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MotoGP: Suzuki soddisfatta dei test di Misano

Volti sorridenti, quelli del team Suzuki Ecstar, dopo i due giorni di test MotoGP condotti a Misano. Le impressioni dei due piloti.

Il team Suzuki Ecstar, squadra ufficiale in MotoGP della casa di Hamamatsu, ha completato positivamente una due giorni di test sul circuito di Misano Adriatico, con lo scopo di raccogliere dati per lo sviluppo della moto in condizioni di elevata temperatura.

I due piloti, Aleix Espargarò e Maverick Viñales hanno guidato le rispettive GSX-RR sul nastro di asfalto romagnolo, che ha raggiunto i 56 °C. Sia loro che gli ingegneri si sono dichiarati soddisfatti del lavoro svolto.

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Sono stati provati nuovi settaggi principalmente riguardanti telaio ed elettronica, in vista delle gare future (quella di Misano a Settembre in primis) e nell’ottica di migliorare la trazione e messa a terra dei cavalli del 4 cilindri in linea giapponese. Queste le dichiarazioni dei due piloti:

Maverick Viñales:

“Ho la convinzione che questo test sia stato molto utile, per noi. Abbiamo capito meglio dove possiamo migliorare ed abbiamo lavorato in ottica gare future. Ho fatto molti giri usando una configurazione con serbatoio pieno vicina a quella impiegata in corsa ed il feeling è stato positivo, migliore ad ogni tornata. All’inizio non ero soddisfatto della trazione e della velocità di ingresso nelle curve lente. Abbiamo così appotato dei cambiamenti a livello di set-up del telaio, ricavandone sensazioni positive. Adesso abbiamo molte opzioni che sappiamo potrebbero rivelarsi direttamente utili o comunque adattabili ad ogni singolo circuito. Per la condifenza di guida maturata, vorrei che Indy fosse la prossima settimana, perché il setting adottato mi fa sentire davvero bene in sella. E’ però vero che abbiamo bisogno di tempo per svolgere tutto il lavoro di sviluppo e, cosa molto importante, per rivedere ed analizzare tutti i dati raccolti.”

Aleix Espargarò:

“La temperatura davvero elevata ha reso questo test molto duro, ma sono contento per il lavoro svolto. Dopo il Sachsenring era importante riprendere confidenza con l’anteriore, specialmente nelle curve lente ed è quello che abbiamo fatto, provando diverse configurazioni che, alla fine, mi hanno restituito sensazioni positive. Abbiamo inoltre lavorato sull’elettronica, lavorando sulla configurazione da gara e verificando la consistenza delle performance con le gomme hard, anche se non abbiamo effettuato long-run o simulazioni di gara. La moto ha risposto molto bene, il feeling ricavato è positivo e la cosa più importante è che abbiamo trovato differenti setup sui quali lavorare per le prossime gare, un aspetto molto importante per un team giovane come il nostro. Adesso staccheremo la spina per un po’, anche se, ad essere onesto, non vedo l’ora di tornare in sella, perché sento la necessità di riscattare la non buona prestazione del Sachsenring.”

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