Home MotoGP 2015, Rossi all’assalto di Marquez. Decisivi i primi sei round?

MotoGP 2015, Rossi all’assalto di Marquez. Decisivi i primi sei round?

Saranno contenti i fans di Valentino Rossi nel vedere confermata la popolarità del fuoriclasse pesarese, tra gli atleti più seguiti (anche) sui social media nel 2014, superato solo dal calciatore Mario Balotelli.

Saranno contenti i fans di Valentino Rossi nel vedere confermata la popolarità del fuoriclasse pesarese, tra gli atleti più seguiti (anche) sui social media nel 2014, superato solo dal calciatore Mario Balotelli.

Ma il nove volte campione del Mondo, pur maestro nell’arte della comunicazione e ben attento nella gestione della propria immagine, mira a obbiettivi più “solidi”: a una stagione 2015 che vada al di là del ruolo di “outsider” di lusso (quest’anno vice campione del mondo) puntando direttamente alla lotta per la corona iridata della MotoGP, conquistando così la vetta super eccellente del titolo numero dieci.

Un irraggiungibile miraggio o un traguardo a portata di mano? Il 2014 ha riportato il “dottore” ai massimi livelli, come dimostrano le vittorie, i podi, la classifica finale. In lungo e in largo abbiamo affrontato ogni passaggio e quindi non ci ritorniamo, voltando pagina. Anche se, il punto da cui ripartire è che Valentino Rossi – a dimostrazione di una classe cristallina, di una forza di carattere straordinaria e di una capacità da manuale di interpretare il nuovo – ha ricreato le premesse per tentare il colpaccio e chiudere la sua splendidissima carriera agonistica con il decimo titolo.

Sul piano tecnico la Yamaha sarà certamente competitiva, sostanzialmente sullo stesso livello della Honda. Il nodo vero riguarda gli avversari di Valentino, in sostanza due: Jorge Lorenzo e in primis Marc Marquez.

Nel 2014 il maiorchino non ha certo brillato, subendo sul piano psicologico ancor prima che su quello dei risultati il confronto con il suo compagno di squadra. In questo senso Jorge il “mastino-finisseur” ha deluso le aspettative, pur confermando il suo straordinario potenziale di grande pilota.

Per Rossi l’ostacolo numero uno è dato dal numero uno in classifica, quell’incontenibile uragano, giovanissimo fuoriclasse di Marc Marquez. Dopo il podio di Valencia, Rossi scherzava: “Se non ci fosse stato Marquez avrei vinto il mondiale vincendo anche un sacco di gare. Ma Marquez c’è… E per cercare di dargli fastidio bisogna fare un passo avanti importante”.

Scrivevamo su Motoblog: “Ecco, Rossi, più realista del “re”, lancia il nuovo guanto di sfida per l’ultimo traguardo: il titolo iridato numero dieci. La vera forza di Rossi – ripetiamo – è la sua capacità di divertirsi, di reinventarsi, con un meticoloso e instancabile lavoro tecnico e psicologico, contagioso per tutto il Team e oltre. Visto chi è Marquez il “ciclone” e di cosa è capace quale insaziabile cannibale, a Valentino serve un miracolo”.

Il braccio di ferro fra Rossi e Marquez si deciderà all’inizio di stagione, diciamo dalla prima gara di Losail (29 marzo) a quella del Mugello, 31 maggio. Nell’arco di due mesi e di sei round, si deciderà il Campionato, quanto meno si capirà davvero se Valentino avrà il decimo titolo nel mirino.

Le corse, si sa, sono imprevedibili e tutto può sempre succedere. Ma in questo caso c’è di più: Marquez “non perdona” e se ingrana dalla prima corsa inanellando vittorie su vittorie non ce n’è per nessuno, Rossi compreso. Perché, a differenza del 2014, quando il pesarese voleva (e doveva?) “solo” migliorare il 2013, nel 2015 deve andare oltre, superando quanto già di buono (ottimo!) fatto in questa stagione di rilancio.

In altre parole, o Valentino imbrocca bene e da subito è in grado in pista di contrastare Marquez o la pur inossidabile e granitica fame di vittoria del pesarese potrebbe subire un durissimo colpo, forse quello che potrebbe portarlo alla resa. Vedremo. Di certo sarà grande motociclismo!

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