Home MotoGP e TV “faziosa”: Fazio spinge Iannone a schierarsi “pro Rossi”

MotoGP e TV “faziosa”: Fazio spinge Iannone a schierarsi “pro Rossi”

Fabio Fazio a “Che tempo che fa” attacca Marc Marquez a favore di Valentino Rossi. Ospite Andrea Iannone

Ieri sera nella trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa” si è avuta la conferma – l’ennesima – di come viene trattato il motociclismo in televisione, in particolari nei programmi cosiddetti impegnati, extra sportivi. Trionfa la superficialità, l’improvvisazione, la strumentalizzazione, la vera e propria faziosità di persone e fatti. C’è il telecomando, si dirà, e puoi cambiare canale o chiudere la Tv e buonanotte ai suonatori.

Vero. Ma per gli appassionati di motociclismo sapere che si parla del nostro sport nella “grande” tv condotta da giornalisti famosi (soprattutto per i loro guadagni da star) l’appuntamento non si può perdere, come fosse – se non di più – la finalissima dei mondiali di calcio con la nostra Nazionale che si gioca il titolo.

Tagliamo corto. L’ospite Andrea Iannone – con Andrea Dovizioso pilota ufficiale della Ducati in MotoGP, il campione italiano quest’anno più “titolato” dopo Rossi, addirittura indicato dai più come l’erede del fuoriclasse pesarese 9 volte iridato – è stato trattato in trasmissione come fosse l’addetto stampa o il portavoce del “Dottore”, il suo avvocato difensore.

L’argomento dominante è stato il fattaccio di Sepang fra Rossi e Marquez, come gettare altra benzina sul fuoco delle fin troppo lunghe polemiche, come portare il “povero” Iannone nel filone di Fazio, per supportare le tesi di Rossi contro Marquez e contro Lorenzo e soprattutto come spingere il pilota di Vasto – oltre che a schierarsi con Rossi – a impegnarsi per “aiutare” Valentino nel prossimo decisivo Gran Premio di Valencia.

Iannone se l’è cavata bene, forse deludendo Fazio&C, perché ha detto che Marquez con lui non è mai stato scorretto, che lui vorrebbe aiutare Valentino ma ognuno dovrà fare la sua corsa, che tutti corrono per dare il massimo e per vincere altrimenti a Valencia dovrebbero far correre solo i due contendenti al titolo, Rossi e Lorenzo. Fazio&C non sono riusciti nel loro intento di trasformare Iannone da campione a gregario ma sono riusciti (non è la prima volta) a rendersi penosi.

Il motociclismo, per questi, fa notizia solo così, sul piano del gossip o ridotto a guisa di ring o combattimento di galletti su cui fare puntate per arraffar soldi. Anche il motociclismo si adegua ai tempi, alle logiche dello show business, alle esigenze dei media globalizzati ma così lo si riduce a una farsa.

Una volta il motociclismo faceva notizia solo per le sue tragedie in pista, per le polemiche dopo i lutti, con le ire funeste dei suoi detrattori e con il blaterante coro di un esercito della salvezza che volevano solo una cosa: la fine delle corse!

Oggi forse non si specula più sul dolore ma si semina zizzania, vuoi per l’antico vezzo italico di dividersi e schierarsi con il clan dei fanatici, vuoi perché oramai così fan tutti, non solo nel motociclismo. Verrebbe da dire a Fazio, ma anche a tanti altri, occupatevi d’altro.

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