Home Mondiale SBK 2017, nuovi regolamenti: il gioco dei “bussolotti”

Mondiale SBK 2017, nuovi regolamenti: il gioco dei “bussolotti”

Dopo l’ufficializzazione dei nuovi regolamenti Superbike 2017 è esplosa la polemica, giustamente!

Regole Mondiale SBK 2017 – Quando si è toccato il fondo non è vero che quello è il punto più basso perché, scavando, si può ancora scendere. Non è quel che sta succedendo nel Mondiale Superbike con la “trovata” dei nuovi regolamenti? Abbiamo già spiegato per filo e per segno cos’è sta roba e non si può rimanere, se non allibiti, quanto meno perplessi.

La crisi della SBK – perché di crisi si tratta – la si deve affrontare analizzandone le cause alla radice e facendo scelte innovative profonde definendo l’identità del mondiale delle derivate di serie. In passato, abbiamo ripetutamente qui indicato alcune strade da prendere (c’è un divario tecnico fra le moto e anche fra i piloti ecc.), quanto meno per avviare un confronto di merito. Nulla. Si cercano invece i palliativi, con i nuovi regolamenti che, oltre a rasentare il ridicolo, rischiano di diventare la classica toppa peggiore del buco. Dorna ne ha di fantasia, ma qui siamo alla fuffa!

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L’obiettivo è quello di ridar “pepe” alle corse SBK con il … “belletto”, come se bastasse un po’ di trucco agli occhi e di rossetto sulle labbra per riportare fisicamente una novantenne agli albori dei suoi vent’anni. In poche parole la Sbk 2017 entra in una specie di gioco dei bussolotti mischiando la griglia di partenza di Gara 2, diversa da Gara 1 dove resta formata dai tempi della Superpole mentre la domenica si parte sulla base dell’ordine d’arrivo della corsa del sabato. Così chi vince la gara del sabato partirà in Gara 2 dalla terza casella, ultimo della terza fila mentre il secondo e il terzo classificati (di Gara1) si schiereranno per Gara 2 nella ottava e nella settima casella.

Chi fa quarto in Gara 1 parte primo della prima fila (in pole!) e a scalare gli altri due in prima fila il quinto e il sesto classificati sabato. Ci viene il mal di testa dal… ridere. Per non piangere. Insomma, chi vince sabato ha la … punizione di partire dietro nella gara della domenica. Ciò, secondo le intenzioni della Dorna, per movimentare la corsa in … tv. Se ne sentiva il bisogno di altre macchinosità e di altri bluff!

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Come se un Rea che vince il sabato non sapesse in due-tre giri recuperare con la sua Kawasaki il gap impostogli e agganciare i primi alla testa della corsa. Con questa logica si arriva a far compiere al campione del Mondo (o al pilota che fa la Superpole) un primo giro in scooter o, perché no, a piedi. Torneremo presto ad approfondire la “trovata” sperando che nel frattempo anche i piloti (e i Team) dicano la loro.

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