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La SuperDucati: “ci controllino in qualsiasi momento”

La supremazia della Ducati Desmosedici GP7 evidententemente inizia a fare paura, visto che nel paddock pare stiano girando voci di presunte irregolarità della moto italiana in virtù delle sue prestazioni super. Al momento si tratta di appunto di voci assolutamente anonime e non ufficiali – nessuno ha presentato ricorsi o cose simili – ma siccome



La supremazia della Ducati Desmosedici GP7 evidententemente inizia a fare paura, visto che nel paddock pare stiano girando voci di presunte irregolarità della moto italiana in virtù delle sue prestazioni super. Al momento si tratta di appunto di voci assolutamente anonime e non ufficiali – nessuno ha presentato ricorsi o cose simili – ma siccome l’ambiente è piccolo e queste voci corrono sembra proprio sia questo l’argomento principale di questo dopo gara del GP di Cina.


Foto Casey Stoner in azione GP Cina

Ed infatti sono state immediate le repliche da parte degli uomini Ducati, come quella di Livio Suppo, team manager delle rosse: “Vengano pure a effettuare ulteriori controlli, saremmo più che disponibili: se vogliono aprirci il motore, saremmo ben lieti. “Serbatoio più grande? Cilindrata superiore agli 800 centimetri cubici?” È dal Qatar che sentiamo dire certe cose, ci hanno già misurato la temperatura della benzina, se decidessero di effettuare altri controlli noi saremmo più che disponibili. Siamo una piccola azienda, facciamo 30.000 moto e mettiamo in pista un mezzo più che competitivo nella classe più importante del motociclismo

Foto di Casey Stoner con Coppa GP Cina Pronta anche la replica di Casey Stoner, che evidentemente risponde alle critiche di quelli a cui non piace venire sverniciati in rettilineo : “Il nostro motore era già potentissimo prima, serviva solo trovare più guidabilità“. E del resto è proprio lo stesso australiano a dichiarare che bisogna rimanere con i piedi per terra: “Magari domani mi sveglierò e scoprirò che è tutto un sogno: è stata una gara perfetta. Ha funzionato tutto alla perfezione, dalla moto alle gomme. Oggi il duello con Valentino è stato divertente, abbiamo lottato fino a quando lui non ha commesso un errore. Sono in testa al Mondiale, ma la strada è ancora lunghissima. Lo scorso anno, del resto, Rossi è stato competitivo fino alla fine nonostante molte difficoltà“.

Viene da pensare come purtroppo il mondo delle gare sia fatto anche di queste cose: nessuno ci sta a perdere, tantomento se ad opera di una “piccola” azienda come Ducati. Ma fino a prova contraria, certe malignità frutto dell’invidia di certo non fanno bene al nostro sport.

Da segnalare la “pronta e scocciata” risposta alle presunte irregolarità anche dal Presidente Minoli, attraverso il suo Desmoblog!

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