Home MotoGP, Eugene Laverty: “Posso imparare molto da Nicky Hayden”

MotoGP, Eugene Laverty: “Posso imparare molto da Nicky Hayden”

Il pilota nord-irlandese conta sull’aiuto del nuovo compagno di squadra per ben figurare al suo primo anno nella Premier Class del motomondiale.

MotoGP 2015 – Tra i rookies della MotoGP della prossima stagione, uno dei più esperti ad iniziare la propria avventura nella classe regina del Motomondiale sarà certamente Eugene Laverty, pilota nord-irlandese (ma con licenza della Repubblica d’Irlanda) due volte vice-iridato in Supersport (2009 e 2010) e una in Superbike (2012 dietro a Tom Sykes) che il prossimo anno formerà la nuova line-up piloti del team Honda Drive M7 Aspar insieme all’americano Nicky Hayden.

Dopo aver corso l’ultima stagione nel Mondiale SBK con il team Crescent Suzuki, Laverty, classe 1986, ha finalmente effettuato il tanto inseguito ‘salto in MotoGP‘ per correre con la Honda RC213V-RS, nuova moto per la categoria ‘Open‘ del colosso giapponese che, in pratica, è una versione meno ‘raffinata‘ della RC213V con cui Marc Marquez si è laureato Campione del Mondo quest’anno.

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In alcune recenti dichiarazioni, Eugene Laverty ha detto di confidare molto sull’aiuto e sul supporto del nuovo compagno di colori per iniziare nel migliore dei modi la sua nuova avventura in MotoGP:

“Ho conosciuto Nicky quando correvo in 250 sette anni fa ed è sempre stato cordiale e gentile con me. E’ una persona molto risoluta e che lavora sodo, ma è anche carismatico e genuino. Proveniamo entrambi da famiglie di piloti motociclistici, siamo cresciuti in ambienti competitivi, quindi credo che siamo abbastanza simili da questo punto di vista. La più grande maniera in cui mi potrebbe aiutare è ovviamente in termini di condivisione dei dati: Nicky è stato un pilota MotoGP per molto tempo, quindi sono sicuro di poter imparare molto da lui”.

MotoGP Tests in Valencia

Laverty non ha parlato di veri e propri obiettivi per la prossima stagione – anche perché prima vuole verificare l’effettivo livello di competitività della sua moto nei confronti della concorrenza – ma non ha nascosto di avere importanti ambizioni:

“Prima di tutto, sarebbe bene essere in lotta con i più forti della classe ‘Open’, ma su certi circuiti vorrei combattere anche con i piloti ‘factory’. Possiamo fare bene in qualifica perché avremo la gomma più morbida, quindi speriamo di poter trarne qualche vantaggio.”

“La prima volta che ho guidato la Honda ho capito subito che era un vero prototipo ‘racing’. Mi è piaciuta molto la posizione di guida, e dimensioni e peso sono perfette per me: mi sono trovato molto bene sulla moto. Guardandola da bordo-pista ho potuto constatare che ha una buona accelerazione in uscita di curva. Una volta che ci sono salito sopra ho realizzato quanto fosse comoda, ma è troppo presto per commentare i suoi punti di forza. La mia prima impressione è che mi piace il modo in cui è possibile entrare veloce in curva, fermare la moto, raccoglierla e uscire rapidamente. E’ lecito dire che è abbastanza facile attaccare le curve con la Honda.”

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