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Supersport: Kenan Sofuoglu, l’eroe di Imola

La storia di Kenan Sofuoglu che ha vinto ad Imola con il figlio in fin di vita

Kenan Sofuoglu, 30enne pilota turco tre volte Campione del mondo Supersport, domenica scorsa ha vinto la gara di Imola del Mondiale Supersport 2015. Il pilota del Team Puccetti Kawasaki guida la classifica iridata con 105 punti, frutto di tre vittorie ed un secondo posto. La vittoria di Sofuoglu, non è stata una vittoria ‘normale’. Correre nelle condizioni in cui ha corso il pilota turno, condizioni terribili dal punto di vista fisico e psichico, non è facile per nessuno.

Quella di Sofuoglu ad Imola è una storia di vita, portata alla luce da alcuni giornali. Noi ve la riportiamo rimandandovi al blog Inside Superbike di Paolo Gozzi (firma della Gazzetta dello Sport). In pratica Kenan ha corso ad Imola mentre il figlio di sette settimane lottava tra la vita e la morte ed operato alla testa di ischemia celebrale il martedì precedente alla gara. Quello che è accaduto lo ha raccontato a Paolo Gozzi, Manuel Puccetti, manager del Team Puccetti Kawasaki:

“Quando abbiamo saputo di questa tragedia ho telefonato a Kenan per invitarlo a saltare la gara e restare in ospedale con il figlio e la moglie. Lui ci ha pensato qualche ora, poi mi ha chiamato dall’aeroporto. Stava prendendo il volo per Bologna, voleva esserci a tutti i costi. La squadra era già in circuito. Giovedi pomeriggio prima che il pilota sbarcasse ho riunito la squadra e ci siamo parlati. Non poteva essere un week end come gli altri neanche per noi. Imola era un appuntamento speciale, avremmo avuto 130 ospiti, abbiamo deciso di tenere Sofuoglu lontano dalla pressione della gara e del Mondiale da vincere. Qualunque risultato sarebbe stato accettato con serenità, da parte di tutti. Quando è arrivato Kenan mi ha fatto impressione: era decisamente più magro del solito, aveva dormito per notti intere su una sedia ed era la maschera dalla stanchezza e del dolore. Mi sono fatto l’idea correre un GP in quelle condizioni sarebbe stato difficilissimo. Forse impossibile. E invece Kenan ci ha lasciato a bocca aperta, disputando una delle corse più belle. Dopo il podio ha concesso una sola intervista poi si è cambiato ed è scappato in aeroporto. La gara è finita alle 12:30, e nel pomeriggio era di nuovo in ospedale. Lo stava aspettando un’altra sfida al pericolo, questa ben più difficile di un GP di moto. Ci sentiamo spesso, ci tiene informati costantemente. Lunedi era felice perchè il bambino aveva mosso un piedino, il giorno dopo un braccio. Poi mi ha chiamato per dirmi che ha ricominciato ad alimentarsi col latte, in maniera normale. Siamo una trentina nel team, è come se Hamza adesso fosse figlio di tutti. Soffriamo in silenzio. Sperando che tra dieci giorni a Donington Sofuoglu possa tornare in pista con la faccia e il sorriso di sempre. La Supersport non ha lo stesso richiamo della Superbike, la top class delle derivate dalla serie. Ma in Turchia Sofuoglu è un grande personaggio, un eroe dello sport. Si era trasferito in Germania nel 2004 partendo dalle gare minori e dormendo in una roulotte. Un predestinato, che però ha già pagato un prezzo altissimo al destino. Aveva due fratelli, appassionati di motori come lui. Bahattin è morto nel 2002 in un incidente stradale, Sinan sei anni dopo durante una gara del campionato turco. Nel 2009 ha perso il padre, malato di cancro. Sua mamma gli dice ogni giorno di smettere con le corse, dopo quello che hanno passato la famiglia è decimata. Ma Kenan è andato avanti, forte come l’acciaio. Ha già vinto tre Mondiali (2007, 2010 e 2012, ndr), adesso ci prova. E ce la farà, è il più forte. E’ molto amico di Recep Erdogan, l’ex presidente turco che ha messo a disposizione la sua equipe medica personale. Per cui Hamza è in buonissime mani, le migliori possibili. Un anno fa Kenan ha sposato Giulia, una ragazza olandese. Vivono ad Antalya, in una bella villa sul lago. Sofuoglu è di fede musulmana, è molto religioso e segue alla lettera i precetti del Corano. Che sia un campione lo vedete da soli, ma il Kenan dietro le quinte è ancora più grande, un ragazzo dal cuore d’oro. Domenica ha diviso tra i meccanici il cospicuo bonus in denaro che la Kawasaki offre per ogni successo. Kenan è così.”

Dallo stesso blog apprendiamo che Hamza Sofuoglu sta leggermente meglio anche se il quandro clinico resta critico. Siamo tutti con te Hamza e con l’eroe del tuo papà che ci ha fatto emozionare, per davvero.

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