Home WSS: il team Kawaski Lorenzini conclude i test ad Imola. Infortunio per Sofuoglu.

WSS: il team Kawaski Lorenzini conclude i test ad Imola. Infortunio per Sofuoglu.

Kenan Sofuoglu infortunato durante i test del Team Kawasaki Lorenzini ad Imola. Buoni i risultati di Morais.


Il Team Kawasaki Deltafin Lorenzini ha concluso ieri pomeriggio i test presso l’Autodromo Internazionale di Imola. Purtroppo Kenan Sofuoglu, che nell’ultima sessione di test a Phillip Island aveva ottenuto ottimi risultati, è stato vittima nella mattinata di venerdì di una brutta caduta che ha costretto il pilota turco a recarsi velocemente presso l’ospedale di Imola. Dopo i primi rilevamenti, i medici hanno evidenziato delle forti contusioni al collo, alla spalla sinistra e, cosa più seria, al ginocchio sinistro.

Nello specifico, Sofuoglu ha riportato una lussazione della testa del perone che però non ha fermato il pilota che è voluto tornare in pista. Il dolore però lo ha costretto a fermarsi dopo pochi giri. Il Dr. Massimo Corbascio della Clinica Mobile, ha deciso così di effettuare un intervento chirurgico in anestesia periferica inserendo una vite nell’arto infortunato per stabilizzare il ginocchio. Il medico, ha garantito al Team che tramite questa operazione, il pilota potrà riprendere al più presto l’attività in pista. Nonostante tutto, il Team Lorenzini ha riscontrato come Sheridan Morais sia migliorato, arrivando al limite di 1’53’100 nonostante l’alto numero di piloti in pista.

Il commento di Vanni Lorenzini: “Ci spiace tantissimo per quanto è successo a Kenan ma siamo anche molto più sereni in quanto dopo la paura di eventuali complicazioni ci è stata data la conferma che il nostro pilota potrà prendere parte alla gara del 1 Aprile senza nessun problema. L’intervento di per sé avrebbe permesso a Sofuoglu di scendere in pista anche dopo solo poche ore ma abbiamo preferito lasciarlo a riposo. Con Sheridan abbiamo completato una mole importante di lavoro. Morais si sta confermando sempre più uomo da Supersport e cresce in maniera consistente. Il tempo di per sé ha poco significato (Giro record 2010 di Eugene Laverty in 1’52’’198, Giro veloce di Broc Parkes nel 2011 in 1’51’’594 n.d.r.)perché staccato con molto traffico in pista. Questi due giorni sono stati utili per settare la base dei nostri mezzi ed essere pronti al via del secondo appuntamento della stagione al massimo delle nostro possibilità.”

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