Home Moto3 Sepang: pole di Binder, e sei! Il diluvio condiziona le qualifiche. Bagnaia in prima fila, tre italiani nella top ten

Moto3 Sepang: pole di Binder, e sei! Il diluvio condiziona le qualifiche. Bagnaia in prima fila, tre italiani nella top ten

Anche a Sepang acqua a catinelle. Sesta pole stagionale per il neo iridato Binder

Definire rocambolesche queste qualifiche della Moto3 sul bagnato di Sepang è poco perché il meteo continua a condizionare il week end malese obbligando per nubifragio all’esposizione della bandiera rossa con i piloti costretti al box per lungo tempo.

Alla fine poco cambia, comunque, in vetta con il “solito” Brad Binder, miglior tempo (2’26.268) – da sesto che era fino a pochi attimi dalla fine – grazie a un guizzo liscio liscio da anguilla proprio sotto la bandiera a scacchi che fredda tutti gli altri retrocedendoli di una posizione. Prova di forza, una finezza e sesta pole per il sudafricano della Ktm neo iridato.

Così l’indomito Navarro perde la pole virtuale e passa – quasi una beffa! – al secondo posto (2’26.361) e il sempre presente Francesco Bagnaia chiude la prima fila (+0.127) spodestando un ritrovato Lorenzo Dalla Porta, quarto tempo, in testa alla seconda fila con gap di 0.810 davanti a Rodrigo (+1.039) e a Antonelli (+ 1.087).

Terza fila con Bendsneider (+1.336), Martin (+1.374) e Quartararo (+1.393). Canet nella top ten (à1.656). Tre italiani nella top ten, dunque. E gli altri?

Assente, come noto, Enea Bastianini per i postumi della caduta di Phillip Island (sostituito nel Team Gresini da Ayumu Suzuki, settima fila). Dov’è Bulega, dov’è Migno, dov’è Locatelli? dov’è Di Giannantonio?

Sfiora la top ten Locatelli, 11° (2’27.987). Solo tredicesimo Bulega (2’28.069) e addirittura nei vagoncini di coda il suo compagno del VR46 Team Migno (2’30.747), 26esimo tempo. 19esimo Di Giannantonio (2’28.982) e in coda Petrarca (2’32.151) davanti a Valtulini 30° (2’32.346) e, buon ultimo, Fabio Spiranelli.

Condizioni più da motoscafo che da moto da corsa, come dimostrano i tempi molto alti, con 12 secondi di differenza fra qualifiche e FP3 quando ieri lo stesso poleman Binder girò in 2’14.690.

Qualifiche poco significative per la gara? Dipende dal meteo. Comunque in queste condizioni estremamente difficili i tempi sono questi e con questi tempi si parte.

Gli italiani – e non è la prima volta – si rendono protagonisti in …. chiaro-scuro: c’è chi sta in prima fila, chi nei primi dieci e chi naviga nelle retrovie. Con l’asciutto sarà una corsa avvincente perché molti dei “nostri” avranno modo e tempo per recuperare posizioni e tornare sui fuggitivi, lottando per il podio. Vedremo.

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