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BMW K 1600 GTL Custom Project Ignite Straight Six

Alcuni mesi fa BMW Japan con il progetto Ignite Straight Six ha affidato a due customizer d’eccezione come Keiji Kawakita di Hot Dock Custom Cycles e Kenji Nagai di Ken’s Factory due K 1600 GTL da customizzare. Progetto piuttosto ambizioso e per nulla facile, vista la base di partenza a dir poco turistica, ma i due nipponici non si sono tirati indietro.


Entrambi i customizer sono molto conosciuti anche negli Stai Uniti e in Europa. Hanno infatti partecipato a diversi contest internazionali, tra cui l’AMD World Championship. Kenji Nagai è conosciuto anche al pubblico italiano per le sue diverse partecipazioni al Motor Bike Expo dove ha fatto incetta di premi nel 2011, nel 2013 e nel 2014.

Quest’ultimo, titolare dell’officina Ken’s Factory, ha reinterpretato la granturismo bavarese in chiave drag, eliminando ovviamente gran parte delle sovrastrutture originali e abbassandone l’assetto. La ciclistica vede un forcellone allungato e ruote ricavate dal pieno: quella anteriore misura 23” di diametro, è abbracciata da una forcella girder e adotta un unico freno a disco da 292 mm, mentre la posteriore da 20” è calzata da un pneumatico Avon Cobra di 220 mm di larghezza. Tutte le nuove componenti della minimale carrozzeria sono in alluminio: serbatoio, cupolino e perfino la sella, sotto la quale campeggia una luce a LED.

Decisamente diverso il lavoro eseguito da Keiji Kawakita di Hot Dock Custom Cycles, che si ispira al post-moderno con la sua Juggernaut. La nuova carrozzeria, anch’essa in alluminio, è caratterizzata dalla presenza di tubi in alluminio che all’avantreno vanno a formare una sorta di becco che funge da parafango, mentre al retrotreno disegnano una coda monoposto di vaga ispirazione racing. Il tutto è verniciato in grigio opaco. AI lati del serbatoio compaiono due coppie di strumenti, che riportano il nome di William Herschel, astronomo britannico di origine tedesca vissuto alla corte di Re Giorgio IIIche scoprì il pianeta Urano nel 1781.

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