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Wrenchmonkees Laverda SF 750

Potrebbe sembrare un sacrilegio operare una customizzazione su una Laverda SF 750, gioiellino italiano nato nel 1970, ma a volte certe misure drastiche sono necessarie quando non è più possibile effettuare un restauro, l’importante è sempre rispettare la storia, come ha fatto Wrenchmonkees.


Quando si parla di una moto storica come la Laverda SF 750 la cosa più logica da fare sarebbe un bel restauro fedele, ma a volte non è possibile, vuoi per motivi di costi, vuoi perché la moto risulta già troppo “pasticciata” da precedenti proprietari, o addirittura per entrambi i motivi. I preparatori danesi di Wrenchmonkees, entrati in possesso di un modello piuttosto malconcio e di poco valore, visto il pessimo stato di conservazione, optano quindi per una trasformazione che segua non solo il loro stile minimalista, ma che rispetti anche la storia di questo modello nato nel 1970.

Fortunatamente il motore da 743,9 cc, capace di 60 CV e 190 orari di velocità massima, compresa la batteria di carburatori VHB 30, è rimasto intatto. Dal tipo di alimentazione si intuisce quindi che si tratta di una SF prima serie, prodotta fino al 1972, visto che da quella data in poi i carburatori vennero sostituiti con dei PHB 36. La prima modifica riguarda l’adozione di cornetti d’aspirazione in alluminio, un’accensione elettronica DMC e bobina Dyna Bubble.

Anche il telaio sembra più o meno ok ma viene accorciato leggermente nella zona posteriore. Tutta la struttura viene riportata a nuovo e verniciata di nero. Il forcellone invece viene modificato artigianalmente per accogliere una sospensione più moderna a monoammortizzatore, in questo caso quello di una Yamaha R6.

L’avantreno necessita di lavorazioni ancora più approfondite, quindi la forcella Ceriani viene accorciata di 30 cm e riceve molle progressive Wirth. Le piastre di sterzo ricevono la classica colorazione nera opaca, bandiera dell’officina danese, mentre il manubrio clip-on proviene dal catalogo di Motocicli Veloci, e le pedane sono Tarozzi.

Parte della ciclistica originale viene mantenuta, come i mozzi, sui quali vengono raggiati cerchi anneriti da 18” in alluminio di dimensioni identiche agli originali e montano pneumatici Battlax BT 45 da 100/90 davanti e 130/80 dietro in luogo dei 3.25-18″ e 4.00-18″ originali, mentre rimangono anche i tamburi doppia camma da 230 mm su entrambe le ruote, opportunamente revisionati. Escluso il piccolo strumento Motogadget, la componentistica proviene interamente da Wrenchmonkees: serbatoio, parafango anteriore con relativi attacchi e scatola batteria in alluminio, faro anteriore da 4.5”, sella, luce posteriore e frecce a LED.

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