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Gianluca Montiron: una vita per le moto

Gianluca Montiron, per quei pochi che ancora non lo conoscessero, è l’attuale Team Manager del Team Konica Minolta Honda. Impegnato da diverse stagioni nella classe regina è stato nel corso degli anni novanta uno degli uomini fondamentali di casa Aprilia. Un passato ricco di ricordi, di battaglie in pista, di sacrifici e tanto tantissimo lavoro,

Gianluca Montiron, per quei pochi che ancora non lo conoscessero, è l’attuale Team Manager del Team Konica Minolta Honda. Impegnato da diverse stagioni nella classe regina è stato nel corso degli anni novanta uno degli uomini fondamentali di casa Aprilia.
Un passato ricco di ricordi, di battaglie in pista, di sacrifici e tanto tantissimo lavoro, ma soprattutto un passato ricco di trionfi: “Se mi volto indietro mi vengono in mente tantissime cose. Il campionato del Mondo 250cc con Tetsuya Harada vinto nel 1993, gli anni trascorsi in Aprilia, i tre titoli consecutivi nella 250cc con Max Biaggi, ed altri ancora con piloti diversi.”
Poi, il salto di categoria: “Era arrivato il momento di fare un passo avanti nella mia carriera professionale e quindi approdai nella classe regina. Mi ritengo soddisfatto della struttura che siamo riusciti a mettere su in MotoGP. Abbiamo investito molto, ma siamo comunque tra le poche scuderie a non avere problemi di sponsor.
Il problema maggiore al momento si presenta per i team privati che devono sopravvivere in questo periodo. Penso che nel terzo millennio sia necessario avvicinarci a questo sport con una mentalità più commerciale ed aggressiva.”
Nelle classi cosiddette “minori”, i piloti spagnoli sembrano anno dopo anno ottenere maggiore spazio e credibilità: “La ragione per cui abbiamo nelle cassi 125cc e 250cc due campioni del mondo spagnoli è perché Dorna ha investito fortemente per creare un campionato spagnolo molto competitivo e piloti come Pedrosa provengono da questo campionato.
La ragione per cui, in passato, abbiamo avuto campioni come Biaggi, Rossi, Capirossi è un altro elemento di spunto: nel passato, il campionato italiano era molto competitivo in quanto Aprilia e Cagiva investivano molto per organizzare i trofei nazionali.”

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