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Crisi SBK, poche idee e confuse

Le Case rifiutano la “rivoluzione” Sbk di Ezpeleta

Dopo averla testardamente negata fino all’ultimo, adesso tutti, anche i media supini, scoprono che la Sbk è malata, è in crisi, anzi in coma. Non torniamo qui sulle nostre analisi e sulle proposte fatte in tempi non sospetti e sempre inascoltate dai padroni del “vapore”. Oggi, oltre la metà di un mondiale 2017 monocolore dominato dal binomio Rea-Kawasaki, di fronte a un campionato in caduta libera e dal futuro nebuloso, non si può non prendere atto che in campo ci sono poche idee e confuse.

Peggio. C’è un vero e proprio casino in un bailamme di posizioni dove ogni soggetto di questo teatrino con molte luci fulminate recita male la propria parte o, peggio, fa il gioco delle tre carte, brancolando nel buio, cercando a destra e a manca capri espiatori. Il recente “storico” annuncio di Ezpeleta boss della Dorna proprietaria del motociclismo che conta (Motomondiale-MotoGp, Mondiale Sbk, Cev) di rivoluzionare sin dal 2018 la Sbk imponendo i motori tipo Stock non ha trovato il consenso della Case che in modo più o meno palese hanno risposto picche lasciano Don Carmelo con il cerino in mano. Anche perché, fino a prova contraria, sono le Case a produrre moto da competizione (e non) e senza le moto non si corre.

A pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Perché Ezpeleta strofina la lampada di Aladino lasciando la gestione di questa patata bollente (e bacata) a un manager ex pilota Gregorio Lavilla che ha il maggior merito nel tenere in tasca un passaporto spagnolo?

Un dato è certo: pochi anni addietro la Sbk era cresciuta sotto ogni profilo tecnico-agonistico-mediatico (il collegamento con le super sportive e il mercato incide ma non è l’unica variabile in gioco) fino a entrare in “competizione” con la MotoGP gallina dalle uova d’oro mentre oggi, dopo una malattia che nessuno aveva diagnosticato, è in mezzo al guado con l’acqua alla gola, non certo in grado di competere con la classe regina del Motomondiale.

Consolarsi dietro al fatto che i conti economici Sbk sono oggi per Dorna in attivo è come illudersi dell’ultimo forte respiro del moribondo. Crisi è e, senza svolta urgente, la Sbk entra in un vicolo cieco.

Verrebbe da dire, ben vi sta! Questo è il frutto (bacato) di una gestione affidato a gente che vanta soprattutto la qualità di essere “yes man”, legati a doppio filo alla filiera di clan dove vige solo una regola: “o con me o contro di me!”, “O così o fuori da qui!”. Tutta brava gente, intendiamoci, gente che tiene famiglia e che a forza di genuflettersi è riuscita a entrare nel giro che conta, mettendosi in fila per un tozzo di pane. E la “grande” Sbk delle grandi corse, degli avvincenti campionati, degli straordinari piloti, degli spalti pieni e degli ascolti record? Acqua passata. Don Carmelo ha altro cui pensare. Il Clan tace e acconsente godendosi le ferie.

Confermiamo quanto già scritto su Motoblog: “La nuova Sbk – perché comunque ci sarà una nuova Sbk – manterrà il titolo di campionato del Mondo ma sarà un campionato di serie B, o, se più aggrada, il fratello “venuto male”, da non presentare agli ospiti. Che poi così sarà il vero campionato per “veri” appassionati” è tutto da dimostrare: alle storielle dei puri e duri non abbiamo mai creduto perché la storia è piena di questi tentativi tramutatisi in fallimento. Si sceglie la strada più semplice ridimensionando il Wsbk e collocandolo nel mezzanino. La strada vera è invece quella di una forte sinergia MotoGP-Sbk (come più volte abbiamo spiegato in dettaglio), pur salvaguardandone identità e autonomia specifiche. Ma mamma Dorna non vuole nessuna commistione che possa adombrare e tanto meno intaccare la classe regina e fa di tutto per tenere “isolata” nel proprio grembo la dorata MotoGP. E’ una questione di business? E’ solo una questione di business. Per cui la Sbk si appresta a cambiar pelle facendo contenti chi si trova in compagnia dei soliti 4 gatti, in tribuna e chi continua a godere dei piaceri delle (sempre meno) luccicanti hospitality. Chiedete a qualcuno se sa chi sono i primi tre in testa al campionato Stk. Così sarà presto la Sbk: una questione fra intimi”. Già.

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