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Lettera dell’Ancma a Prodi

Dopo la lettera di protesta, scritta da Paolo Sesti, Presidente F.M.I – Federazione Motociclistica Italiana, destinata ai membri del governo e del parlamento italiano ieri è stata la volta di Guidalberto Guidi, Presidente di Confindustria Ancma (l’Associazione che riunisce i costruttori di veicoli a 2 ruote, componenti e accessori) inviare un telegramma alla Presidenza del

Dopo la lettera di protesta, scritta da Paolo Sesti, Presidente F.M.I – Federazione Motociclistica Italiana, destinata ai membri del governo e del parlamento italiano ieri è stata la volta di Guidalberto Guidi, Presidente di Confindustria Ancma (l’Associazione che riunisce i costruttori di veicoli a 2 ruote, componenti e accessori) inviare un telegramma alla Presidenza del Consiglio.
Motivo del telegramma è lo sconcerto dei costruttori di moto e ciclomotori, di fronte al continuo alternarsi delle notizie sulle misure contenute nella Finanziaria. Segue il testo completo del telegramma.

Siamo sconcertati e fortemente preoccupati per il flusso di notizie contraddittorie sulle modifiche in atto all’imposizione fiscale a carico degli utenti di veicoli a 2 ruote, che generano confusione sul mercato mettendo in grave difficoltà un settore che dà lavoro a 100.000 persone. Tanto più che l’unica cosa certa, in questo assurdo balletto di annunci e di smentite, sembra la soppressione delle agevolazioni inizialmente annunciate per favorire l’acquisto di veicoli meno inquinanti, e un inasprimento della tasse di proprietà non solo per i veicoli Euro 0 ed Euro 1, ma perfino per i veicoli Euro 2, tuttora in vendita, che rispetto ai veicoli della generazioni precedenti riducono fortemente le emissioni.
E’ inspiegabile l’accanimento verso cittadini che hanno scelto mezzi che forniscono un significativo contributo alla decongestione del traffico e alla riduzione dell’inquinamento, ed è incomprensibile il disinteresse per la sorte di un comparto manifatturiero impegnato in una durissima competizione sui mercati internazionali.
Auspichiamo un ripensamento in extremis che eviti ingiuste penalizzazioni, ma soprattutto una chiarificazione definitiva che dia certezze agli operatori e alla clientela.
Guidalberto Guidi – Presidente di CONFINDUSTRIA ANCMA

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