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Multe Milano: il Comune pretende più verbali

1.000 multe al mese in ogni Zona della città. E’ questo l’obiettivo ‘preteso’ dalla Giunta Pisapia. Ma i vigili non ci stanno a “fare cassa”.

Lavorare per obiettivi. Una buona politica aziendale, ma che rischia di trasformarsi in una feroce polemica se l’obiettivo è quello di tartassare i cittadini di multe. La notizia la dà Repubblica e cita una lettera che l’Assessore alla sicurezza di Milano Marco Granelli avrebbe inviato a tutti i commissari capo responsabili del Comando di polizia locale.

“Vi chiedo di richiamare in maniera decisa e urgente l’attenzione dei vostri agenti su questo tema e chiedere di utilizzare questi ultimi 3 mesi dell’anno per dare un segnale chiaro di controtendenza”.

Controtendenza rispetto alle ‘poche’ multe date a settembre dai vigili di quartiere, non in linea – appunto – con gli obiettivi fissati dalla Giunta Pisapia. Quali obiettivi? “L’obiettivo che ci eravamo dati delle 1.000 multe al mese per zona”, cioè 8mila multe nelle zone 2-9, mentre in zona 1, in centro, l’obiettivo erano 2.000 verbali al mese. 10mila multe al mese, 120mila multe l’anno.

“La sosta irregolare e vietata è un problema per la sicurezza stradale e la gestione del traffico” scrive l’assessore Granelli, giustificando così – con motivi di sicurezza – il pugno duro richiesto ai vigili milanesi. E, sicuramente, la sosta selvaggia è un problema a Milano, ma non certo l’unico né il più grave per la sicurezza dei cittadini. E, soprattutto, come si può fissare un obiettivo del genere, quali parametri sono stati utilizzati per decidere che il numero di multe “giusto” è quello di 1.000 al mese?

A essere ‘troppo buoni’ secondo l’assessore sono soprattutto i vigili di quartiere nelle zone 3 e 8, dove le soste irregolari punite non raggiungono neppure il 50% degli obiettivi prefissati. Ma a queste richieste prima ancora dei cittadini hanno risposto gli stessi vigili, che non vogliono finire per essere solo degli esattori chiamati a fare cassa per rimettere in sesto i conti malandati della gestione Pisapia.

“Ho letto e ne sono indignato. È evidente il ruolo che Granelli vuole affidarci: quello di gabellieri, utili per fare cassa. Tutto ciò è svilente e inaccettabile. Chi ha valutato l’obiettivo? Chi può decidere quante multe deve fare il vigile?” ha dichiarato Danilo Tosarelli rappresentante sindacale dell’Rsu Usb Milano, cui fa eco Alfredo Masucci (Uil) “è inopportuno chiedere l’aumento dell’attività sanzionatoria e assurdo prefissarsi degli obiettivi in tal senso. Non ci stiamo più a essere dipinti come quelli che ‘fanno le multe’”.

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