Home SBK: 5 sfide che hanno infiammato il pubblico di Assen [Video]

SBK: 5 sfide che hanno infiammato il pubblico di Assen [Video]

Sarebbe impossibile descrivere tutte le battaglie che ci sono state sul circuito di Assen teatro, nel week-end, del quarto round del mondiale Superbike. Ne abbiamo scelte cinque per voi.

Di episodi da ricordare, avvenuti sul circuito di Assen, che nel week-end ospiterà il quarto round del campionato mondiale Superbike 2016 (questi gli orari tv), ce ne sono a decine. Su quella che viene da sempre definita “L’università del motociclismo”, si sono scritte pagine leggendarie, anche ed ovviamente per le derivate dalla serie.

La SBK (questa la classifica dopo il round di Aragon) è approdata sul tracciato della Drenthe nel 1992 e da allora è diventato un appuntamento fisso. Estremamente spettacolare, ma non velocissima per la mancanza di lunghi rettilinei (il maggiore è solo 560 metri), la pista olandese esalta le capacità dei piloti in curva.

Ampiamente rimaneggiato rispetto al disegno originale, che misurava oltre 28 chilometri, il tracciato fu rifatto una prima volta nel 1955 e ridotto a 7,7 chilometri, per assumere, nel 2006, l’attuale configurazione, che misura 4555 metri ed ha conservato unicamente la posizione della linea di arrivo.
Questa la nostra top-5 delle sfide SBK disputate ad Assen:

Gara 1, 1998: Chili vs. Fogarty

Alla partenza di Gara 1, Carl Fogarty (Ducati) si porta in testa, trainandosi dietro i compagni di marca Troy Corser e Pierfrancesco Chili. L’australiano perderà progressivamente terreno, lasciando campo libero a king Carl ed all’italiano, che battaglieranno fino all’ultimo giro.

Alla fine sarà il pilota bolognese a spuntarla su un contrariato Fogarty, che pareggerà però i conti in Gara 2, quando “Frankie” si sdraierà nel giro conclusivo, proprio mentre stava battagliando con l’inglese, episodio che segnerà indelebilmente i rapporti tra i due.

Gara 2, 2004: Vermeulen vs. Toseland

Ancora una Ducati protagonista ad Assen, quella di James Toseland che, a fine anno,vincerà il primo dei suoi due titoli mondiali SBK, con 9 punti di vantaggio su Regis Laconi, seguito da Noriyuki Haga e Chris Vermeulen.

Quest’ultimo, sulla pista che in un lontano passato ha ospitato il TT Dutch, darà battaglia al pilota in sella alla 999 F04 fino alla curva prima dell’arrivo, avendo poi ragione del pilota inglese che, nel tentativo di superare l’avversario, metterà le ruote al limite tra cordolo e prato ma, senza chiudere il gas, giungerà comunque secondo.

Gara 1, 2009: Spies vs. Haga

Il pilota più vincente della storia della SBK che non abbia vinto un mondiale, Noriyuki Haga (Ducati), contro Ben Spies (Yamaha). I due dominatori della stagione 2009 spalla a spalla anche nell’università del motociclismo. L’americano ottiene la Superpole, mentre il giapponese parte con il 4° tempo.

I due impongono un ritmo alla gara tenuto solo da Leon Haslam (Honda), che riesce ad infilare il pilota della R1 mentre Haga era al comando ma, alla distanza, Spies viene fuori e regola di 154 millesimi l’avversario della Ducati e di 779 l’inglese.

Gara 1, 2011: Rea vs. Biaggi

Dopo Toseland, per anni Johnny Rea è stato l’unico capace di portare al successo la Honda CBR 1000 RR ed Assen, circuito che consente anche alle moto che pagano qualcosa in termini di potenza velocità massima su altre piste, è da sempre il circuito di casa della Fireblade, da immemore tempo gestita dal team Ten Kate.

Nella Gara 1 del 2011 l’inglese se la vide con Biaggi (Aprilia) e Checa (Ducati), con quest’ultimo che venne poi staccato nel corso della manche, mentre l’italiano, campione del mondo in carica, resistette fino alle battute finali. In Olanda però, la Honda e Rea respirano aria di casa ed in quella occasione non ci fu verso, per il pilota romano, di mettergli le ruote della sua RSV4 davanti.

Gara 1, 2015: Rea vs. Davies

Si arriva così all’anno scorso, con l’attesa di vedere uno dei protagonisti delle ultime edizioni della gara, Johnny Rea, sulla moto favorita per il mondiale, la Kawasaki ZX-10R. In pole parte Tom Sykes, compagno del numero 65, che però viene passato dal team-mate alla prima curva.

La gara si sviluppa sul confronto tra Rea e Chaz Davies (Ducati), che progressivamente salutano la compagnia, lasciando gli altri piloti a giocarsi il terzo gradino del podio. L’inglese sul circuito della Drenthe è di casa e vince entrambe le manche sul gallese in sella alla 1199 Panigale ed a Michael VdMark sulla Honda, che ad Assen è sempre un osso duro. Visto l’esito di Aragon, è facile pensare che i tre piloti saranno protagonisti anche sabato e domenica.

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