Home SBK Thailandia, Gara 1: Rea infila Sykes e fa tris. Van der Mark terzo

SBK Thailandia, Gara 1: Rea infila Sykes e fa tris. Van der Mark terzo

Bel duello tra il duo in verde, che si risolve nel finale a favore del campione del mondo. Ai piedi del podio Davies dopo un confronto con Giugliano. Il romano in terra chiude 18esimo

SBK Thailandia Gara 1 – Johnatan Rea ha lo sguardo tranquillo, compassato in parco chiuso. Rosso in volto, ma comunque sorridente. Sykes ha il volto ancora più affaticato celato dagli occhiali scuri e guarda in maniera costante la propria ruota posteriore. Quella posteriore che aveva iniziato a ‘spinnare’ intorno a metà gara e che non gli aveva permesso di prendere il largo dal suo compagno di squadra.

Non è servito spingere, perchè quando il “cannibale” ha deciso di tornare sotto e passare, lo ha fatto, calando un tris che non lascia dubbi sull’andamento di questo inizio 2016. Rea fa tre su tre. Un tris che ha il sapore del dominio dello scorso anno.

Ciò nonostante, Sykes le ha tentate tutte per vincere ed è servito il miglior Rea per conquistare i 25 punti qui in gara uno a Buriram. Un Rea trasformista che ha dovuto fare della staccata il suo punto forte, proprio nei confronti di Sykes. Il campione del mondo aveva perso la prima piazza ad inizio gara. Sembrava una scelta voluta, ed invece è lo stesso Rea a spiegare cosa era accaduto:

“ho avuto un problema all’inizio, non ho fatto passare Sykes. Ma è un qualcosa che dobbiamo studiare e capire. Mi è capitato tre volte questo problema. Tom è un grande staccatore, io ho dovuto staccare ancora più forte. Ho dovuto sudare molto per superarlo. La moto di Tom era più veloce sul rettilineo, per me era veramente difficile passarlo sul dritto. Staccavo come un animale come non sono mai stato abituato a fare”.

E’ servita una staccata contro un Sykes che ride amaro davanti alle telecamere. E’ evidente come Sykes avesse voluto dettare il suo ritmo nella sua solita tattica. Ancora una volta però, non è andata bene per il pilota di Huddersfield. “Johnny era molto forte in questo tracciato. Sono contento di questo secondo posto, ma avevamo dei problemi in qualche curva” .

Dietro le due Kawasaki c’è un Van der Mark che fatica a sorridere. L’olandese arriva in parco chiuso letteralmente nero. Una delusione per una Honda che, a sua detta, poteva puntare ad un risultato migliore. Ed in effeti Van der Mark, non fosse stato per un paio di dritti, poteva tenere – più o meno – il passo delle verdone.

Mi sentivo bene, nei primi giri dopo una partenza non eccellente. Ho avuto dei problemi con il freno motore. Alcune volte lavorava troppo, altre troppo poco. Sono quasi caduto più di una volta. Devo però essere felice per questo risultato”.

Quarto Davies che la spunta, alla fine, in un duello casalingo con Davide Giugliano. Il gallese dopo la metà gara non aveva indubbiamente il ritmo del romano. Davide ha provato tre volte a passare il suo compagno di squadra, ma le staccate di Davies non lasciavano pietà. Poi il triste epilogo per Giugliano che, all’ultima curva, perde l’anteriore in fase di rilascio dei freni.

Una situazione strana che lo stesso romano ha denunciato a caldo: “non ho provato a staccare troppo, anche perchè passare Chaz in staccata era oggettivamente impossibile. solo che capita proprio lo stesso problema da tutto il week-end, si chiude lo sterzo.

Era capitato altre volte, ma in gara molto poco si era evidenziato. Al tornantino non me l’attendevo”. In quinta piazza quindi un ottimo Reiterberger con la BMW Althea, davanti a Alex Lowes, veloce ma propenso all’errore, e Sylvain Guintoli, a mostrare una Yamaha a cui manca poco per essere protagonista assoluta ed affiancarsi a Kawasaki, Honda e Ducati.

Il livello tecnico quest’anno è molto buono e, fortunatamente eterogeneo. Ed in termini di risalita, un plauso ad Alex De Angelis e Lorenzo Savadori che chiudono la top ten.
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SBK Thailandia: cronaca di gara


– Partenza valida: parte male van der mark e ne approfitta subito Rea. Alla prima staccata è il duo Kawasaki in testa, con terzo un ottimo Giugliano che guardagna bene. Van der Mark compie una grande staccata alla curva due e passa esterno Lowes. Honda in spolvero ancora, con Hayden che si infila dentro la Yamaha. Giugliano commette un errore e si fa superare da Davies e da Van der Mark. Ma la sensazione è che comunque le due Kawasaki possano andar via
– 19 giri al termine: Rea continua a dettare il ritmo, ed è importante questa prima situazione. Perchè Sykes è sempre stato un pilota capace di prendere e scappare, difficilmente è attendista.
– 18 giri al termine: Detto fatto, Sykes si prende la prima piazza. Una situazione tipica. E se fosse stato Rea che ha sbagliato o è arrivato lungo quasi apposta? D’altro canto Rea è stato attendista anche in Australia. Sykes comunque ha fatto il giro più veloce in gara in 1’34.371
– 17 giri al termine: L’olandese rimane terzo e cerca di non perdere il treno di Rea, con Davies a seguire. Giugliano, che aveva ripassato Hayden, riperde la posizione nella solita curva e deve riaccodarsi all’americano.
– 16 giri al termine: Van der Mark si è attaccato al duo di testa. Dietro però è bagarre. Alex Lowes passa Nicky Hayden, dopo che l’alfiere Honda era stato ripassato ancora una volta da Giugliano. Ora la situazione è definita: Sykes detta il ritmo con 4-5 decimi su Rea, 8 su Van der Mark.
– 15 giri al termine: solamente i primi tre giro sul passo dell’1’34 ora, ma Van der Mark stava evidentemente rischiando molto: lungo per l’olandese che è stato costretto ad andare oltre il cordolo rischiando anche la caduta. Dietro uno scatenato Lowes si prende la quarta piazza su Giugliano
– 14 giri al termine: Sykes continua a dettare il ritmo, e nell’ultimo passaggio ha guadagnato un decimo su Rea. La Honda con Van der Mark ora ha 1.8 secondi di ritardo, ma dietro è gruppo quasi compatto: Davies quarto a 3.3 secondi, poi un trenino composto da Lowes, Giugliano, Hayden, Guintoli, Reiterberger.
– 13 giri al termine: Sykes sempre in testa, ma la moto comincia a pattinare. Il posteriore sembra iniziare a dare piccoli segni di fatica.
– 12 giri al termine: che Sykes stia tirando è però evidente, perchè gira in 1’34.098 portando Rea a poco meno di sette decimi. Dietro Lowes perde l’anteriore e arriva lungo, perdendo posizioni. Ora Giugliano torna quinto, davanti a Guintoi, Reiterberger e Hayden
– 11 giri al termine: arriva la risposta di Rea che si riaccoda a Sykes. Quest’ultimo sembra comunque più al limite del campione del mondo. Nella seconda staccata arriva scomposto e leggermente lungo. La domanda è una: Rea ne avrà di più?
– 10 giri al termine: finisce la gara di Nicky Hayden. L’americano fermato dalla sua Honda. Ma ai piedi del podio è lota piena tra le due Ducati, con Giugliano che si accoda e tenta il sorpasso su Davies, dopo avergli recuperato otto decimi. Tentativo di sorpasso del romano che però arriva leggermente lungo. Davies infatti sembra in crisi leggermente in accelerazione, ma stabile in staccata, l’esatto opposto di Giugliano
– 09 giri al termine: il ritmo si è alzato, ma davanti Rea sembra essere il solito gatto che gioca con il topo: è in attesa del momento giusto per prendersi la prima posizione, per quanto Sykes possa tirare e affannarsi.
– 08 giri al termine: a conferma della situazione, la moto di Sykes spinna molto, taglia. Dietro Giugliano si riaccoda a Davies, ma il gallese chiude la porta in staccata con la moto che si scompone forte. Giugliano però rimane attaccato. Davanti però Rea commette uno sbaglio: troppa confidenza?
– 07 giri al termine: ora la questione è semplice. Dopo questo errore, Rea riuscirà a riprendere Sykes? Aveva quel margine? In un paio di giri si potrà capire.
– 06 giri al termine: 1’33.936 questa è la risposta di Rea che inizia a recuperare su Sykes. Dietro è la soluta lotta tra Davies e Giugliano. Da sottolineare intanto la decima piazza di De Angelis seguito proprio da Savadori. Il duo Aprilia ha recuperato.
– 05 giri al termine: Rea si è reincollato in nemmeno due giri. Dietro Giugliano perde un paio di secondi evidentemente per un errore ma tiene la quinta piazza. Rea inizia a farsi vedere su Sykes, e all’ultima staccata si infila su Sykes.
– 04 giri al termine: cambio al vertice e ora vedremo se Sykes riuscirà a riprendersi la prima posizione. Rea ora sta dettando il ritmo e sembra aver guadagnato qualcosa
– 03 giri al termine: Giugliano, nonostante l’errore, è più veloce di Davies e sta tornando di nuovo sotto al gallese. Il ‘problema’ per il romano è il sorpasso, vista la forza del gallese in staccata
– 02 giri al termine: sette decimi tra Rea e Sykes. Giugliano invece scivola e cade all’ultima curva del giro precedente. Il romano le stava tentando tutte nel superare Davies ma in staccata, nel momento in cui ha mollato i freni, l’anteriore ha chiuso. Un peccato per l’italiano che riparte diciottesimo
– ultimo giro: un doppiato infastidisce Rea che comunque tiene Sykes a distanza di mezzo secondo. Ultima staccata e Sykes prova l’affondo. Nulla da fare, Rea vince davanti a Sykes, Van der Mark, Davies, Reiterberger, Lowes, GUintoli, Torres, De Angelis, Savadori che chiude la top ten.

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