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BMW R1200GS Story: bye bye motore ad aria

Un video della più esclusiva e ricercata tra le versioni della BMW R1200GS ad aria che tra pochi mesi sarà definitivamente sostituita dall’arrivo presso i concessionari della nuovissima e più potente versione raffreddata ad acqua. Un modello, quello del trentesimo anniversario, che già inizia a salire nelle quotazioni così come nell’apprezzamento degli appassionati. La GS è giunta probabilmente al livello massimo della sua evoluzione con il classico motore raffreddato ad aria/olio, e sia dal punto di vista della efficienza che delle normative anti inquinamento il passaggio alla versione ad acqua era ormai inevitabile.

Rivoluzionato il blocco cilindri che vede anche i condotti di aspirazione e scarico completamente verticali con il corpo farfallato sopra il cilindro e il collettore di scarico subito sotto, spariscono così i condotti orizzontali e con loro anche quella strada struttura di distribuzione che prevedeva che ciascuno dei due cams posti nella testa avesse un lobo di aspirazione e uno di scarico.

Anche in questo il nuovo motore avrà una architettura di distribuzione più classica con le due cams che serviranno una le valvole di aspirazione e l’altra le sole valvole di scarico. le novità tecniche non si fermano quì e regalano un motore più avanzato tecnicamente che surclassa il precedente sia nella coppia che nella potenza massima. Nel nostro video cerchiamo di mettere in luce tutte quelle qualità che hanno costruito in questi anni il mito della GS, e la sua capacità di conquistare gli animi degli appassionati con quella sua guida facile, sincera e divertente associata ad una dinamica capace di adattarsi a qualsiasi tipo di terreno.


BMW R1200 GS - Story
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Storia del modello

BMW R1200 GS - Story

La presentazione ufficiale avvenne nel 1980, allo stand BMW Motorrad del “Salone internazionale delle biciclette e motociclette” di Colonia, il team BMW, sorridente, si mise in posa davanti all’ultimo modello. Il mercato in quel periodo preferiva moto specialistiche, BMW Motorrad invece intraprese una nuova strada. G/S non significava “Geländesport” in tedesco, dunque sport fuoristrada, ma “Gelände/Straße”, cioè “sterrato/strada” ad identificare l’ampio range di utilizzo di questo nuovo prodotto.

Ma 32 anni fa la motocicletta per un uso universale sembrava essere un concetto destinato a tramontare, BMW Motorrad iniziò un percorso assolutamente controtendenza, la storia le ha dato ragione. La R 80 G/S rappresentava un nuovo segmento motociclistico che avrebbe portato una svolta radicale dell’orientamento del mercato. Infatti dopo 1980 BMW spiazzò completamente la concorrenza. Ricordiamo infatti che il mondo motociclistico in quel momento era a totale appannaggio delle monocilindriche 4T giaponesi, è rimasto basito con la presentazione della R80G/S, così come perplessi rimasero anche i motociclisti dell’epoca.

La R 80 G/S entrava in particolare segmento di mercato tentando, da subito, di cambiarne le regole: una bicilindrica di grossa cilindrata che entrava nel territorio dei mono da 500cc, come le Yamaha XT500, le Honda XL500 e le Suzuki DR400. La G/S, da allora, non ha smesso di macinare chilometri in ogni parte del mondo battendo praticamente ogni terreno possibile, dalle dune della Parigi-Dakar alla Baja California. Il coraggio e la lungimiranza di BMW è stato premiato con una storia di successo che dura da 32 anni.

BMW R1200 GS - Story
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DESIGN

BMW R1200 GS - Story

Sin dalla sua prima versione, il G/S era una Enduro “vera”, non una stradale di medio/grossa cilindrata traslata su sospensioni più lunghe. Già il nome G/S stava a rappresentare l’abbreviazione di Gelände Strasse, ovvero, Strada Sterrata, Enduro (o regolarità) in lingua tedesca e come tale era equipaggiata per affrontare le difficoltà di una specialità così dura e particolare. A conti fatti, la BMW R80G/S è stata probabilmente la capostipite di quella fortunata categoria che ha affrontato gli anni arrivando fino a noi con sempre maggiore successo ed estimatori.

Le sue linee, caratterizzate dal grande serbatoio, il becco anteriore e il telaio in tubi. hanno attraversato oltre 30 anni riuscendo ad evolversi ma senza mai perdere quell’immagine dura e votata all’efficenza, prettamente tedesca. Ancora oggi, se parcheggiassimo ogni modello di GS dal 1980 fino all’ultimo, riusciremmo a percepirne lo stesso pensiero progettuale che ne ha decretato la nascita e il successo e che l’ha accompagnata fino ai tempi odierni. R80G/S (1980), R100GS (1987), R1000GS (1990), R1100GS (1994), R1150GS (1999) ed R1200GS (2004) che chiude un
era: l’era del motore Boxer raffreddato ad aria.

BMW R1200 GS - Story
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TECNICA e COMPETIZIONI

BMW R1200 GS - Story

Il motore, un’unità boxer raffreddata ad aria di 800cc forte di 50cv derivata dalla R80/7 era, per l’epoca, una novità assoluta in quel campo d’impiego e anche il peso della moto, troppo vicino ai 200kg, fece storcere la bocca a molti nei giorni precedenti alla presentazione stampa on the road. Idealmente, la R80G/S era grande, grossa e impacciata ma nulla si rivelò più falso. La nuova R 80 G/S, al contrario, rivelò subito quelle carte vincenti che l’hanno accompagnata fino ad oggi: un grande equilibrio dinamico sia con il solo pilota in sella e sia a pieno carico, un’erogazione pastosa e presente sin dai bassi regimi e una grande efficacia su ogni terreno. Ciclisticamente stupì la scelta di BMW: dotare una moto del genere di un monobraccio posteriore perché si immaginava una minore rigidità torsionale a fronte di quella garantita dal classico forcellone a due braccia, ma anche qui i tecnici della casa tedesca vinsero la scommessa: il monobraccio, all’interno del quale ruotava l’albero della trasmissione finale, garantiva una resistenza superiore del 30% ed un risparmio di ben 7kg sulla bilancia.

Il 1984 vede la G/S conquistare la sua prima storica vittoria nella Parigi-Dakar, che venne festeggiata con un modello speciale: la R 80 G/S PD, caratterizzata da un serbatoio maggiorato, sella monoposto e gomme fortemente tassellate. Nel 1987 la BMW introduce la versione con cilindrata elevata a 1000cc, che elimina nella sigla da ora in avanti la “/” diventando solo GS e reca con se diverse novità oltre ad una potenza elevata a 60cv e la comparsa del primo Paralever (il sistema a snodo che elimina il sollevamento del posteriore in accellerazione e rappresenta un importante evoluzione ciclistica cambiando, di fatto ed in meglio, la guidabilità e la fruibilità della GS).

Nel 1989, la R1000GS viene affiancata dalla versione speciale PD, anch’essa dotata di serbatoio maggiorato e una carenatura decisamente più estesa e protetta da una serie di tubi in acciaio e griglie, mentre il motore riceveva un efficace parasassi. Il successo di quest’ultima evoluzione stilistica spinge BMW a riproporre, nel 1990, sia la 800 che la 1000 con la medesima nuova carenatura estesa ma con un serbatoio di normale litraggio.

BMW R1200 GS - Story
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Nel 1994 assistiamo al primo ricambio generazionale tra i propulsori e fa la sua comparsa sulla scena la R1100GS dotata del nuovissimo motore con 4valvole per cilindro, iniezione elettronica e 85cv (25 in più del precedente modello) che gli permettevano di sfiorare la ragguardevole velocità di punta di 200 km/h. All’anteriore compare per la prima volta il sistema Telelever che, accordato al Paralever posteriore, rende la GS assolutamente unica ed ugualmente efficace sia su asfalto che in fuoristrada.

Nel 1996 viene presentato un modello speciale destinato a salutare definitivamente il motore a due valvole: la G/S “Basic”, ovvero una GS “attuale” identica alla prima G/S ma con il Paralever anteriore, un successo assoluto che rende bene l’idea di quanto il GS sia, ormai, una moto amatissima. Nel 1999 la cilindrata sale ancora e compare un nuovo motore: il 1150cc, motore che cambia molto internamente ed esteriormente rimanendo a 85cv di potenza massima ma con una coppia apprezzabilmente irrobustita e una sesta marcia dedicata ai trasferimenti autostradali.

Il nuovo motore ed i nuovi particolari estetici, come il doppio faro anteriore asimmetrico, cambiano il volto della GS rinfrescandola decisamente. Nel 2002 compare la prima R1150GS “Adventure” destinata a fare ancor più breccia nel cuore dei viaggiatori a lungo raggio: sospensioni ad escursione notevolmente maggiorata, serbatoio da ben 35 litri e tre borse in alluminio destinate a sfidare il mondo che gli scorreva intorno.

E’ il 2004 quando BMW manda in pensione anche il propulsore di 1150cc in favore di una nuovissima unità di 1200cc, dotata di 95cv ma anche di una carenatura e un allestimento completamente nuovi, senza dimenticare però il family feeling. La GS perde molto metallo in favore della plastica e questo fa storcere la bocca agli affezionati di lunga data ma accontenta tutti gli altri: la moto è decisamente più leggera (30kg in meno sulla bilancia) e scattante, con un netto guadagno per quanto concerne alla dinamica. Perde però i cerchi a raggi di serie in favore dei più stradali cerchi in lega leggera, modifica che la rende più votata all’asfalto ora ma senza dimenticarsi le origini: con i cerchi a raggi (optional) e due gomme tassellate, il GS 1200 si arrampica come e meglio di prima.

Nel 2006 arriva anche la versione Adventure, attesa dagli appassionati più intraprendenti: nonostante l’altezza sella quasi proibitiva di ben 895mm, il superiore ingombro e un prezzo ben poco popolare, questa versione raggiunge comunque un successo assoluto. Nel 2008 il motore viene leggermente rinfrescato con una potenza che passa a 105cv, ma è nel campo ciclistico che si assiste alla innovazione maggiore: vengono introdotto il nuovo sistema di regolazione elettronica delle sospensioni denominato ESA-II, un evoluto sistema frenante “Integral ABS II” e un innovativo controllo di trazione ASC.

Nel 2010 il motore viene aggiornato per l’ultima volta grazie all’adozione delle nuove testate a doppio albero che avevano equipaggiato, in precedenza, la sportiva ed elitiaria versione HP2 Sport. La potenza sale a 110cv ma il carattere della moto cambia totalmente nella parte alta del contagiri, regalando al GS un cipiglio decisamente sportivo lì dove tanto piace allo smanettone stradale. Nuove e bellissime anche le nuove colorazioni Alpine White e Triple Black.

BMW R1200 GS - Story
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La novità del motore ad acqua

BMW R 1200 GS 2013

Il propulsore della nuova BMW R 1200 GS è stato sviluppato completamente ex novo per garantire il massimo livello di dinamicità nel segmento delle enduro stradali: i punti forti del boxer bicilindrico sono stati ulteriormente perfezionati per consentire un campo di applicazione ancora più ampio sia in termini di turismo che di guida fuoristrada. Come già specificato, la cilindrata di 1170 cm³ è rimasta invariata così come il rapporto tra alesaggio e corsa di 101 a 73 millimetri. La potenza nominale invece è salita a 92 kW (125 CV) a 7700 g/min, mentre la coppia massima di 125 Nm viene raggiunta a 6500 g/min.

Anche in vista delle future norme sulle emissioni acustiche e sui gas, il sistema di raffreddamento aria/liquido è stato rivisto con l’introduzione di una miscela glicolo/acqua al posto dell’olio, una scelta che aumenta la capacità di assorbimento di calore del liquido di raffreddamento assicurando una dissipazione più efficiente del calore. L’acqua di raffreddamento circola lungo i componenti del motore soggetti a una sollecitazione termica particolarmente elevata, cioè le due testate cilindri e una parte dei cilindri stessi, con il calore viene dissipato da due radiatori integrati in modo quasi invisibile a destra e a sinistra nella sezione anteriore della moto.

Il motore continua a puntare sempre sul raffreddamento ad aria, così che le dimensioni del radiatore sono compatte ed è stata conservata la tipica forma del motore boxer, la cui larghezza rimane di 750 mm nonostante l’applicazione del raffreddamento ad acqua. Il nuovo sistema di raffreddamento risulta anche più bilanciato (35% raffreddamento a liquido, 65% raffreddamento ad aria) rispetto al modello uscente (22% raffreddamento ad olio, 78% ad aria).

BMW R 1200 GS 2013
BMW R 1200 GS 2013
BMW R 1200 GS 2013
BMW R 1200 GS 2013

A differenza dei motori boxer di tutte le serie precedenti, il motore della nuova BMW R 1200 GS è a flusso verticale, con il vantaggio è che i condotti di aspirazione possono venire progettati indipendentemente dal comando valvole e che ad entrambi i lati dei cilindri sono realizzabili delle lunghezze di aspirazione identiche. Inoltre, l’iniettore è stato collocato nel condotto di aspirazione così da spruzzare il carburante nel modo più diretto possibile ed assicurare una formazione ottimale della miscela. Il risultato sono un maggiore rendimento a livello di potenza e di coppia lungo l’intero arco di regime e una migliore efficienza del carburante. A differenza del sistema orizzontale del passato, il flusso verticale ha consentito di realizzare un condotto di aspirazione diritto, dall‟andamento ottimale, con una trasmissione a catena semplificata del movimento degli alberi a camme.

Grazie all’alta efficienza del propulsore, è stato possibile rinunciare alla configurazione radiale delle valvole finora applicata. Le quattro valvole formano tra di loro un angolo molto acuto, 8 gradi al lato di aspirazione e 10 gradi al lato di scarico, così da consentire la realizzazione di una forma della camera di combustione molto compatta, decisiva per ottenere dei processi di combustione ottimali. Il calcolo della nuova camera di combustione e il netto miglioramento dell‟andamento e della configurazione del condotto ha permesso di aumentare il rapporto di compressione rispetto al modello precedente da 12,0:1 a 12,5:1.

Per massimizzare il rendimento a livello di potenza e di coppia, sono stati definiti ex novo anche i diametri valvola che sono cresciuti di rispettivamente 1,0 millimetri e misurano 40 millimetri al lato di aspirazione e 34 millimetri al lato di scarico. Il diametro dello stelo è sempre di 5,5 millimetri. Delle molle valvole decisamente più corte tengono conto dell’aumento del regime. Analogamente al passato, il comando valvole avviene attraverso dei leggeri bilancieri, resistenti ai regimi elevati, il cui design è stato ripreso dal motore quattro cilindri ad alte prestazioni della BMW S 1000 RR. La registrazione del gioco valvole avviene attraverso pasticche calibrate. Con un valore che varia tra 0,10 e 0,17 millimetri al lato di aspirazione e tra 0,34 e 0,41 millimetri al lato di scarico, il gioco valvole è solo leggermente inferiore a quello del modello precedente.

BMW R 1200 GS 2013
BMW R 1200 GS 2013
BMW R 1200 GS 2013
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Per la prima volta nella storia di BMW Motorrad in un motore di base boxer il cambio e la frizione sono stati riuniti in un carter comune. I vantaggi risultano soprattutto dall‟alleggerimento di peso, grazie alla soppressione di numerosi collegamenti a vite e di elementi di tenuta, ma anche dal comportamento torsionale dell‟unità. Il nuovo cambio (2 alberi del cambio, 1 albero motore, 1 albero in uscita) è a sei rapporti ed è stato definito ex novo, offrendo costruzione ad ingombro e peso ridotto, un migliore innesto ed un passaggio ottimale tra le singole marce, con i singoli rapporti di demoltiplicazione che sono stati ricalcolati.

Inedita anche la frizione multidisco in bagno d’olio con otto dischi di attrito, che sostituisce l’attuale frizione monodisco a secco (ed è dotata per la prima volta di un meccanismo anti-saltellamento). I vantaggi di questa soluzione sono la minore coppia d’inerzia risultante dal diametro esterno di 147 millimetri – dunque nettamente inferiore ai 180 mm della R 1200 GS attuale – e dall’ architettura generalmente più compatta.

Il controllo delle due valvole a farfalla avviene attraverso un elettromotore nell’ambito di un sistema e-gas. La richiesta del pilota viene trasmessa direttamente dal sensore della manopola del gas alla gestione motore elettronica e tradotta in una posizione della valvola a farfalla che viene regolata elettronicamente senza alcun ritardo, in dipendenza della modalità di guida selezionata. La gestione motore riconosce eventuali differenze tra i due cilindri e le compensa attraverso un offset adattivo degli angoli delle farfalle, così che l’e-gas della nuova BMW R 1200 GS offre una migliore guidabilità e una rotondità di esercizio ottimizzata nel campo vicino al minimo.

BMW R 1200 GS 2013
BMW R 1200 GS 2013
BMW R 1200 GS 2013
BMW R 1200 GS 2013

La nuova R 1200 GS è la prima GS a mettere a disposizione la regolazione elettronica della velocità come optional, che permette di affrontare in modo più rilassato e confortevole i lunghi viaggi in autostrada. Il pilota attiva il sistema di cruise control premendo un pulsante all’estremità sinistra del manubrio, e la velocità di crociera preselezionata viene aumentata o diminuita premendo un tasto a bilanciere. La Regolazione della velocità viene disattivata al momento in cui vengono utilizzati il freno della ruota anteriore oppure posteriore, o la manopola del gas viene girata contro il senso normale di rotazione (dal minimo). Funziona anche nella discesa dalle montagne, a condizione che nella marcia inserita il freno motore sia sufficiente.

L’impianto di scarico della nuova R 1200 GS costruito interamente in acciaio inossidabile è configurato per assicurare delle caratteristiche prestazionali ottimali e funziona secondo il principio 2-in-1. Sia la forma che la lunghezza nonché il diametro dei due condotti del collettore e del silenziatore ad interferenza sono stati modificati: adesso il terminale è sul lato destro e sfrutta una struttura interna completamente ridisegnata che utilizza una combinazione tra silenziatore posteriore a riflessione e presilenziatore ad assorbimento.

Per una taratura ottimale in base alle richieste individuali del pilota e alle particolarità d’utilizzo, la nuova R 1200 GS offre come optional ex fabbrica la possibilità di selezionare tra cinque modalità di guida differenti che si basano su tre tarature dell’e-gas e caratteristiche del motore diverse. Questo sistema è collegato al Controllo automatico della stabilità ASC (Automatic Stability Control) nella particolare configurazione enduro. Quando è presente questo optional, BMW Motorrad ABS, ASC e la ciclistica semiattiva (qualora disponibile) vengono adattati alla modalità di guida selezionata tra le cinque disponibili: ‘Rain’, ‘Road’, ‘Dynamic’, ‘Enduro’ ed ‘Enduro Pro’.
BMW R 1200 GS 2013
BMW R 1200 GS 2013
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BMW R 1200 GS 2013
BMW R 1200 GS 2013
BMW R 1200 GS 2013
BMW R 1200 GS 2013
BMW R 1200 GS 2013
Tester: Lorenzo Baroni
Riprese Video e Foto: Mauro Crinella, Egon Rossi, Matteo Bielli
Video Editing: Giuseppe La Guardia, Emanuele Macaluso
Testi: Mario Savoca Corona, Lorenzo Baroni, Emanuele Macaluso
Abbigliamento: Giacca e pantaloni Alpinestars, Scarpe TCX, Casco Arai;
BMW R1200 GS - Story

BMW R 1200 GS 2013
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BMW R 1200 GS 2013
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BMW R 1200 GS 2013
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