo modello, senza però compromettere il comfort durante la marcia. Per permettere ciò, il bicilindrico è stato collegato al telaio attraverso un esclusivo sistema di supporti elasto-cinematici composti da una biella frontale, due biellette laterali e una serie di tamponi di gomma che lasciano oscillare il motore filtrando tutte le vibrazioni impedendo che queste si trasmettano alla moto e nei suoi punti di contatto con pilota e al passeggero.

Questa soluzione, abbinata al robusto telaio tubolare in acciaio, al baricentro basso e al lungo interasse da 1685mm, rende la moto stabile e precisa in qualsiasi condizione, trasmettendo così una sensazione di guida unica e mai provata prima. Per governare questo imponente mezzo, basta aggrapparsi al grande manubrio a corna di bue dove troviamo i pulsanti necessari a gestire al meglio la moto.

Moto Guzzi ha voluto investire tanto su questo nuovo mezzo, così ha dotato la nuova California 1400 di un’elettronica inedita per la casa di Mandello del Lario e che la mette al pari con le concorrenti del mercato d’oltre Oceano. Per la prima volta, una custom è dotata di controllo di trazione MGCT, settabile su tre livelli d’intervento per garantire sempre il massimo della sicurezza e del piacere di guida. Altra inedita dotazione è il Cruise Control, attraverso il quale si può godere appieno delle grandi doti Touring di questa moto.

Tre le diverse modalità selezionabili tramite il pulsante d’accensione: Turismo, Veloce e Pioggia. La centralina agisce egregiamente sulla potenza erogata dal bicilindrico dotato di due grossi pistoni da 104mm. Sono 96 i cavalli scaricati sull’asfalto dal grosso V2 di 90° e ben 120 Nm di coppia erogati a 2750 rpm. Nella parte inferiore del motore troviamo un grande radiatore dell’olio dotato di elettroventola termostatizzata, mentre sotto la sella è stata situata una nuova cassa filtro.

Con queste nuove soluzioni tecniche il motore della California, alimentato da un singolo corpo farfallato da 52mm, esprime consumi inferiori del 15-20% secondo le condizioni d’uso, rispetto al motore “Quattrovalvole” da 1200 cc. La trasmissione primaria vanta un cambio a sei rapporti abbinato ad una nuova frizione monodisco a secco con parastrappi integrato e carico di azionamento ridotto. La trasmissione finale è invece a cardano, in grado di trasmettere con grande fluidità l’esagerata coppia del propulsore 1380cc e di mantenere pulito il design della moto.

La parte ciclistica vanta all’anteriore una forcella da 46mm e con un’estensione di ben 120mm, mentre al posteriore troviamo una coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico. Sempre sulla ruota posteriore troviamo un disco da 282mm e una pinza flottante Brembo a due pistoncini paralleli, mentre la parte anteriore è frenata da un doppio disco flottante da 320mm morso da due pinze radiali Brembo a quattro pistoncini contrapposti.

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La Guida

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A vederla così maestosa ed imponente, questa Regina Italiana della strada può spaventare per la sua mole (337 kg) e si può subito pensare che guidarla sarà tutt’altro che facile. Una volta saliti in sella però, comincia a cambiare qualcosa: la seduta è molto comoda e il baricentro basso permette di gestire bene la moto da ferma e di prepararsi alla guida. Il grande manubrio risulta leggero e l’angolo di sterzo di 32° non è poi così sacrificato.

Una volta premuto il pulsante d’accensione, l’enorme bicilindrico prende vita sotto di noi e comincia ad oscillare, movimento caratteristico che gli appassionati apprezzeranno moltissimo. Sgasando, le vibrazioni spariscono, ma la forza cinematica sviluppata dal motore inclina la moto verso destra ad ogni colpo di gas, costringendo il pilota ad contrastare la forza per tenere dritta la moto.

Lasciata la frizione, si parte facilmente e si prende subito confidenza con il mezzo, che in modalità Turismo eroga dolcemente la potenza grazie ad una manopola del gas molto modulabile. Una delle sensazioni più apprezzate, è sicuramente la cambiata: morbida ma decisa, ogni marcia s’inserisce col tallone agendo sulla doppia leva posizionata sulla pedana sinistra. Volendo si può cambiare in maniera classica (tutto con la punta) ma si perderebbe il carattere custom di questo lussuoso mezzo.

Dopo aver superato i semafori dello splendido lungomare di Cannes, troviamo davanti a noi le prime curve che caratterizzano la Costa Azzurra. Ed è qui che si apprezzano le grandi doti dinamiche di questa moto. Gli ingegneri hanno lavorato davvero egregiamente sulla progettazione e costruzione di questo telaio che, abbinato a delle ottime sospensioni, rende la moto davvero agile e veloce a scendere in piega.

Peccato che però le pedane, posizionate troppo in basso e protette da un supporto in gomma, toccano subito l’asfalto e fanno svanire subito ogni nostra speranza di godere appieno di quelle stupende curve. Certo, non è una moto da guidare con tuta e saponette, ma la straordinaria agilità di cui è dotata questa California 1400 risulta essere alla fine un po’ sprecata a causa di una struttura così bassa.

Pieghe a parte, in sella a questa moto non possiamo che apprezzare le sue stupende doti Touring e ammirare il paesaggio mozzafiato che ci circonda, usufruendo magari del Cruise Control registrato a bassa velocità. La frenata è potente ma allo stesso tempo molto fluida, e l’ABS entra in funzione solo se strettamente necessario.

Se vogliamo sentire i 120 Nm di coppia scaricati sull’asfalto, basta dare tanto gas e lasciarsi trascinare dalla generosa potenza di questo gran motore. Parlando appunto della potenza, come abbiamo anticipato, questa è gestibile attraverso tre diverse modalità: Turismo, Veloce e Pioggia.

Modalità Turismo: la modalità adatta a qualsiasi condizione di guida, che garantisce un’erogazione molto fluida agendo direttamente sulla farfalla dell’alimentazione. Sia in accelerazione che in decelerazione, non siamo soggetti ad elevate forze G, il che rende il nostro viaggio piacevole e davvero confortevole.

Modalità Veloce: il carattere della moto cambia e l’erogazione si fa più cattiva e adatta ad una guida più sportiva. Il freno motore adesso si fa sentire di più e la cambiata è più rapida e decisa. Non dimentichiamoci però che siamo sempre in sella ad una custom che, nonostante la sua sorprendente agilità, è limitata strutturalmente per la guida sportiva.

Modalità Pioggia: senza dubbio da impostare immediatamente se il sole ci volta le spalle e ci troviamo in condizioni di asfalto bagnato. L’erogazione diventa morbidissima e la potenza si riduce scongiurando errori dovuti a violente accelerate.

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Pregi & Difetti

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Piace

Design
Dotazioni
Motore
Storia

Non Piace

Pedane troppo basse
Visibilità dagli specchietti limitata
Sella posta un po’ troppo indietro

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Scheda Tecnica

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MOTORE
Tipo: bicilindrico a V di 90°, 4 tempi, 4 valvole, doppia accensione
Raffreddamento: ad aria e olio con pompa di raffreddamento indipendente. Radiatore dell’olio con ventola termostatizzata.
Cilindrata: 1380 cc
Alesaggio e corsa: 104 x 81,2 mm
Rapporto di compressione: 10,5 : 1
Potenza massima: 71 kW (96 CV) a 6500 min-1
Coppia massima: 120 Nm (12,3 kgm) 2750 min-1
Alimentazione / Accensione: iniezione elettronica Multipoint, sequenziale, fasata Magneti Marelli IAW7SM; corpo farfallato “ride by wire” Ø 52 mm, iniettori IWP 243 Magneti Marelli, doppia sonda Lambda, gestione integrata di 3 mappe motore, controllo di trazione, cruise control
Avviamento: Elettrico
Candele: NGK LMAR8F, 2 per cilindro
Impianto di scarico: in acciaio inox, del tipo 2 in 2 catalizzato a 3 vie con doppia sonda Lambda
Omologazione: Euro 3

TRASMISSIONE
Cambio: 6 marce con ultimo rapporto di overdrive
Trasmissione primaria: a denti elicoidali (rapporto 26/35 = 1: 1.346)
Trasmissione finale: doppio giunto di cardano e coppia conica fissa (rapporto 10/36 = 1 : 3,6)
Frizione: monodisco con parastrappi integrato 

CICLISTICA
Telaio: tubolare in acciaio, a doppia culla chiusa, con sistema di fissaggio del motore elastocinematico per l’isolamento delle vibrazioni.
Interasse: 1685mm
Avancorsa: 155 mm
Inclinazione cannotto di sterzo: 32°
Angolo di sterzo: 38°
Sospensione anteriore: forcella tradizionale, Ø 46 mm, con piedino per pinza freni attacco radiale e cannocchiali sugli steli
Escursione ruota anteriore: 120 mm
Sospensione posteriore: forcellone con doppio ammortizzatore regolabile nel precarico molla
Freno anteriore: doppio disco flottante in acciaio inox, Ø 320 mm, pinze radiali Brembo a 4 pistoncini contrapposti
Freno posteriore: disco fisso in acciaio inox, Ø 282 mm, pinza flottante Brembo a 2 pistoncini paralleli
Ruote: in lega d’alluminio
Cerchio anteriore: 3,50” x 18”
Cerchio posteriore: 6,00” x 16”
Pneumatico anteriore: 130/70 R 18”
Pneumatico posteriore: 200/60 R 16”

DIMENSIONI
Lunghezza: 2445 mm
Larghezza: 1030mm (850mm)
Altezza: 1460 mm (1181 mm)
Altezza sella: 740 mm (720 mm opt.)
Altezza minima da terra: 165 mm
Peso in ordine di marcia: 337 Kg (completamente equipaggiata)
Peso a secco: 322 Kg (300kg)
Capacità serbatoio carburante: 20,5 litri
Di cui di riserva: 5 litri

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Colori & Dotazioni

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La nuova California, è disponibile in due versioni: Touring (che abbiamo testato) e Custom. La prima viene proposta full optional al prezzo di 19.300 € ed è già disponibile presso i concessionari. La seconda, della quale non si conosce ancora il prezzo, arriverà a fine gennaio 2013 nei concessionari del Gruppo Piaggio.

Per la Touring, Moto Guzzi ha creato due diverse colorazioni: Bianco Eldorado e Nero Ambassador.

Lunga la lista degli accessori disponibili per questa nuova California 1400, a partire dal grande bauletto da ben 50 lt, alle manopole con fregi cromati e porta targa abbinato.

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Location: Cannes, Costa Azzurra, Francia
Tester: Emanuele Macaluso

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