Home Montmelò, Stoner (Honda) superpole, poi tre Yamaha (Lorenzo, Crutchlow, Spies). Ducati in terza fila

Montmelò, Stoner (Honda) superpole, poi tre Yamaha (Lorenzo, Crutchlow, Spies). Ducati in terza fila

Bel circuito, belle qualifiche, con Stoner (Honda) mattatore (1’41.292, 1 secondo e 2 decimi più veloce della pole 2011) che firma di prepotenza la sua seconda pole stagionale, a dimostrazione che l’annunciato ritiro nel 2013 non gli toglie né la voglia né lo smalto. Guardando queste qualifiche, in previsione futura di uno Stoner… “pensionato”, a


Bel circuito, belle qualifiche, con Stoner (Honda) mattatore (1’41.292, 1 secondo e 2 decimi più veloce della pole 2011) che firma di prepotenza la sua seconda pole stagionale, a dimostrazione che l’annunciato ritiro nel 2013 non gli toglie né la voglia né lo smalto. Guardando queste qualifiche, in previsione futura di uno Stoner… “pensionato”, a preoccuparsi dovrebbe essere la Honda: l’australiano è in vetta, ma è seguito come un’ombra da ben tre piloti Yamaha: il sempre fortissimo e agguerritissimo Lorenzo (+0.146), il sorprendente e convincente Crutchlow (+0.253), il (forse) “ritrovato” Spies (+0.257).

E poi, dopo Pedrosa (+0.361), frenato proprio nell’ultimo giro da una paurosa imbarcata, ancora una Yamaha a chiudere la seconda fila, con un solido Dovizioso, atteso a una gara da podio. Insomma, la Honda di Stoner a dettar legge, ma quattro Yamaha nelle prime due fila fanno capire l’aria che tira. Le Ducati si ritrovano in terza fila, aperta da Hayden (+0.734) e chiusa da Rossi (+0.880), con in mezzo Bradl (+0.770). Quindi Bautista, Barbera, Abraham.

Forse, dopo i test del Mugello e la gran performance di Valentino sul bagnato di Le Mans ci si aspettava di più dalle moto italiane. Ma, nell’altalena del forcellone alluminio o carbonio (Rossi è tornato a quello in carbonio, proverà quello in alluminio nei test di lunedì) e nel tormentone gomma dura-gomma morbida, bisogna accontentarsi della terza fila, con un gap – a dire il vero – meno pesante che nel recente passato.

Dieci piloti nel fazzoletto di un secondo annunciano una corsa sicuramente movimentata. Alla Ducati hanno ricominciato la danza della pioggia e, viste le previsioni, forse saranno esauditi. Rossi ci spera. E (a questo punto) pure noi.

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