Home Motorsport in lutto, addio all’Ing. Carlo Nicolazzi

Motorsport in lutto, addio all’Ing. Carlo Nicolazzi

E’ morto il 63enne Ing. Carlo Nicolazzi, il motociclismo e l’automobilismo italiano e mondiale perdono un altro grande personaggio

Il motociclismo e l’automobilismo italiano e mondiale piangono Carlo Nicolazzi morto l’altro giorno a Levo, nei boschi sopra Stresa, precipitando accidentalmente in una scarpata. L’ingegnere 63enne di Verbania, amante della montagna al pari dei motori, stava cercando funghi con la moglie quando dopo aver perso l’equilibrio sul terreno umido è precipitato nel vuoto per oltre 60 metri. A nulla sono valsi gli interventi del Soccorso Alpino di Omegna e dell’elicottero del 118 di Borgosesia.

Un passo falso, una banale scivolata di un uomo in piena forma fisica, esperto e attento, trasformatasi in una inopinata tragedia. La dea bendata, che Carlo aveva visto troppe volte accanirsi nei confronti dei “suoi” piloti sui circuiti di tutto il mondo, stavolta lo ha chiamato all’appuntamento da cui non si torna: una trappola, una beffa che cancella la vita di un uomo che tanto aveva ancora da dare sul piano professionale e umano e che lascia attoniti e angosciati famigliari e amici.

Carlo Nicolazzi era nato a Domodossola il 9 Novembre 1952 e viveva con la sua famiglia a Verbania. Sin da ragazzo dimostrava di avere la passione per i motori. E quello fu il suo percorso professionale, di fatto la sua vita. Laureatosi brillantemente in ingegneria meccanica, fu uno dei massimi esponenti della Formula 1, l’Ing Carlo Chiti, ad aprirgli le porte del Motorsport chiamandolo alla Motori Moderni per lo sviluppo del V6 Turbo per la Minardi di Formula 1 avviando anche il V 12 Subaru.

Nel 1988, l’altro deus ex machina della Formula 1, l’Ing. Mauro Forghieri (gran capo e animatore della Ferrari corse) apre a Nicolazzi le porte della Lamborghini Engineering collaborando per sei anni allo sviluppo del motore 12 cilindri di F1. Una esperienza proficua, tant’è che nel 1995 Mauro Forghieri e Franco Antoniazzi affidano a Nicolazzi (dopo il periodo in Aprilia) l’ufficio tecnico della modenese ORAL Engineering, una delle eccellenze del motorismo internazionale. In quel ruolo Nicolazzi contribuisce alla progettazione del motore BMW F1 e ad altri progetti innovativi.

Carlo era poi passato al gruppo Piaggio, collaborando allo sviluppo del motore della Qube moto GP con l’ing Lombardi. Nel 2011 era ritornato in ORAL Engineering ad occuparsi dei motori sperimentali, incluso il nuovo Moto 3. Dopo tanti anni passati lontano da Verbania, nel 2013 aveva deciso di avvicinarsi ai luoghi nativi, più vicino alla famiglia, accettando un nuovo incarico nel settore aeronautico alla Agusta Westland.

“Carlo – dice L’Ing Franco Antoniazzi AD della Oral Engineering – è stato un amico ed un collaboratore prezioso della ORAL. Come altri “professionisti” del motorismo aveva un carattere un po’ difficile ma dotato di un grande pregio; non aveva problemi ad insegnare ai giovani ingegneri. Sono molti i giovani che dovrebbero ringraziarlo e ricordarlo con riconoscenza. In ORAL il nostro pensiero va’ ai 2 giovani figli e alla sua famiglia”.

Così lo ricorda L’Ing Mauro Forghieri: “Aveva una grande cultura tecnica ed una fortissima passione per i motori. Il suo percorso tecnico lo aveva portato a spaziare dai motori di formula 1 ai diesel, fino alle motociclette. Amava spaziare sui terreni nuovi, convinto che il meglio doveva ancora venire”.

Ecco. La spinta della ricerca, oltre quel che c’è, oltre quel che si vede e che si sa. Un esempio di vita e uno stimolo professionale per i giovani di oggi.

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