Home Moto3, Canet beffa Mir. Bulega in prima fila. Exploit di Arbolino in terza fila con Fenati

Moto3, Canet beffa Mir. Bulega in prima fila. Exploit di Arbolino in terza fila con Fenati

Italiani attesi protagonisti al giro di boa del mondiale

Anche in queste qualifiche ventose e spruzzate d’acqua con l’arrembante Aron Canet (1’26.688) che sul finire coglie l’attimo (pista asciutta) e con un giro alla Giotto toglie al sempre ottimo Joan Mir (1’26.933) la pole vale per gli italiani la logica del va bene ma potrebbe andare meglio.

Va bene, anzi molto bene, perché grazie al martellante e concretissimo Nicolò Bulega (1’26.981), fin qui apparso davvero in gran spolvero, il tricolore conquista la prima fila, pur se nel terzo spiazzo, di lato ai primi due spagnoli.

Va benino quasi benone, perché grazie al rookie Tony Arbolino (mai così avanti fin qui in una qualifica iridata) con il bel 1’27.228 e al “veterano” Romano Fenati (1’27.254 quindi a mezzo secondo di gap dalla pole) oggi in fase di studio, i nostri conquistano la terza fila pur dovendo lasciare al tostissimo Marcos Ramirez (1’27.186) – su Ktm come Bulega – la quarta casella.

Va benino ma non benissimo perché un Enea Bastiani quest’anno a corrente alternata è nella top ten (9° tempo 1’27.307) quando nel 2016 centrò una stupenda pole position. Va meno bene, anzi male perché gli altri giovani leoni italiani navigano nelle retrovie: 13° Bezzecchi (+0.948), comunque primo pilota Mahindra in clima “smobilitazione” per l’annunciato addio alle corse, 22° Pagliani (+1.094), 23° Migno (+1.136), 24° Dalla Porta (+1.211), 25° Di Giannantonio (+1.256).

Per alcuni una consuetudine non esaltante, per altri – come Di Giannantonio – una brutta novità. Che succede? Niente di strano. Qualche sparigliamento è dovuto a queste gocce d’acqua che vanno e vengono e soprattutto al gioco delle scie con relative spade di Damocle per le punizioni sempre possibili.

Bene così. La corsa è domani. Tutto può accadere in questa Moto3 che non finisce di stupire, privata di un grande protagonista come Martin, out dopo la terribile caduta in prova. E se piove? Show più show. Il motociclismo è anche questo. Rischi aggiuntivi e chi vince ha sempre ragione. Tocca agli italiani – specie a Fenati, Bastianini, Bulega, Migno, Di Giannantonio – dimostrare di non essere più secondi a nessuno. In questo toboga e in queste condizioni la moto conta poco. Serve gran manico.E un pizzico di fortuna.

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