Home MotoGP, Ezpeleta: “Moto elettriche? Ci stiamo lavorando”

MotoGP, Ezpeleta: “Moto elettriche? Ci stiamo lavorando”

Il boss di Dorna ha ammesso che è in cantiere un progetto che riguarda le moto elettriche. Sul dopo-Rossi, apre le porte a Valentino: “Se vorrà fare un team in MotoGP, noi lo aiuteremo. Lui è speciale”

Nelle Road Races sono già arrivate da qualche anno, e per il Mondiale Prototipi è questione di tempo. Parliamo delle moto elettriche, le due ruote a emissioni zero che stanno attirando l’attenzione di sempre più costruttori: a svelare l’imminente arrivo delle E-Bike anche nei Gran Premi di Velocità è nientemeno che Carmelo Ezpeleta, gran capo del Motomondiale e boss di Dorna, la società spagnola che ne cura l’organizzazione.

In un’intervista ad AS il manager iberico ha infatti annunciato che l’idea di un trofeo dedicato alle moto ecologiche è già in cantiere: nei prossimi mesi si prevedono interessanti evoluzioni che dovrebbero portare, nel 2019, alla creazione di alcune gare di supporto ai GP “tradizionali”.

“Siamo pronti a fare qualcosa che riguardi le elettriche. Non sarà un Campionato del Mondo ma un monomarca, gare di supporto ai Gran Premi classici. Potremmo farlo anche ora in realtà, ma quello che vogliamo noi è che siano gare veramente ecologiche: vogliamo che le moto funzionino davvero con energia pulita, e non che le batterie vengano ricaricate con sistemi che, alla fine, inquinano il triplo. Per il 2019 potremmo avere 5 gare di supporto dedicate alle moto elettriche: vogliamo concludere un accordo con una compagnia che installi stazioni fotovoltaiche in ogni circuito, in modo da sfruttare l’energia solare per la ricarica. Puntiamo a questo!”

In seguito il boss di Dorna si è un po’ “sbottonato”, aggiungendo altri dettagli in merito alla formula che ha in mente per questo trofeo ecologico che a breve potrebbe fare da pendant ad alcuni appuntamenti del Motomondiale:

“Abbiamo un’idea divertente, che è dare le moto in gestione ai team privati della MotoGP. Abbiamo 14 moto clienti e vogliamo che siano gare da 18 piloti, quindi 14 piloti di MotoGP e i quattro migliori della Moto2, se vogliono. E’ ancora presto per parlare di prestazioni, ma sicuramente le moto potrebbero fare almeno 10 giri e raggiungere i 200 km/h. Nei prossimi mesi disporremo di un programma più sviluppato e preciso, per ora ci sono due Costruttori interessati”

Nella stessa intervista Ezpeleta ha anche affrontato la questione della “salute” economica della MotoGP. Ci sono stati anni bui, è vero, ma ora sembra che il Motomondiale stia iniziando ad uscire dalla crisi: era da molto che non si vedevano ben 6 case ufficiali impegnate con i rispettivi team, più altrettante formazioni private per un totale di 23 piloti.

“Sono 5 le squadre che ricevono aiuti economici, le moto dei team privati sono pagate da noi. Il noleggio della moto è stato limitato a 2.2 milioni, e l’IRTA (l’associazione dei Team, n.d.r.) paga 2 milioni di euro a pilota più altri 800.000 per la partecipazione. In tutto, una squadra privata incassa 5.6 milioni di euro, e il loro bilancio è di 7 milioni. L’anno scorso le moto satelliti hanno vinto 3 gran premi: arriverà presto anche una 24esima moto, e sarà per Cecchinello”

E se quando Rossi smetterà deciderà di lanciare il suo team -che già milita in Moto3 e Moto2- anche in MotoGP? Per Valentino, un posto lo si trova.

“Quando Rossi deciderà di avere una moto, ne parleremo, perché lui è speciale. Lui ha già un team nelle altre due classi, e se ne vuole uno anche in MotoGP le altre squadre gli faranno spazio. Nessuno si opporrà”

L’ultimo tema affrontato dal boss della MotoGP è stato quello della sicurezza, argomento sempre caldo che purtroppo l’anno scorso è salito alla ribalta soprattutto nella tragica circostanza della morte di Luis Salom sul circuito catalano del Montmelò.

Inoltre, dopo aver bocciato l’idea di reinserire in calendario il tracciato belga di Spa-Francorchamps, ha rilasciato qualche anticipazione riguardo ad alcune possibili new entry dei prossimi anni.

“Negli ultimi due anni sono stati investiti 40 milioni di euro in materia di sicurezza, nei 18 circuiti del Motomondiale. La sicurezza assoluta non esiste e non sono mai tranquillo del tutto, ma lavoriamo continuamente per migliorarci in questo campo”

“C’è la possibilità che arrivino nuove piste, Kazakistan, Finlandia, Thailandia, Indonesia e forse Brasile. Si potrebbero avere 20 gare nel 2018, ma è meglio non dirlo perché porta sfortuna”

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