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Moto3, verso il GP d’Austria con i “giovani leoni” italiani sul piede di guerra

I piloti italiani della Moto3 pronti al GP d’Austria

Moto3 Austria 2016 – Con nove gare archiviate e con nove gare da effettuare la avvincente Moto3 si presenta fra tre settimane al GP d’Austria con un Campionato tutt’altro che chiuso. Il non facile tracciato dell’ex Zeltweg – appena testato da molti big della MotoGP – è nuovo per tutti e questo mette i piloti sullo stesso piano, rookie compresi. Brad Binder (159 punti) e Jorge Navarro (112) restano favoriti nella corsa al titolo ma gli italiani restano degni avversari, attesi protagonisti con Fenati (93 punti), Bagnaia (85), Bulega (75), Bastianini (65), Antonelli (63), Di Giannantonio (58), Locatelli (50), certamente non rassegnati, anzi sul piede di guerra, decisissimi a dare battaglia per conquistare vittorie e – perché no – anche il titolo.

Impossibile? No, anche se bisogna stare con i piedi per terra valutando la realtà e cercando di commettere meno errori. I nostri “giovani leoni” hanno fin qui ottenuto in totale tre vittorie ma distribuendole fra loro: una ciascuna Antonelli, Fenati, Bagnaia. Mentre tre vittorie sono andate a Binder – davvero straordinario nel quarto, quinto, sesto appuntamento stagionale – una vittoria a Navarro e addirittura due a Pawi, re del bagnato. Binder, pilota di esperienza in sella a una Ktm super, si è dimostrato fin ora il più vittorioso e anche il più costante, capace di ottimizzare anche situazioni di … difesa. Insomma, almeno sul piano teorico, la classica tattica per vincere un mondiale.

Gresini Racing Team Moto3 Test Brno

Per altro, la sfortuna degli altri ha dato una mano a Binder: il forfait di Navarro ad Assen causa l’incidente extra corse; alcuni “zero” dei nostri piloti dovuti a problemi tecnici e a cadute in prova e in gara; l’incostanza e la non consistenza di Pawi nella gare non bagnate, decimo in classifica con 54 punti praticamente frutto di due vittorie, questo e altro hanno consentito a Bindere di diventare lepre. Si potrebbe entrare nel merito più specifico delle varie situazioni ma la sostanza non cambia.

Possiamo aggiungere che il meteo ha condizionato non di poco alcuni risultati ma, si sa, quando piove piove per tutti. C’è però un dato da non sottovalutare: per ora il campionato è andato … “a fasi” – quanto meno rispetto ai risultati nudi e crudi – con Binder trionfatore della fase centrale nei tre GP di Jerez, Le Mans, Mugello; con gli italiani fortissimi all’inizio (vedi le vittorie di Antonelli in Qatar e di Fenati in Texas); poi con gli exploit successivi con la vittoria di Bagnaia nella penultima gara di Assen e con i due splendidi gradini del podio (secondo e terzo) dell’ultima corsa al Sachsenring del ritrovato Locatelli e del sempre più presente Bastianini. Qui, peccato peccato per lo “zero” di Antonelli causa caduta.

Romano Fenati FP1 Sachsenring Moto3

In effetti Binder è riuscito (per ora…) a fuggire perché è pilota tosto, perché ha una gran moto, perché ha già intascato tre vittorie ma anche perché i “nostri” si danno il … cambio, a rotazione, sui gradini del podio e anche nella jella. Ancora. La classifica di gara e di campionato denota in questa ultima fase uno stallo, se non proprio una difficoltà, dei piloti del VR46 Team, specie del più accreditato, Fenati, che si tiene il terzo posto coi denti ma perde terreno rispetto ai primi due e sente da dietro altri che s’avvicinano minacciosi.

Fenati è con Binder il pilota più esperto nella Moto3 2016 e, al pari di Binder, con la Ktm più evoluta. Romano alterna ottime performances a prestazioni da dimenticare, come quella di domenica scorsa al Sachsenring, zero punti,18° posto. Senza girarci attorno, l’asso ascolano ha subito fin qui, come una sberla, l’arrivo del rookie 16enne Bulega il quale – per fortuna anche di Romano e di altri – specie per la non conoscenza dei circuiti, commette pure qualche eccesso di zelo, cadendo, ma dimostra senza equivoci talento e volontà sopraffine che lo pongono ai vertici in ogni gara e anche … di più. Il quinto posto in classifica, impensabile all’inizio di stagione, sta oggi invece stretto all’arrembante Nicolò, sempre nel fazzoletto di chi si batte per la vittoria, fiducioso di sferrare presto la zampata che conduce sul gradino più alto del podio..

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Chiudiamo con un altro rookie, Fabio Di Giannantonio, partito con cautela ma in forte, fortissima ripresa, un altro – al pari di Nicolò – che ha bruciato le tappe, in grado di qualsiasi prodezza. Gli italiani nominati in questo articolo (più Migno) – diversi fra loro per esperienza e qualità – sono tutti in grado di battersi per vincere gare e non darsi per vinti in Campionato.

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