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Motus Lone Star 2 Concept Turbo

Un concept sviluppato sul progetto Motus V4 e dotato di turbocompressore. La Motus Lone Star 2 è una moderna cafe racer con prestazioni da brivido.


Turbocompressori e volumetrici non sono certo una novità in campo motociclistico. A partire dagli anni Ottanta videro la luce infatti diverse moto dotate di questo dispositivo. Prima fu la Honda con la sua CX500 Turbo, seguita dalla Yamaha XJ650 Turbo, dalla meno fortunata Suzuki XN85 e per ultima da Kawasaki con la GPz750 Turbo. Quest’ultima casa recentemente ha stupito con le due supercharged H2 e H2R.

Questa moto turbo però deriva da un modello di serie poco conosciuto, al meno al di qua dell’oceano. Brian Case è uno dei progettisti del motore Motus V4, che equipaggia le statunitensi MST e MST R. Il motore è appunto un quattro cilindri a V di derivazione Chevrolet da 1650 cc, distribuzione ad aste e bilancieri con 2 valvole per cilindro, raffreddamento a liquido, iniezione elettronica e una potenza che a seconda del modello varia dai di 167 CV a 7.600 giri del modello MST ai 182 CV a 8.200 giri della MST R.

Proprio da quest’ultimo modello Brian ha deciso di ricavarne una special o per meglio dire un concept, denominato Lone Star 2, una nuda cafe racer con propulsore sovralimentato. Questo anche per dimostrare che il motore Motus MV4 può essere un’ottima piattaforma anche per applicazioni custom.

Lo small block di serie si è adattato abbastanza facilmente al turbo ed è bastato abbassare un po’ il rapporto di compressione (che sul modello di serie raggiunge 11,5:1) con pistoni Mahle dedicati, riprogrammare la centralina e adottare uno scarico Akrapovic quattro in due in uno, con terminale più corto.

Il turbocompressore, montato sul lato sinistro, è azionato dalla puleggia dell’alternatore e come molti altri progetti di questo tipo soffre un po’ del tipico ritardo di risposta del turbo, problema secondario quando si hanno a disposizione più di 230 CV. Questa è infatti la potenza che la Lone Star 2 riesce a sviluppare dopo essere stata “turbata”. A questo si aggiunge un risparmio di peso (solo il motore pesa più di 100 kg), grazie all’eliminazione di parti della carrozzeria. Nell’attesa di vederla in azione, su questa pagina del sito ufficiale Motus V4 possibile ascoltare il rumore del motore (aspirato) in azione.

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