Home Strisce pedonali addio? Nuove tecnologie per l’attraversamento stradale

Strisce pedonali addio? Nuove tecnologie per l’attraversamento stradale

Nuove tecnologie potrebbero presto mandare in pensione le ‘vecchie’ strisce pedonali: scopri i sistemi Zebralight e Ped-Aware.


Le strisce pedonali furono introdotte per la prima volte nel 1951 a Slough, Inghilterra, diffendendosi poi a macchia d’olio nel resto del mondo. Da allora sono passati sessant’anni, ma l’aumento vertiginoso del traffico e la crescente indisciplina degli automobilisti – e a volte anche dei pedoni stessi – hanno gradualmente eroso l’efficacia di questa misura di sicurezza che, tranne in alcune eccezioni (vedi i segnali acustici a certi semafori e l’introduzione degli odiosi ‘dossi’) é giunta praticamente inalterata sino ai nostri giorni.

Tuttavia sono in arrivo delle nuove tecnologie che promettono di cambiare questa situazione in un futuro forse non così remoto. Dalla contea di Nottingham, Inghilterra ci giunge notizia del sistema Zebralight, idealizzato dall’amministrazione locale e realizzato dall’azienda Prismo Raod Markings: si tratta di strisce pedonali ‘luminose’, realizzate con una vernice reattiva al metacrilato di metile e con la tecnologia Clusterbead, che permette alla superficie bianca delle strisce di illuminarsi al passaggio delle automobili riflettendo le luci dei fanali.

Questo sistema non richiede quindi nessun tipo di alimentazione, e utilizza perline di vetro di alta qualità del diametro di circa 2 mm che aumentano il potere riflettente della segnaletica. Tanto per dare l’idea, la luminosità del sistema Zebralight è quantificabile in 700 mcd/lux/m2, quasi 5 volte superiore a quello delle strisce ‘classiche’. Un’altra interessante novità é rappresentata dal progetto Ped-Aware, sviluppato dallo Stevens Institute of Technologies del New Jersey.

Questo sistema é in grado di avvertire la presenza di pedoni e di fornire loro informazioni sul momento in cui la luce del semaforo cambierà, indicando i secondi restanti all’ attraversamento. La sua caratteristica principale é che é in grado di incrociare i dati dei pedoni con quelli dei veicoli al fine di cambiare le segnalazioni in modo dinamico, in maniera intelligente ed efficiente, evitando quindi i cicli pre-programmati che a volte costringono a rimanere al semaforo quando non c’è nessun altro in giro. Questo sistema utilizza illuminazioni LED ed infrarossi e segnalazioni vocali che, di fatto, renderebbe persino superfluo l’uso delle stesse strisce pedonali.

Una soluzione ancora più avveniristica è quella suggerita dal designer coreano Hanen Lee, che utilizza raggi infrarossi per rilevare la presenza di pedoni ed é in grado di ‘costringere’ le automobili a fermarsi, ma tale sistema potrebbe richiedere decenni per l’adeguato sviluppo e successiva implementazione. Non ci resta che vedere ‘se’ e ‘quando’ questo genere di sistemi verrano presi in considerazione anche per il nostro paese.

foto | Flickr – David Locke

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