Home “La Clandestina”, la Bultaco ribelle di XTR

“La Clandestina”, la Bultaco ribelle di XTR

Una tranquilla Bultaco Mercurio è stata trasformata in una grintosa cafè racer dalle sapienti mani del preparatore madrileno XTR.

Ve la ricordate la Bultaco, casa spagnola divenuta famosa negli anni ’60 e ’70 per le sue moto da fuoristrada e per i suoi titoli iridati nelle classi minori del Motomondiale? Il marchio fondato da Francisco “Paco” Bultò -zio, tra l’altro, di Sete Gibernau– è ormai solo l’ombra di ciò che è stato ed ora si è lanciata nella produzione di moto elettriche ed E-bike.

Tuttavia, nonostante l’epilogo poco glorioso del brand spagnolo, il preparatore madrileno XTR ha voluto rendere omaggio alle Bultaco che furono, le ronzanti due tempi da gara che solcavano le piste del mondiale GP qualche decennio fa: è nata così la “Clandestina“, una monocilindrica due tempi declinata in puro stile cafè racer.

Per realizzarla si è partiti da una tutt’altro che sportiva Bultaco Mercurio 125 del 1962, anche se parlare di “base di partenza” è assolutamente eufemistico, visto che dell’originale ottavo di litro ispanica è rimasto ben poco: persino il telaio è stato pesantemente modificato per fare posto al monocilindrico 250 di una Bultaco Pursang, ulteriormente maggiorato fino a raggiungere la cubatura di 370cc. Il propulsore, oggetto di sensibili modifche tra cui uno scarico Supermario privo di silenziatore che si ispira a quello delle Bultaco TSS 250 da corsa, è alimentato da un carburatore Keihin da 39mm ed eroga una potenza vicina ai 50 cv.

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Per quanto riguarda la ciclistica, l’intero avantreno è stato donato da una Cagiva Mito 125, mentre il forcellone posteriore è preso in prestito da una Yamaha SR500. Gran parte della componentistica proviene da altre moto e solo il serbatoio è quello originale della Mercurio, modificato per ospitare il tappo di una Laverda 500.

La Clandestina ferma così l’ago della bilancia a meno di 100 kg, con un rapporto peso-potenza di tutto rispetto per una vecchietta che non ha nessunissima intenzione di stare dietro a motociclette ben più recenti.

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via | Masmoto

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