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Multe: come comunicare il conducente via PEC

Per comunicare l’effettivo conducente in caso di multa, la Pec ha valore legale solo nel corpo del testo e non per gli allegati. Una differenza minima che rischia di far incappare in un costo elevato.

Forse non mi è mai capitato, ma in tutti i casi in cui la polizia eleva una multa senza riuscire a fermare il conducente per consegnargli il verbale, invia a casa entro 90 giorni, la contravvenzione. In questo caso, la polizia invita a comunicare, entro 30 giorni, i dati dell’effettivo conducente e, in caso di omissione a tale obbligo scatta un’ulteriore sanzione (circa mille euro). Sapere chi era effettivamente alla guida è indispensabile per la decurtazione dei punti della patente, che a priori sono tolti al proprietario del mezzo.

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Tutto sembra filare liscio, il problema è che chi si vede recapitare la multa non sa come comunicare all’autorità chi era veramente alla guida. A questo proposito è bene citare un caso raccontato da Valerio Staffelli su un noto settimanale. Un conducente, dopo aver pagato la multa, aveva regolarmente inviato la comunicazione dei dati del conducente alla Municipale di Reggio Emilia. Senonché lo ha fatto utilizzando, come strumento, anziché la consueta raccomandata a.r., la posta elettronica certificata (come consentito dalla legge).

La Pec è ormai il canale preferenziale di comunicazione tra il cittadino e le amministrazioni pubbliche. Nel caso del conducente di Reggio Emilia però, dopo qualche giorno, il malcapitato si è visto recapitare la contravvenzione per mancata comunicazione dei dati. La polizia ha giustificato la contravvenzione sostenendo di non essere riuscita ad aprire gli allegati inviati con la PEC a causa del formato.

La responsabilità dell’errore dall’autore dell’articolo è applicata ad una mancanza della pubblica amministrazione, in verità il conducente ha commesso un errore: la PEC non certifica il testo degli allegati, bensì solo il testo all’interno dello stesso messaggio di posta. In altre parole, la prova legale della Pec ricopre solo le parole inserite nel corpo del messaggio e non quelle in eventuali file allegati.

MV AGUSTA POLIZIA

Come fare allora, alla luce di queste informazioni ad evitare la raccomandata? Semplice, basta inserire (fare Copia&Incolla, come dicono i più giovani) del testo nel corpo dell’email certificata. Va bene pure il modulo prestampato della polizia in allegato, ma abbiate cura – cosa certamente più importante – di scrivere il contenuto essenziale nella Pec. Nessuno potrà dire di non essere riuscito ad aprire l’allegato e, soprattutto, avrete la prova legale del ricevimento del messaggio, che non è possibile contestare.

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