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2006 Honda CBF 1000

E la personalità? La domanda non è riferita solo a questa a moto, pre-annunciata dai francesi di Moto-Station, ma riguarda più in generale la Honda intesa come casa, il marchio che più di ogni altro, negli ultimi trent’anni ha dato sostanza alla parola moto. Stupisce, (perlomeno me), che la casa dai serbatoi alati sia rimasta



E la personalità?
La domanda non è riferita solo a questa a moto, pre-annunciata dai francesi di Moto-Station, ma riguarda più in generale la Honda intesa come casa, il marchio che più di ogni altro, negli ultimi trent’anni ha dato sostanza alla parola moto.
Stupisce, (perlomeno me), che la casa dai serbatoi alati sia rimasta così in sordina in questa estate di bollenti novità, riflettendo anche in sede di mercato, l’anonimato in cui viaggiano le sue moto in, più o meno, tutte le competizioni che contano.
Mentre quasi tutti i competitor si sono prodigati in anticipazioni e presentazioni di moto forse non eclatanti dal punto di vista scientifico, ma senz’altro emozionanti in senso pratico, (che è quello che per la stragrande maggioranza dei consumatori più conta…), Honda ha fatto qualche modifica di dettaglio, individuabile solo con una comparazione diretta, ad alcuni dei suoi cavalli di battaglia e niente più, almeno sino alla presentazione di questa CBF 1000.

Moto sana, utile e duttile, certamente, ma davvero troppo poco emozionante (a mio parere) per caricarsi sulla sella la responsabilità di far parlare di Honda, in giro per il mondo.
E dire che a leggere le caratteristiche della CBF 1000, si percepisce la sostanza di una moto tosta, con tanto di motore di 1000 cc. direttamente derivato da quello super-rinomato della CBR 1000 RR, ma oviamente addomesticato, per mettersi al servizio di quella che sembra una moto fatta per fare tanti chilometri, tutti i giorni.
Tecnicamente, oltre al motore accreditato di 102 cv. (ma presumibilmente solo per il mercato francese, per gli altri dovrebbero essere liberati circa 120 cv…) la CBF 1000 sembra sfruttare una ciclistica convenzionale, in cui tutto è calibrato con cura per servire allo scopo, senza nessun apparente eccesso, senza voli di fantasia.
A impreziosire la carta d’itentità di una moto che sembra scegliere l’understatement anche nel prezzo (9.000 €), partecipa senz’altro l’ABS, che come per la sorella minore di 600 cc, dipinge i tratti di una moto dalla grande praticità, che nei listini di una casa come Honda ci sta alla grande, a patto che insieme con essa, ci sia pane per i denti di quelli che alla moto chiedono anche e soprattutto, passione.

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