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Multistrada 1200 Enduro: globetrotter nell’animo

Modifiche ad hoc per la versione globetrotter della crossover di Borgo Panigale, più votata all’avventura

E’ la pioniera dello sbarco di Borgo Panigale nel mondo dell’Enduro. La Multistrada 1200 Enduro è stata una delle regine al Salone Eicma di Milano, ed ora si mostra con tutta una serie di componenti dedicati alla propria attitudine fuoristradistica e, sopratutto, da globetrotter. Già, perchè la Enduro nasce proprio per avere una vocazione di pura e totale libertà, a partire dal serbatoio da trenta litri o l’ammortizzatore di sterzo.

Negli ultimi anni comunque, Ducati ha sempre prestato la massima attenzione all’ausilio elettronico per le esperienze di guida. Ecco quindi il cornering ABS su tre livelli per adattarsi ad ogni condizione. Cornering che ritroviamo anche nei fari a LED, ma in questo caso per una migliore illuminazione. Elettronica, anche per il proprio Vehicle Hold Control per poter agevolare le ripartenze in salita, modulando al meglio il freno posteriore, cosi da lasciare al pilota la gestione di acceleratore e frizione.

Come per la sorella con vocazione più on-off, la Multistrada 1200, la Enduro è dotata della classica dotazione elettronica di serie con i Riding mode, ma non solo. Ecco il Power Mode, il traction control regolabile su otto livelli, il sistema anti impennata anch’esso su 8 livelli, le sospensioni semi- attive, il cruise control, un sistema di infotainment, il cruscotto TFT a colori da 5 pollici, i comandi al manubrio retroilluminati, l’handsfree.

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L’ulteriore attitudine da Globetrotter si basa invece su tutta una serie di componenti ulteriori: il già citato serbatoio con 10 litri in più o l’ammortizzatore di sterzo ma non solo; ecco i pannelli laterali in alluminio per proteggere proprio il serbatoio da urti e cadute.
Un parafango anteriore in combinazione con la nuova ruota anteriore da 19″, il becco allungato per contenere il fango. Gli specchi, con il braccetto in alluminio per non interferire con le braccia del pilota durante la guida in piedi, tipica delle situazioni off-road. Il manubrio con altezza delle manopole aumentata di 50 mm, la sella pilota, per un maggior comfort sulle lunghe percorrenze e, al contempo, permettere i movimenti nelle varie fasi di guida.


Ciclisticamente, ecco la forcella CDCi Sachs, con escursione ruota di 200 mm e con un’apposita taratura. Inoltre, il nuovo piedino forgiato con perno avanzato per avere un offset migliore per la ciclistica che deve essere polivalente. Al posteriore troviamo il monoammortizzatore CDCi Sachs con 200 mm di escursione della ruota posteriore (contro i 170 mm della Multistrada 1200) anch’esso con una taratura apposita.

Gli pneumatici vedono il cerchio da 19 all’anteriore e da 17 al posteriore con un forcellone bibraccio in alluminio a sostegno. Inoltre, è da considerare tutto il lavoro sui piccoli grandi dettagli per la guida da enduro: un esempio? Il pedale del cambio con terminale snodato onde prevenire rotture in caso di caduta o di colpo con ostacoli di varia natura, il cavalletto centrale, il terminale di scarico più alto e stretto, con la camicia esterna in acciaio inox, o il paracoppa in lamiera d’alluminio.

Queste le caratteristiche della Globetrotter di Borgo Panigale. Per sapere come va dovrete pazientare ancora qualche settimana.

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