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Biaggi VS Rossi: la sfida infinita… a distanza

MotoGP e Superbike in pista il prossimo weekend, sfida virtuale a distanza tra Valentino Rossi e Max Biaggi

Il prossimo week-end si torna in pista: sabato, ad Assen, nei Paesi Bassi, va in scena la MotoGP, domenica sul circuito spagnolo di Aragon, Max Biaggi e soci daranno vita a un’altra doppia sfida del Mondiale Superbike. Sarà una sfida a distanza naturalmente. Gli appassionati avranno la fortuna di vedere entrambe le classi, senza sovrapposizioni. Biaggi, iridato 2010 nelle derivate di serie, sta vivendo una seconda giovinezza in SBK, dopo anni di Motomondiale (classe 500 e MotoGP) alle spalle del suo storico rivale Valentino Rossi, che ora, invece naviga in cattive acque con la Ducati e vede i vari Lorenzo, Stoner, Pedrosa (e non solo loro), stargli inesorabilmente davanti.

Chissà se Max pensa mai alla sua rivalità con Rossi, a quegli infiniti duelli che dividevano milioni di appassionati in fazioni contrapposte: da una parte i sostenitori del Corsaro Nero, dall’altra i tifosi del Dottore di Tavullia. Una sfida infinita, accesa e sanguigna da far impallidire la contesa tra Montecchi e Capuleti o i “Duellanti” di Ridley Scott. Il prossimo weekend va in scena una sfida virtuale a distanza tra chi tifa per Rossi e la MotoGP e chi preferisce Biaggi e la SBK.

Una storia antica ormai, che fonda le sue radici addirittura negli anni ‘90. Sembra passato un secolo: era il 1997 quando Rossi “enfant prodige” vinse al Mugello e fece il giro d’onore della pista con la bambola (gonfiabile) “Claudia Skiffer” avvinghiata a lui. Una frecciata alla star Max Biaggi che nella stagione del suo quarto mondiale in 250 pareva cavalcasse non solo l’Aprilia ma anche la divina Naomi Campbell. “Io il Biaggi della 125? Casomai lui è il Rossi della 250!” Guasconate da ragazzino? No, non proprio. Valentino Rossi aveva nell’animo qualcosa di più, una ferma convinzione di battere e spodestare dal trono il pilota romano, idolo incontrastato delle folle.

Nel 2001 (vedi video), ultimo anno prima dell’introduzione della MotoGP, entrambi sono in 500 e cominciano le vere battaglie in pista: in Giappone se le diedero di santa ragione, con sorpassi da furia omicida e con Rossi che, da gran signore, alzò il dito medio in direzione del collega lasciato indietro. E da li fa un’escalation. Durante il GP di Barcellona lo storico scontro sul podio, con Biaggi che spintonò Gibo Badioli, le urla, gli insulti, la famosa bottiglietta d’acqua lanciata contro Max e il Presidente della Federazione che si rifiutò di consegnare i premi. Una vergogna si disse, ma da record di ascolti.

Biaggi è solito fare queste stronzate, evidentemente gli tira il culo arrivare dietro tutte le domeniche”: parole di Monsieur Rossi dopo Donington 2002, quando fu disturbato (pericolosamente) da Biaggi dopo che aveva tagliato il traguardo per primo. Come non ricordare la leggendaria sfida di Welkom 2004 (The Race), Rossi al primo anno sulla Yamaha ufficiale blu Gauloises, Biaggi sulla Honda RC211V del team Pons giallo Camel. Una testa a testa fino all’ultimo giro cultimato con la vittoria di Rossi ed il suo primo titolo con la Yamaha.

E si andò avanti così fino al 2005, tra epiche sfide in pista e musi lunghi nei paddock. Ormai Rossi era il campionissimo mentre Biaggi sembrava spompato e desideroso di nuove sfide… Dopo un anno sabbatico accettò (forse contretto) le lusinghe di Francesco Batta e passò Superbike. Don Camillo e Peppone delle due ruote? No, direi più Rocky Balboa e Ivan Drago, o al massimo Coppi e Bartali (paragone ideato dallo stesso Biaggi un paio di anni fa). Certo sarebbe bello vederli entrambi in Superbike per un ultima grande sfida da mezzogiorno di fuoco. Nel frattempo guardateli lì, com’erano nel 2001 e non ditemi che non vi sale un brivido…

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